Rivista "IBC" XX, 2012, 4

biblioteche e archivi / convegni e seminari

"Questioni di Musica in rete: fonti musicali e tecnologie informatiche", Modena, Archivio di Stato, 5 ottobre 2012.
Questioni di musica in rete

Nicola Badolato
[assegnista di ricerca al Dipartimento di arti visive, performative, mediali dell'Università di Bologna]

Luoghi di studio, incubatoi di ricerca, opportunità per la didattica: le biblioteche e gli archivi incarnano da sempre questi ruoli, sebbene la loro fruizione abbia subìto negli anni trasformazioni e innovazioni radicali. Una di queste riguarda l'adozione delle tecnologie multimediali per la produzione e il consumo culturale: la possibilità di riunire sullo schermo di un computer testi tra loro eterogenei (verbali, visivi, sonori), per esaminarli, compararli e collegarli con altri, muta di necessità il rapporto dell'utente con i documenti stessi e con il loro utilizzo.

La necessità di un'applicazione ragionata delle nuove tecnologie agli ambiti di interesse di studiosi, addetti ai lavori e cultori è cresciuta esponenzialmente soprattutto nell'ultimo decennio, e i numerosi progetti di digitalizzazione e valorizzazione di materiale documentario prezioso e spesso di difficile consultazione ne sono la testimonianza più concreta. Le biblioteche e gli archivi on line da tempo operativi e in costante espansione sono dunque strumenti assai efficaci e diffusi in ogni ambiente di studio e lavoro intellettuale.

Il recente seminario "Questioni di Musica in rete: fonti musicali e tecnologie informatiche" ha fatto il punto sui sistemi informativi e i portali web dedicati alle diverse tipologie documentarie di carattere musicale e si è svolto il 5 ottobre 2012 a Modena nell'Accademia nazionale di scienze lettere e arti con il patrocinio della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Emilia-Romagna, dell'Archivio di Stato di Modena, del Dipartimento di storie e metodi per la conservazione dei beni culturali dell'Università di Bologna (sede di Ravenna) e dell'Istituto superiore di studi musicali "Vecchi-Tonelli" di Modena. Nell'occasione sono state illustrate alcune procedure di recupero e archiviazione delle fonti musicali (bibliografiche e archivistiche, ma non solo) nel contesto nazionale.

Patrizia Martini, dell'Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU), e Massimo Gentili-Tedeschi dell'Ufficio ricerca fondi musicali della Biblioteca nazionale Braidense di Milano (URFM), hanno aperto i lavori con la presentazione della recentissima Guida alla catalogazione in SBN Musica, messa a punto dai bibliotecari musicali dell'ICCU su una traccia stesa da studiosi del gruppo nazionale dell'International Association of Music Libraries, Archives and Documentation Centres (IAML).

Assai puntuale anche l'illustrazione del Portale degli archivi della musica di Mauro Tosti Croce (Direzione generale degli archivi): uno strumento di conoscenza e valorizzazione del patrimonio archivistico nazionale, arricchito da opzioni di consultazione immediata di risorse altrimenti pressoché inaccessibili (i bozzetti di Casa Ricordi, gli autografi di Gioachino Rossini, il carteggio di Francesco Pennisi), con un accento particolare sulle fonti musicali del Novecento, inserite nel loro contesto storico e arricchite da un abbondante repertorio iconografico.

A Laura Ciancio (ICCU) è spettata l'illustrazione delle "Collezioni musicali digitali del portale Internetculturale", il cui obiettivo primario sta nella promozione della conoscenza del patrimonio delle biblioteche italiane e nell'approfondimento sulle raccolte librarie tramite risorse digitali, sonore e multimediali: un vero e proprio aggregatore tematico di contenuti a servizio dell'utente.

Nella sezione del convegno dedicata a progetti più settoriali, Licia Sirch e Gabriele Gamba (Conservatorio di Milano) hanno presentato Clori, banca dati on line multidisciplinare dedicata alla cantata italiana tra il 1620 e il primo Ottocento, realizzata in collaborazione con il Répertoire International des Sources Musicales (RISM) per incrementare lo studio delle fonti su questo genere di musica vocale e per approfondire aspetti meno studiati: i testi poetici, le strutture metriche e musicali, lo stile, la vocalità, gli interpreti, i contesti e le funzioni.

Nicoletta Guidobaldi (docente di Iconografia musicale e documentazione per i beni musicali all'Università di Bologna, sede di Ravenna) ha illustrato il progetto "Erato", archivio di iconografia musicale del Rinascimento che raccoglie informazioni sulle fonti figurative utili a ricostruire i contesti in cui la musica è stata concepita, realizzata, concettualizzata, quale contributo alla ricostruzione storica, tanto nella sua accezione di histoire événementielle quanto in quella di storia della mentalità. Infine Angelo Pompilio (docente di Storia della musica moderna e Informatica per i beni musicali all'Università di Bologna, sede di Ravenna) ha presentato il software denominato Corago, repertorio e archivio di documenti sul melodramma italiano che mira a far dialogare una mole estremamente variegata di documentazione sullo spettacolo musicale: testi verbali (libretti, note di sala, recensioni, note di regia), testi musicali (partiture), registrazioni audio-video, bozzetti, figurini, scene, costumi, fotografie.

In conclusione, il seminario ha ribadito come le applicazioni informatiche multimediali ai beni culturali non vadano considerate solo un mero ausilio strumentale per meglio conservare e trasmettere il patrimonio culturale, ma anche un fattore innovativo sul piano metodologico: sollecitano riflessioni e discussioni sulla natura dei testi e la rappresentazione dei documenti, sui metodi di rappresentazione e trasmissione della conoscenza, sulle caratteristiche e le funzioni di biblioteche, archivi e musei.

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