Rivista "IBC" XXII, 2014, 2
musei e beni culturali / linguaggi, mostre e rassegne, storie e personaggi
Molti di noi c'erano, hanno vissuto gli esordi di quel gruppo di giovani artisti, non necessariamente bolognesi, ma che qui erano approdati per scelte universitarie, perché la città era decisamente un polo di attrazione per artisti e musicisti, per giovani che coniugavano talenti artistici e un modo di avvicinarsi e di vivere anche la politica. All'inizio degli anni Ottanta quei ragazzi si annusarono e si ritrovarono dandosi un nome: il gruppo "Valvoline". Respiravano la stessa temperie culturale e avevano in qualche misura assorbito e superato gli anni Settanta.
A fondare il gruppo erano stati Daniele Brolli, Giorgio Carpinteri, Igort, Marcello Jori, Jerry Kramsky e Lorenzo Mattotti, a cui si aggiunsero in un secondo tempo Massimo Mattioli e l'americano Charles Burns. Parliamo di artisti oggi tutti affermati, ma trent'anni fa erano giovani autori e narratori per immagini che diedero il via a una rivoluzione del fumetto italiano pubblicando nel 1983 l'inserto autogestito "Valvoline Motorcomics" sulla nota rivista "Alter Alter", fondata da Oreste del Buono. Un battesimo importante, un biglietto di presentazione di cui essere particolarmente fieri. Del Buono è colui che ha contribuito a far maturare in Italia la consapevolezza del portato culturale e sociale del fumetto. La bellezza dei segni, l'importanza delle storie che propongono, la creatività che narra il contemporaneo; sogni e segni si intrecciano. Ci si ritrova in spazi onirici, ma si apprezzano pure la vastità dei riferimenti culturali e la rielaborazione anche audace di precedenti esperienze.
La mostra realizzata nella sede della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (1 marzo - 21 aprile 2014), ha messo bene in evidenza i legami del gruppo con le altre arti e il contesto culturale in cui maturò. Il percorso espositivo proponeva circa 250 opere e tavole originali a fumetti di tutti gli autori, numerosi inediti tra disegni, dipinti e bozzetti, foto e documenti audio e video, lavori per il design, la pubblicità e la moda; un intrecciarsi di trame, di linguaggi, di modi di vivere la contemporaneità. E a supporto dell'esposizione è stato pubblicato un imperdibile libro-documentario, Valvoline Story, apprezzato dagli estimatori anche al Salone del Libro di Torino, negli spazi dello stand Coconino Press - Fandango. Si tratta di un catalogo ricchissimo di inediti e nuove interviste agli autori, che contiene testimonianze, curiosità, disegni, la graphic novel Lover di Marcello Jori, e anche un'utile cronologia finale.
Segnaliamo che, tra il 2013 e il 2014, le storie a fumetti degli autori del gruppo "Valvoline" sono tornate in una nuova collana di volumi cartonati deluxe, rivisti e ridisegnati dagli autori (www.coconinopress.it). Un'iniziativa preziosa, un'occasione non effimera per rivedere tutti insieme questi autori, per leggerne degli inediti, per appassionarsi una volta di più o scoprire la ricchezza del fumetto. Anche per riconsiderare le contaminazioni musicali, oltre che letterarie: una manipolazione a tutto tondo che non ha escluso alcun linguaggio e che non ha impedito poi, ai suoi protagonisti, di prendere vie autonome, di proseguire. Magari tenendo nella propria colonna sonora le strofe di Video Killed the Radio Star: erano i Buggles, correva l'anno 1981 e il videoclip esplodeva sulla neonata MTV!
D. Brolli, G. Carpinteri, Igort, M. Jori, J. Kramsky, L. Mattotti, Valvoline story, Bologna, Coconino Press, 2014, 128 pagine, 18,50 euro.
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