Rivista "IBC" XX, 2012, 2
territorio e beni architettonici-ambientali / pubblicazioni, storie e personaggi
Dobbiamo a Emanuele Mussoni Villa des Vergers-Ruspoli e il giardino di Pietro Porcinai, la prima storia, descrizione, illustrazione di uno dei monumenti più importanti non solo di Rimini e del suo territorio (San Lorenzo in Correggiano), ma dell'Emilia-Romagna. Infatti, grazie ai suoi illustri committenti, di respiro internazionale, Villa des Vergers - Ruspoli, è opera dei più brillanti architetti dell'epoca: Arthur Stanislas Diet (1827-1891), collaboratore di Haussmann, e Georges Paul Chédanne (1861-1940), autore delle Galéries Lafayette. Il giardino attuale fu disegnato da Pietro Porcinai (1910-1986), uno dei massimi paesaggisti del Novecento, che modificò il precedente progetto francese per il principe Mario Ruspoli, proprietario della villa dal 1938 al 1946.
Come scrive Vincenzo Cazzato nell'introduzione: "Con questo volume Emanuele Mussoni conclude egregiamente un lungo percorso di studi e pubblicazioni iniziato nel 1992, segnato dalla volontà di fondare un'Associazione con lo scopo di tutelare e valorizzare Villa e Fondo des Vergers". Un forte debito di gratitudine lega a Mussoni e a Rosita Copioli, anima dell'Associazione, tutti gli studiosi interessati alle tematiche di ricerca storica, archeologica e antiquaria che, grazie alla perseveranza degli associati, hanno visto ampliarsi nel corso di un ventennio gli orizzonti in cui collocare Adolphe Noël des Vergers e la sua poliedrica personalità.
Davvero straordinario è, tornando alla villa e soprattutto al suo giardino, il progetto di restauro che l'architetto fiorentino Pietro Porcinai condusse per il principe Ruspoli tra il 1938 e il 1940. Ma tutto ciò che si è verificato negli spazi della villa, intesa come architettura anche naturale, va ricondotto non solo al paesaggio collinare in cui è immersa, ma soprattutto alla storia, alle peculiarità dei proprietari che si sono succeduti nel tempo: dai Belmonti ai des Vergers e Didot, fino ai Ruspoli; attraverso loro, rileggendo con attenzione documenti, disegni, fotografie d'epoca, si comprendono i restauri, le trasformazioni che "dal giardino sostanzialmente arcadico dei Belmonti condussero al giardino 'misto' dei des Vergers, fino al mutamento radicale portato dal giovane architetto fiorentino, che realizzò proprio qui uno dei suoi primi progetti più riusciti, caratterizzato dal suo stile ricco di citazioni 'italiane' e dalla cura artistica dei dettagli d'arredo" come scrive ancora Cazzato.
Il meditato volume realizzato da Mussoni è una preziosa, accurata ricerca scientifica che illumina sugli esordi di Porcinai e sull'evoluzione delle sue scelte, ma ricompone una storia che si snoda su più secoli. Non sarebbe stato possibile scrivere questo libro se non fosse stata ricostruita, il più minuziosamente possibile, la storia delle famiglie, delle loro occupazioni, degli studi e degli interessi di Adolphe Noël des Vergers, della moglie Emma, del suocero Ambroise Firmin-Didot, che tanta parte ebbe nella vita di des Vergers, e di Gaston N. des Vergers, il vero ispiratore degli architetti francesi.
Il volume prosegue infatti il progetto inaugurato nel 1994 con il convegno internazionale di studi "Adolphe Noël des Vergers (1804-1867). Un classicista eclettico e la sua dimora a Rimini", con l'omonima pubblicazione degli atti nel 1996, a cura di Rosita Copioli, e con il libro di Horst Blanck, Le scienze dell'antichità nell'Ottocento. Il carteggio fra Adolphe Noël des Vergers e i segretari dell'Instituto di Corrispondenza Archeologica Wilhelm Henzen, e Heinrich Brunn, pubblicato da Minerva Edizioni nel 2009.
E. Mussoni, Villa des Vergers-Ruspoli e il giardino di Pietro Porcinai, Rimini, Associazione Adolphe Noël des Vergers - Edizioni Medusa, 2011, 256 pagine, 49,00 euro.
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