Rivista "IBC" XXII, 2014, 4

musei e beni culturali / mostre e rassegne, pubblicazioni

"Mimmo Jodice. Arcipelago del mondo antico", Modena, Foro Boario, 12 settembre 2014 - 11 gennaio 2015.
Nel mare della storia

Valeria Cicala
[IBC]

Ecco una mostra fotografica che si può guardare avvertendo la sensazione di compiere uno straordinario viaggio nel tempo. Quasi un tour alle radici della storia e della civiltà a cui apparteniamo. Si tratta della mostra di Mimmo Jodice, inaugurata lo scorso 12 settembre al Foro Boario di Modena, dove rimarrà aperta fino all'11 gennaio 2015.

L'esposizione, a cura di Filippo Maggia, racchiude un ampio, sfaccettato messaggio già nel suo titolo, "Arcipelago del mondo antico", che contestualizza nelle acque del Mediterraneo il profondo portato della civiltà dell'Occidente classico e il suo dialogo con le culture e la storia dei paesi dell'Oriente più prossimo, che questo mare bagna. Un crogiolo di esperienze, di scambi culturali. Quando pensiamo all'età classica e a quella che l'ha preceduta, densa di miti e di tradizioni orali, poi fissati nella grande epopea della letteratura greca e latina, si ha la percezione di una società tutt'altro che statica, composta da uomini, da guerrieri che andavano per mare, che con curiosità e coraggio percorrevano rotte e intrecciavano percorsi di commerci e di conoscenze.

Il Mediterraneo era l'orizzonte di Alessandro il Grande, che avvertì profonda l'attrazione verso un Oriente, che per lui, educato da un filosofo greco, risuonava barbaro ma appariva irrinunciabile per rinnovare l'Occidente. Sono le acque in cui navigava Ulisse che, mentre tentava di recuperare la sua isola, scopriva altre genti, altri luoghi. Era il mare di Enea, il profugo per eccellenza, la cui discendenza farà nascere Roma, la città eterna che si confronterà continuamente con Atene, ma anche con Alessandria d'Egitto e con le altre città espressione di quel variegato mondo in cui potevano convivere religioni e tradizioni differenti. Furono secoli in cui la bellezza, intesa come armonia di linee, di architetture, di colori, costituì segno e scelta costante, soprattutto in chi affermava il suo potere.

Le cinquanta immagini inedite di Mimmo Jodice narrano questa lunga storia di uomini e civiltà. Dai panneggi di una statua alle tessere di un mosaico; tra volti scolpiti, terme, teatri. Attraverso la realtà e la magia di un approccio personale, tutto viene ricondotto a una memoria consapevole delle nostre radici antiche, quelle che permettono di elaborare il futuro, di rinnovare creatività e competenze. Queste straordinarie immagini richiedono, però, la volontà dolente di accostarle alla realtà, di pensare e leggere ciò che succede sul Mediterraneo del ventunesimo secolo. Dove quotidianamente si consumano viaggi, fughe dall'impossibilità di vivere nel proprio paese. Assistiamo a una ricerca di altrove che può divenire buia e profonda come sono le acque del mare aperto, lontane da una costa sospirata.

Jodice ci consegna una lettura tutt'altro che avulsa dalla realtà, con la finezza di chi è cresciuto e vive a Napoli, tra una bellezza antica ogni giorno tradita. All'ombra del Vesuvio, a due passi da Pompei. Il fotografo è figlio di una cultura classica, ma, grazie a questa, è completamente calato nell'oggi. E con il suo prezioso lavoro vuole insegnare per un futuro che ha bisogno di nutrirsi di bellezza e di conoscenza critica del paesaggio. Le sue fotografie denunciano anche, senza mostrare il degrado, l'assenza di pianificazione, il cancro del cemento, il vuoto di responsabilità.

La città di Modena, con la sua storia di colonia romana e il patrimonio archeologico che continua a restituire, è luogo assai consono a queste immagini e alla riflessione che sollecitano. Per chi non conosca il percorso di Mimmo Jodice, va pure ricordato che nel 2003 l'Accademia dei Lincei gli ha assegnato il prestigioso premio "Antonio Feltrinelli", per la prima volta assegnato alla fotografia. E nel 2006 l'Università Federico II di Napoli gli ha conferito la laurea honoris causa in Architettura. Nel trentennale della scomparsa di Edoardo De Filippo, possiamo dire che la prosa fotografica di Mimmo Jodice narra un Mediterraneo che passa da Napoli ma racchiude la Storia e le storie di un'intera civiltà.


Mimmo Jodice. Arcipelago del mondo antico, Milano, Skira, 2014, 120 pagine, 29,00 euro.

 

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