Rivista "IBC" XIX, 2011, 4

musei e beni culturali, territorio e beni architettonici-ambientali, biblioteche e archivi / editoriali

Il 17 ottobre 2011 è stata inaugurata la nuova sede della Biblioteca "Giuseppe Guglielmi", che raccoglie il patrimonio librario dell'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna.
Fare una biblioteca

Ezio Raimondi
[italianista, presidente onorario dell'IBC]

Il 17 ottobre 2011 è stata inaugurata la nuova sede della Biblioteca "Giuseppe Guglielmi", che raccoglie il patrimonio librario dell'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna. Pubblichiamo l'intervento scritto dal presidente onorario per il volume Libri a Palazzo. Una sede ritrovata per la biblioteca dell'IBC(a cura di E. Landi e G. Tonet, Bologna, IBC - BUP, 2011).


Nel 1992 quando mi fu attribuita la presidenza dell'IBC, il nostro istituto era, per così dire, in una fase di stasi, con prospettive radicali che giungevano alla sua chiusura, come accadeva per altri istituti regionali. In ogni caso si parlava di una contrazione delle proprie iniziative, che includeva anche la chiusura della rivista "IBC informazioni" e soprattutto il trasferimento dell'abbozzo di biblioteca che si era venuto costituendo, per quanto non catalogato e di uso interno, non aperto all'ordine distributivo della biblioteca pubblica.

Dinnanzi a questa situazione, in cui entrava anche il sentimento deluso di un'equa ed efficace politica regionale, il Consiglio direttivo di quegli anni giudicò che anziché sottoscrivere questo programma "riduzionistico" convenisse insistere più che mai sul doppio carattere amministrativo e scientifico dell'IBC e sulla sua dominante di ricerca, tra inchiesta e riflessione; e fu possibile, per una fortunata occasione finanziaria, deliberare la ripresa della rivista, in uno stile più attuale e con maggiore attenzione al mondo delle cose, e soprattutto decidere di conservare, in una sede sia pure provvisoria, il patrimonio librario di forte impronta specialistica, come condizione necessaria per riaffermare la vocazione conoscitiva e civile per cui l'IBC era nato negli anni fiduciosi della fondazione di un regionalismo attivo e non burocratico.

Si prese impegno, insomma, di attendere in modo determinante alla costruzione di una vera biblioteca, corrispondente alle finalità originarie e tale da divenire uno dei centri scientifici della nostra officina e del suo operare, come volevano i suoi promotori, per un'autentica cultura dei beni culturali e dei suoi riflessi progettuali nella vita quotidiana e non solo celebrativa della Regione. Aveva in fondo ragione Giuseppe Guglielmi, primo direttore dell'IBC, cui non per nulla nel 1995 si convenne di dedicare il nostro centro bibliografico, quando diceva che una biblioteca può essere il simbolo più promettente di ciò che vogliamo essere e divenire.

Intanto, di anno in anno, si delineava sempre più nitido e definito il nostro disegno librario con la ricerca di un luogo conveniente e razionale, prossimo alla nuova topografia dell'IBC, una volta allogata nello spazio cittadino di via Galliera e, per una fortunata coincidenza di circostanze favorevoli, di ispezione in ispezione, si arrivò a Palazzo Leoni, situato in via Marsala, e alla sua scelta come servizio bibliografico moderno; fu anche merito del proprietario, l'illustre Collegio di Spagna, di gloriosa invenzione trecentesca, se esso cooperò liberalmente nei lavori necessari di adattamento e restauro. Così accadde che la nuova soluzione comportasse un costo minore di quello che avevamo sostenuto in una gestione del decennio fatalmente provvisoria. Ecco un fatto da sottolineare in una stagione di finanza deficitaria, a riprova che uno sviluppo è possibile anche nei tempi duri del risparmio e della crisi che stiamo attraversando. I beni culturali sono una scuola di etica pubblica, di responsabilità amministrativa nei confronti della comunità civile; e se non ci illude un orgoglio che nasce dal lavoro concorde compiuto da tutti i membri dell'IBC, ciò che è accaduto nel nostro caso può essere un esempio che invita alla speranza e alla fiducia, non al clamore dell'evento effimero, ma all'edificazione di un organismo calato nella vita quotidiana, tra passato e futuro.

La biblioteca è ora qui, elegante e severa, con la sua aria di misurata festa collettiva, rinnovando per l'occhio moderno i fasti figurativi virgiliani che animano le pareti. È uno spazio del Rinascimento manieristico che diviene spazio moderno da vivere con il fervore di una cultura comune, insieme scoperta e servizio, competenza e curiosità: non resta ora che ammirarne le soluzioni architettoniche moderne e sentirvi pulsare ancora lo spirito di un'altra epoca evocata dall'impegno di noi posteri, chiamati a una sfida e a un dialogo, se sapremo convertire il mondo dei beni culturali nella saggezza di una misura razionale, quella dell'homo faber, che inventa cose e creature e modella lo spazio per farne un coerente e significante paesaggio umano. Oggi, noi dell'IBC ci proviamo.

Azioni sul documento

Elenco delle riviste

    Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna - Cod. fiscale 800 812 90 373

    Via Galliera 21, 40121 Bologna - tel. +39 051 527 66 00 - fax +39 051 232 599 - direzioneibc@postacert.regione.emilia-romagna.it

    Informativa utilizzo dei cookie

    Regione Emilia-Romagna (CF 800.625.903.79) - Viale Aldo Moro 52, 40127 Bologna - Centralino: 051.5271
    Ufficio Relazioni con il Pubblico: Numero Verde URP: 800 66.22.00, urp@regione.emilia-romagna.it, urp@postacert.regione.emilia-romagna.it