Rivista "IBC" XIX, 2011, 3

territorio e beni architettonici-ambientali / immagini, mostre e rassegne, leggi e politiche

Terre di libertà. I volti e i luoghi del riscatto civile dalle mafie, Argelato (Bologna), Minerva Edizioni, 2010.
(Ri)scatti contro le mafie

Sabrina Paoletti
[redattrice editoriale]

"Terre che spesso portano ferite profonde, un dolore che rimane a impregnare i campi e le strade, ma dove oggi germoglia il seme della speranza, si coltiva il futuro, si costruiscono quei diritti e opportunità che, insieme al lavoro della magistratura e delle forze della polizia, sono strumento irrinunciabile del contrasto alla criminalità organizzata. Ecco il valore dei beni confiscati, quella positività che si fa contagiosa quando ricchezze frutto di violenza, illegalità, corruzione sono restituite ai cittadini per tornare bene comune, cosa nostra". Lo scrive don Luigi Ciotti, fondatore di "Libera", in Terre di libertà. I volti e i luoghi del riscatto civile dalle mafie, il volume fotografico di Ivano Adversi, Roberto Brandoli e Alessandro Zanini dell'associazione culturale bolognese "Terzo Tropico", che raccoglie immagini scattate nella cooperativa pugliese "Terre di Puglia", in quella di Valle del Mauro in Calabria e nelle due cooperative siciliane "Placido Rizzotto" e "Pio La Torre".

"Terzo Tropico" e "Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie", con il patrocinio del Comune di Bologna, hanno realizzato questo progetto per valorizzare le attività delle cooperative che operano sui terreni confiscati alle mafie. Un'idea nata dalla volontà di documentare il lavoro di tanti uomini e tante donne impegnati personalmente nella rinascita del proprio territorio, protagonisti di quel riscatto civile che da anni è in atto nelle terre di mafia, grazie alla legge 109 del 1996, che sancisce il riutilizzo sociale dei terreni confiscati alla criminalità (www.libera.it). Terre di libertà si riassume in un libro fotografico, una serie di appuntamenti e una mostra itinerante su tutto il territorio italiano. Non sono solo belle foto ma scatti vivi di una normalità pulita, che invitano a guardare e ascoltare, per una memoria che diventa impegno, segno tangibile del cambiamento che si contrappone a una mafiosità materiale e culturale.

Molte immagini sono dedicate ai tanti giovani dei campi estivi che scelgono di fare un'esperienza di volontariato e di formazione civile alternativa. Il progetto si chiama "E!State Liberi" e il suo obiettivo principale è trasmettere una cultura fondata sulla giustizia sociale in opposizione alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto. Le attività che si susseguono nel corso di queste esperienze spaziano dal lavoro agricolo allo studio, fino al contatto con il territorio per favorire uno scambio interculturale. I volontari incontrano e si confrontano con familiari delle vittime di mafia, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni e operatori delle cooperative sociali. Lo scopo è dimostrare che è possibile ricostruire una realtà sociale ed economica fondata sulla pratica della cittadinanza attiva e della solidarietà. Il bene confiscato diventa una risorsa per lo sviluppo dell'intero circuito socioeconomico. Vengono coinvolti agricoltori e settori produttivi del territorio, tramite accordi di produzione e strutture artigianali che trasformano i prodotti.

Il reportage documenta tutto questo attraverso le istantanee delle attività agricole che si svolgono nei campi e le immagini dei prodotti dell'agricoltura biologica a marchio "Libera Terra". Una lotta che si combatte tutti i giorni contro il volere di chi impone l'illegalità: non mancano, infatti, anche immagini che creano indignazione, come quelle di interi poderi bruciati da ignoti, o quelle che suscitano commozione, come quelle dedicate alla "Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie", in cui lunghi cortei colorati di volti giovani sfidano pacificamente la violenza della criminalità organizzata.

Terre di libertà ha portato la sua testimonianza in tutta Italia. Un percorso iniziato proprio in Emilia-Romagna nel gennaio 2010, quando la rassegna è stata inaugurata a Bologna, per proseguire il suo iter a San Giovanni in Persiceto (Bologna), Modena, Piacenza e Reggio Emilia. La mostra è stata poi accolta da varie regioni e attualmente è a disposizione delle amministrazioni locali e delle associazioni che vogliano ospitarla: terzotropico@gmail.com.


Terre di libertà. I volti e i luoghi del riscatto civile dalle mafie, Argelato (Bologna), Minerva Edizioni, 2010, 127 pagine, 20 euro.

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