Rivista "IBC" XXII, 2014, 1

Dossier: Pane e Internet in biblioteca

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“Pane e Internet”

Agostina Betta
[Direzione generale centrale Organizzazione, personale, sistemi informativi e telematica della Regione Emilia-Romagna]

"Sono molto felice di essere arrivata alla fine del corso e mi sento felice di essere in grado di inviare un'e-mail" (Luana). "Oggi trovo un po' più di soddisfazione nell'usare il computer, mi sento meno inferiore rispetto a mio figlio che mi canzonava e mi sento più aggiornata" (Laura). "È stata un'esperienza bellissima. Mi hanno insegnato a volare attraverso Internet nonostante la mia non più tenera età" (Margherita). "Per fortuna che esistono questi corsi che ci allargano gli orizzonti e ci permettono di stare al passo con i tempi e i nipoti. Grazie 'Pane e Internet'!" (Ebe). Sono solo alcuni dei messaggi lasciati dai cittadini che hanno frequentato i corsi di alfabetizzazione digitale di "Pane e Internet" in tutta l'Emilia-Romagna.

Chi sono questi cittadini? Sono persone che per età, per condizione lavorativa o altre circostanze non hanno avuto l'opportunità di utilizzare il personal computer e navigare in internet. Sono cittadini che hanno un'età media di 55 anni, sono in maggioranza di sesso femminile (61%), e per il 38% pensionati. "Pane e Internet" offre loro un corso di alfabetizzazione digitale di 20 ore che si svolge prevalentemente presso i laboratori scolastici e le biblioteche comunali, o in altri luoghi di aggregazione; i cittadini vengono a conoscenza dei corsi attraverso le campagne promozionali locali (volantini, locandine, giornali locali e comunali, tv e altro) e la presenza di un camper dedicato al progetto, che si sposta nelle piazze durante i mercati locali, le feste e le sagre. Il camper costituisce un'attrazione e gli operatori forniscono informazioni e raccolgono le iscrizioni dei cittadini interessati.

I cittadini hanno a disposizione un numero gratuito che possono chiamare in determinate ore del giorno per iscriversi ai corsi o per chiedere informazioni; chi si può far aiutare trova online un format per l'iscrizione e tutte le informazioni utili sui corsi, sulle località dove si svolgono, sugli orari, sulle sedi: www.paneeinternet.it. Il progetto ha avuto inizio nel 2009 e fino a oggi ha visto nelle aule una presenza di circa 13.000 cittadini, ma altri 5.000 sono in lista d'attesa per accedere ai corsi. "Pane e Internet" nasce da una duplice esigenza: contrastare il fenomeno del divario digitale e avvicinare i cittadini all'uso delle soluzioni di e-government presenti nel territorio. Lo sviluppo delle competenze digitali e la conoscenza dei servizi online, disponibili in rete, costituiscono dunque le due condizioni fondamentali per realizzare un modello di e-inclusion sul territorio regionale.

L'azione è stata finanziata dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il "Piano telematico regionale (PiTeR)" negli anni 2009-2010 e 2011-2013, in risposta alla linea guida numero 2, "Diritto di accesso all'informazione e alla conoscenza", il cui obiettivo principale è contrastare il knowledge divide, ovvero la mancanza dei saperi e delle competenze pratiche che impedisce a determinate categorie sociali (tra cui pensionati, disoccupati, casalinghe, stranieri) di comprendere pienamente l'importanza delle reti e di usarle per sfruttarne opportunità e vantaggi.

Nello specifico, gli obiettivi del progetto sono:

  • diffondere l'utilizzo delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione da parte dei cittadini che si trovano in situazione di esclusione digitale, attraverso attività di sensibilizzazione e di formazione finalizzate a sviluppare competenze informatiche di base;
  • sperimentare una modalità di "promozione-informazione-formazione" che possa essere replicata nel territorio regionale;
  • promuovere l'uso dei servizi pubblici online, attraverso un'azione di inclusione e avvicinamento dei cittadini alla pubblica amministrazione.

Per il raggiungimento di tali obiettivi, il progetto prevede una stretta integrazione tra Regione ed enti locali dell'Emilia-Romagna, sia per l'organizzazione degli interventi formativi, che per la promozione dei servizi di e-government disponibili sul territorio.

In base alle indicazioni fornite dai rapporti di benchmarking del "PiTeR", le fasce di popolazione potenzialmente a rischio di esclusione digitale in Emilia-Romagna sono ancora oggi:

  • Donne. Monitorando l'utilizzo di Internet e computer, si registrano evidenti differenze di genere. In Emilia-Romagna gli uomini che navigano in rete sono il 63% del totale, mentre le donne si fermano al 51%. Considerando il solo gruppo delle casalinghe, tale dato si riduce ulteriormente, raggiungendo a malapena il 18%.
  • Anziani. Sul fronte dell'utilizzo delle nuove tecnologie, si registra un altrettanto evidente gap generazionale tra giovani e meno giovani. Nella fascia di popolazione compresa tra i 25 e 44 anni gli utilizzatori di Internet sono l'82% del totale, mentre tra 45 e 64 anni sono il 59% e appena il 10% oltre i 64 anni.
  • Disoccupati con basso titolo di studio. Solo il 35% della popolazione che non lavora usa abitualmente Internet; la percentuale sale al 44% per i lavoratori con la qualifica di "operai"; tra chi è in cerca di occupazione nella fascia di età 45-55 anni si arriva al 68% ma nella fascia 55-64 anni si scende al 16%.

Tra i principali obiettivi didattici del corso di alfabetizzazione digitale ci sono: superare il senso di distanza e diffidenza che il personal computer suscita in un utente alle prime armi; evidenziare le potenzialità di Internet per la soddisfazione di bisogni collegati alla vita quotidiana, per l'appagamento di interessi personali, per l'espressione di proprie opinioni e per una più attiva partecipazione alla vita della propria comunità; mostrare come l'uso di Internet e del computer possa favorire le relazioni con gli altri, aiutando a uscire dall'isolamento; avvicinare gli utenti all'uso della rete per la fruizione dei servizi online offerti dalla pubblica amministrazione; sostenere la motivazione degli utenti all'uso di Internet, sulla base dei propri interessi e delle curiosità personali.

Nei 130 comuni coinvolti su tutto il territorio si sono svolte circa 800 edizioni del corso, realizzate con la collaborazione delle province, delle scuole, dei comuni e delle biblioteche rappresentate all'interno del gruppo di progetto operativo di "Pane e Internet" e della cabina di regia, dove sono rappresentate anche le associazioni sindacali dei pensionati, degli enti locali e del terzo settore. Il corso offre un primo livello di competenza, necessario all'accesso e all'utilizzo elementare della tecnologia, ma subito dopo nasce la necessità di sviluppare ulteriori conoscenze e abilità, una maggiore autonomia dell'utente, una crescente frequenza d'uso e una migliore capacità di ottenere i risultati voluti.

"Finalmente un corso utile: lo renderei obbligatorio per tutta la popolazione" (Gianfranco). "Il corso è stato ottimo, mi piacerebbe proseguire con un corso successivo" (Marisa). "Soddisfatta del corso, mi piacerebbe avere l'opportunità di frequentarne altri, ma per ora ringrazio" (Anna). Ancora le voci dei cittadini, a testimoniare che non si finisce mai di imparare a usare meglio ciò che si ha tra le mani, perché l'evoluzione tecnologica continua e il lancio di nuovi servizi costringono periodicamente a riaprire i giochi e spesso ricreano nuove "esclusioni digitali", più o meno temporanee.

Per questi motivi "Pane e Internet" ha messo in campo alcune sperimentazioni nuove, tra cui l'alfabetizzazione digitale con l'uso del tablet e l'avvio di un servizio di "facilitazione digitale" presso le biblioteche comunali. Quest'ultimo servizio vuole proprio rispondere ai bisogni di aiuto che oltre la metà dei cittadini ha palesemente richiesto attraverso gli strumenti di valutazione ( focus group e questionari a 3/6 mesi dal corso). Una percentuale ancora più importante (il 78%) sente la necessità di acquisire ulteriori competenze proprio per appropriarsi dell'uso critico e consapevole della tecnologia e dei contenuti e dei servizi fruibili in rete.

La programmazione di "Pane e Internet" per il periodo 2011-2013 è oramai conclusa, ma molti cittadini sono ancora a rischio di esclusione digitale, altri rischiano un analfabetismo di ritorno se non trovano opportunità di formazione e aggiornamento, altri hanno bisogno di supporto per imparare meglio; cosa si può fare in tempi in cui le finanze sono scarse per tutti? Il progetto avviato, in questi anni, ha coltivato un campo ricco di professionalità, di disponibilità non solo a imparare ma anche a insegnare e aiutare, di amministrazioni sensibili alle richieste e ai bisogni dei cittadini, di scuole che con difficoltà si attivano e si integrano con il tessuto sociale e culturale locale (hanno insegnato 170 docenti, hanno aiutato 200 tutor, stanno offrendo servizio 150 facilitatori, sono coinvolte centinaia di persone dei comuni, delle province e delle scuole ecc.). Questo patrimonio non va disperso ma potenziato con la collaborazione delle autonomie locali, delle biblioteche, delle scuole, dei centri di aggregazione giovanile, delle associazioni di volontariato, di aggregazione sociale e ricreativa, dell'università, degli enti di formazione. Tutti insieme per consolidare e rafforzare una rete che offre una gamma di servizi per l'inclusione digitale e lo sviluppo di competenze digitali di base e, più in generale, per lo sviluppo della cultura digitale.

Per garantire preparazione e sostegno continuo agli attori di questa rete, che denominiamo "Pane e Internet Point - PeI Point", il progetto metterà a disposizione di tutti i servizi di supporto per l'aggiornamento, la formazione, l'informazione, la promozione, la comunicazione, gli spazi e le attività online per la community dei docenti e dei facilitatori, gli strumenti di gestione delle attività, di valutazione e monitoraggio, l'accesso a risorse didattiche online, i corsi e-learning, l'accesso ad aree tematiche riguardanti la disabilità, la domotica per anziani.

"Pane e Internet" continua anche grazie all'aiuto di tanti cittadini volontari che operano nelle biblioteche e nelle associazioni, offrendo ai cittadini, gratuitamente, le loro conoscenze e competenze. Un grazie a tutti coloro che hanno collaborato fino a ora e che ci auguriamo possano continuare con soddisfazione e riconoscimento, da parte sia dei cittadini che delle istituzioni.

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