Rivista "IBC" XXI, 2013, 2

musei e beni culturali / didattica, progetti e realizzazioni, pubblicazioni

F. Zuccoli,  Dalle tasche dei bambini... Gli oggetti, le storie e la didattica, Azzano San Paolo (Bergamo), Edizioni Junior, 2011.
Il mondo nelle tasche

Mario Calidoni
[esperto di educazione al patrimonio culturale]

Forse il collezionismo lo hanno inventato i bambini. Non per nulla un libro di qualche anno fa - Franca Zuccoli, Dalle tasche dei bambini... - ripercorre la storia del collezionismo a grandi linee ma si concentra sui "bambini e ragazzi raccoglitori" e legge questa esperienza di raccolta e conservazione come una scelta didattica che la pedagogia ha privilegiato e discusso a partire da Comenio e Pestalozzi.

Nella scuola italiana, soprattutto quella dell'infanzia, è ben nota l'intuizione delle sorelle Agazzi, che ai primi del Novecento, nel loro metodo di insegnamento, prevedevano esplicitamente il lavoro educativo e didattico su un insieme ricchissimo e speciale di materiali che non costavano nulla, le cianfrusaglie senza brevetto, i preziosissimi nonnulla: ciò che veniva trovato nelle tasche dei bambini. Nascevano così dei veri e propri "musei delle cianfrusaglie", dove gli oggetti non erano pensati per essere esclusivamente osservati, ma manipolati, utilizzati copiati.

Per una scuola che oggi è malata di eccesso di tecnicismo ed è in crisi di autenticità, riprendere in mano questa prospettiva di lavoro con gli oggetti è certamente una iniezione di "novità nella tradizione". Ed è una strada praticabile, dato che i musei, deputati al pensare per oggetti, sentono sempre più vivo e importante il dialogo con la scuola nella prospettiva di un'azione formativa comune. Ci sembra dunque significativo dare conto di un'esperienza apparentemente piccola ma, riteniamo, originale e innovativa.

Una scuola media di un piccolo centro della Bassa parmense, Roccabianca, dialoga con il Museo del Mondo Piccolo di Fontanelle, che a suo tempo, negli anni Novanta del secolo scorso, l'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna ha sostenuto e voluto come restituzione simbolica, alla comunità, dell'unica scuola elementare esistente, che veniva chiusa per mancanza di alunni. Nel Museo sono presenti oggetti della vita quotidiana e foto raccolte da appassionati locali che testimoniano della civiltà contadina arcaica dei primi anni del secolo scorso, per ricostruire, nell'immaginario, quel "Mondo Piccolo" di guareschiana memoria che si muove in paesi avvolti dalla nebbia e in piccoli borghi che crescono in un microcosmo senza tempo.

I ragazzi che vivono qui che cosa raccolgono, di che cosa sono collezionisti in quel Mondo Piccolo che naturalmente si evolve? Come potrebbero contribuire con le loro collezioni a dinamizzare e rendere attivo questo museo? È un interrogativo al quale, in un anno di lavoro, hanno tentato di rispondere tre classi con l'insegnante di Arte e Immagine, Serena Serafini. Alla fine è stata costruita la mappa delle collezioni che vivono nascoste nella case dei ragazzi, non solo nuclei di memoria che esprimono preferenze personali ma anche segni di un paesaggio culturale che si evolve.

Un'alunna raccoglie pelli di cicala, perché "le cicale rompono la testa nei giorni di solleone ma sono la sinfonia del paesaggio della Bassa", mentre un suo compagno raccoglie calamite di ogni forma e colore: "ricordano viaggi e città". Chi raccoglie lancette di orologi pensa che "si muovono lente ma non ne rimane indietro nessuna", chi raccoglie canne da pesca dice che "qui con questi aggeggi si riempiono le giornate e la pancia". La mappa ora è esposta al Museo insieme ad alcuni pezzi di collezionisti adulti, che hanno prestato alcuni dei loro oggetti, dai tronchi che il Po lascia sulla riva, dalle forme più strane, ai modellini di trattore. Una continuità generazionale che non può che essere formativa e rendere il museo attivo, a partire dalla scuola.


F. Zuccoli, Dalle tasche dei bambini... Gli oggetti, le storie e la didattica, Azzano San Paolo (Bergamo), Edizioni Junior, 2011, 312 pagine, 32,00 euro.

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