Rivista "IBC" XXI, 2013, 3

Dossier: Musei Multiverso - Un software per creare e collegare universi culturali

musei e beni culturali, dossier /

l progetto 'MuMu- Musei Multiverso'

Marco Roccetti
[docente di Informatica all'Università di Bologna]

Il progetto "MuMu - Musei Multiverso" ha avuto come obiettivo principale la progettazione e lo sviluppo di una piattaforma software per la costruzione e la successiva fruizione di contenuti multimediali relativi ai beni culturali e artistici custoditi dai musei dell'Emilia-Romagna.1 Visto che, come accennato, si parla di due fasi distinte e successive (costruzione o assemblaggio di contenuti e poi diffusione), è utile descrivere il sistema come composto da due diverse parti, ancorché tra loro comunicanti. La piattaforma, quindi, è composta da una parte web,open source, destinata alla creazione e all'inserimento dei contenuti, e da un'applicazione ("app") per dispositivi mobili (iOs e Android), pensata per la fruizione dei contenuti anche on the move. Questo articolo tenterà di spiegare alcune delle caratteristiche più originali del sistema.


"MuMu": un sistema e le sue parti

Prima di iniziare a spiegare il funzionamento del sistema è utile avvisare il lettore che "MuMu" è stato pensato come una piattaforma in grado di permettere la costruzione di "universi culturali" in comunicazione tra loro (un "multiverso" appunto). L'allegoria prevede la generazione di un universo e poi della sua esplorazione, tramite un viaggio spaziale, una rotta intergalattica. A entrare meglio nel significato di questa allegoria, aiuterà la comprensione delle seguenti definizioni:

· "Viaggiatore": è l'utente che vive l'esperienza offerta dall'applicazione;

· "Umore o stato d'animo del viaggiatore": la condizione emotiva del "viaggiatore" che usa l'applicazione, condizione percepita dal sistema tramite un sofisticato algoritmo di riconoscimento dell'emozione del viaggiatore a partire da una sua foto scattata all'inizio dell'esperienza tramite lo smartphone;

· "Pianeta": un luogo di interesse che contiene al suo interno delle esperienze conoscitive multimediali;

· "Universo": la volta stellata che racchiude i "pianeti" che lo costituiscono;

· "Generatore di universo o Curatore": un esperto che, utilizzando la parte web di "MuMu" ha costruito un "universo" con i suoi "pianeti" e i relativi contenuti multimediali;

· "Multiverso": l'insieme di "universi" collegati tra loro attraverso "rotte";

· "Rotta": il legame che unisce due "pianeti" attraverso un meccanismo di senso elaborato da "Mu-Mu" a seconda dell'"umore" e del percorso compiuto dal "viaggiatore".

Dunque, la piattaforma "MuMu" è distinta in due parti: la prima si occupa di permettere ai curatori la creazione di universi; la seconda consente agli utenti di esplorare gli universi contenuti in un multiverso che è stato assemblato a partire dalle loro scelte.

Dato l'esiguo spazio a disposizione, conviene dedicare l'attenzione maggiore alla parte più innovativa del sistema, quella che permette ai fruitori di assemblare il proprio multiverso a partire da diversi universi, il tutto utilizzando un'app da scaricare e poi utilizzare sul proprio smartphone. Attraverso una sofisticata interfaccia, ispirata alle più recenti scoperte dell'interaction design, inizialmente l'app propone all'utente tutti gli universi che i curatori hanno prodotto e che sono presenti all'interno di "MuMu". L'utente può effettuare le proprie scelte, e dopo avere visualizzato le eventuali spiegazioni fornite dai curatori/generatori di universi per ogni singolo universo, seleziona un insieme ristretto di universi attraverso i quali poi navigherà, godendo di tutti i contenuti multimediali che coloro che hanno generato l'universo hanno inserito in ogni singolo pianeta.

Oltre alle rotte di navigazione attraverso i pianeti di ogni singolo universo (come suggerite dal curatore che ha generato l'universo) è anche possibile effettuare una navigazione interuniverso, ovvero una rotta che collega semanticamente pianeti appartenenti a universi diversi, e che non può essere stata pensata e prefigurata a priori da nessun curatore/creatore di universi, visto che in generale ognuno di essi lavora, all'atto della generazione, solo ai propri universi e non può sapere quali saranno gli universi che altri creeranno e quali pianeti conterranno. Le rotte interuniverso sono dunque calcolate automaticamente dal sistema e proposte all'utente come il risultato di un processo inferenziale che lavora autonomamente, al fine di trovare e connettere, attraverso determinati legami di senso, pianeti appartenenti a universi differenti. Il meccanismo software che sovrintende a questo processo è detto "ragionatore".

Dovrebbe ora essere più chiaro come "MuMu" sia una sorta di grande contenitore di universi generati da esperti (i curatori), universi che messi in relazione tra loro danno vita a multiversi. Quando un utente sceglie di scaricare uno o più universi presenti in "MuMu" avvia quasi inconsapevolmente la generazione di un nuovo multiverso. I multiversi generati sono unici e personali, ma le connessioni non derivano solo dalle scelte "soggettive" dei curatori, ma anche da quelle "oggettive" prodotte dall'intelligenza artificiale del ragionatore.

Tecnicamente parlando, le inferenze calcolate dal ragionatore sono derivate da un'ontologia che sfrutta le informazioni (parole chiave o tag) che ogni curatore ha fornito all'atto della creazione dei contenuti multimediali relativi ai diversi pianeti dei vari universi. Sostanzialmente, il ragionatore, oltre a inferire esclusivamente su un contesto, amplia la propria "conoscenza" con l'aiuto dei tag dei curatori. Questo gli permette di decidere rotte in un modo che cambia e cresce nel tempo, suggerendo nuove rotte verso nuovi e inesplorati pianeti mano a mano che nuovi universi vengono creati da nuovi curatori.

Il passaggio da un universo all'altro è affascinante anche dal punto di vista della sua rappresentazione grafica all'interno della app. Infatti, come un buco spazio-temporale che assorbe e attrae verso di sé l'ambiente circostante, così i suggerimenti di connessione tra i diversi universi sono forniti distorcendo la rappresentazione grafica del pianeta di origine. L'utente, cliccando sopra il suggerimento, è proiettato verso il pianeta di destinazione e si ritrova immerso in un nuovo universo differente da quello di partenza. Sarà poi sempre l'utente a decidere se rimanere nel nuovo universo o ritornare in quello vecchio. Questi salti extrauniverso, in cui non si conosce la destinazione, fanno sì che l'ambiente di "MuMu" diventi ancora più immersivo, dando la sensazione di perdersi nel multiverso.


Il caso di studio: l'applicazione "VersoVerdi"

Per fornire un'idea delle potenzialità offerte dalla piattaforma "MuMu" è stato sviluppato un primo universo dedicato a Giuseppe Verdi, del quale nel 2013 ricorre il bicentenario della nascita. Questo caso di studio ha dato vita a un'applicazione mobile per smartphone progettata e sviluppata in collaborazione con l'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna (IBC), basata per ora su piattaforma iOS e disponibile su "Apple App Store" con il nome di "VersoVerdi".

Conosciuto e amato in tutto il mondo, Verdi ha attraversato la storia italiana in un momento di grande fermento sociale, politico e culturale. Nato nel 1813 a Busseto (Parma), talento precoce, ha accompagnato con la sua musica i moti risorgimentali, raccontandoli anche nelle sue opere, in cui ha messo in scena la vita contemporanea trasfigurandola con la sua arte. La sua morte, nel 1901, ha segnato la fine di un momento storico importante e l'inizio di un nuovo secolo carico di incognite. Celebrato con un funerale degno di un capo di stato, Verdi ha visto, con il tempo, crescere interesse e passione intorno alla sua opera, che continua a essere rappresentata in tutto il mondo: il suo valore e la varietà dei suoi contenuti non smettono ancora oggi di essere oggetto di studio.

Dalla musica alla storia, dalla cultura all'arte, Verdi è stato la guida perfetta per accompagnarci attraverso il mondo dei prestigiosi musei emiliani e romagnoli che ne parlano. I pianeti presenti nella mappa dell'applicazione "VersoVerdi" sono esattamente 24:

· Galleria d'arte moderna Ricci Oddi, Piacenza / www.riccioddi.it

· Villa Verdi, Villanova sull'Arda (Piacenza) / www.villaverdi.org

· Casa natale di Arturo Toscanini, Parma / www.museotoscanini.it

· Casa natale di Giuseppe Verdi, Busseto (Parma)

· Museo di Casa Barezzi, Busseto (Parma) / www.museocasabarezzi.it

· Museo del prosciutto e dei salumi tipici di Parma, Langhirano (Parma) /www.museidelcibo.it

· Castello della musica, Noceto (Parma)

· La casa dei burattini di Otello Sarzi, Reggio Emilia / www.fondazionefamigliasarzi.it

· Museo Cervi, Gattatico (Reggio Emilia) / www.fratellicervi.it

· Museo dell'agricoltura e del mondo rurale, San Martino in Rio (Reggio Emilia) /www.museodellagricolturaedelmondorurale.it

· Museo della figurina, Modena / www.comune.modena.it/museofigurina

· Museo del Risorgimento, Bologna / www.comune.bologna.it/museorisorgimento

· Museo di Palazzo Poggi, Bologna / www.museopalazzopoggi.unibo.it

· Museo internazionale e Biblioteca della musica, Bologna / www.museomusicabologna.it

· Orto botanico, Bologna / www.sma.unibo.it/ortobotanico

· Museo dell'ocarina e degli strumenti musicali in terracotta, Budrio (Bologna)

· Fondazione Guglielmo Marconi, Pontecchio Marconi (Bologna) / www.fgm.it

· Museo Boldini e dell'Ottocento, Ferrara / www.artecultura.fe.it

· Museo della bonifica, Argenta (Ferrara) / www.vallidiargenta.org

· Casa Museo Villa Saffi, San Varano (Forlì-Cesena)

· Casa Artusi, Forlimpopoli (Forlì-Cesena) / www.casartusi.it

· Museo Pietro Mascagni, Bagnara di Romagna (Ravenna)

· Casa Museo Gioacchino Rossini, Lugo (Ravenna)

· Ecomuseo della civiltà palustre, Villanova di Bagnacavallo (Ravenna) / www.erbepalustri.it

Questi musei, divenuti pianeti di un universo di "MuMu", sono stati correlati tra loro da 4 linee tematiche (dette anche "percorsi" o "rotte"). Chi usa "VersoVerdi" può quindi muoversi nell'universo verdiano facendo rotta da un pianeta all'altro. All'inizio della navigazione, il pianeta che compare innanzi al viaggiatore è quello della casa natale di Verdi e l'applicazione è impostata su uno stato d'animo neutro, finché l'utente non sceglie di godere dei contenuti di un dato pianeta. A quel punto scatta il meccanismo di riconoscimento dello stato dell'umore del fruitore: un meccanismo che, tramite lo scatto di una foto e il funzionamento di un complesso algoritmo, deciderà se il fruitore è triste e felice, e a seconda dei casi gli proporrà determinati contenuti verdiani.

L'utente potrà sempre, in ogni momento, risottoporsi alla valutazione del proprio umore da parte del sistema per potere fruire, se lo vuole, anche della parte dei contenuti multimediali relativi all'altro stato d'animo. L'universo verdiano, in altre parole, può passare da uno stato di fruizione all'altro solo attraverso la volontà dell'utente di ripresentarsi al sistema con un sorriso oppure con un'espressione infelice. Una volta visitato un pianeta, il fruitore può dunque seguire la sua rotta alla scoperta di nuovi pianeti e contenuti verdiani, anche seguendo i suggerimenti dei percorsi predefiniti e sopra illustrati.

È utile concludere questo breve articolo ricordando che "VersoVerdi", il primo degli universi realizzati attraverso la piattaforma "MuMu", è gia stato scaricato sotto forma di app da migliaia di utenti e sottoposta a decine di recensioni sia sulla stampa generalista che sul web. La maggior parte di queste recensioni sono positive, ma tutte comunque riconoscono che "MuMu" e "VersoVerdi" rappresentano un tentativo coraggioso (se corretto, o meno, lo giudicherà ogni singolo visitatore) di iniziare a guardare all'immenso patrimonio di inestimabile valore dei beni culturali emiliano-romagnoli anche attraverso l'occhio, sempre attento e curioso, delle nuove tecnologie dell'informazione.


Nota

(1) Responsabile del progetto: Marco Roccetti (Dipartimento di informatica - scienza e ingegneria, Università di Bologna). Staff: Marco Zanichelli, consulente esterno (Open Stories); Cristian Bertuccioli, assegnista di ricerca (Dipartimento di informatica - scienza e ingegneria, Università di Bologna); Andrea Marcomini, assegnista di ricerca (Dipartimento di informatica - scienza e ingegneria, Università di Bologna); Gustavo Marfia, ricercatore (Dipartimento di scienze per la qualità della vita, Università di Bologna).

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