Rivista "IBC" XVIII, 2010, 2

biblioteche e archivi / immagini, pubblicazioni, storie e personaggi

Agostino Lelli-Mami dilettante fotografo cesenate. Immagini tra Ottocento e Novecento, a cura di G. Lelli Mami, Cesena, SILA, 2009.
Agostino Lelli-Mami, fotografo

Gessica Boni
[Istituzione Biblioteca Malatestiana, Cesena]
Daniela Savoia
[direttrice dell'Istituzione Biblioteca Malatestiana, Cesena]

Ritorna disponibile in una nuova ricca edizione allestita da Guia Lelli Mami, il catalogo che la Soprintendenza per i beni librari e la Biblioteca Malatestiana di Cesena dedicarono, circa quindici anni fa, al fondo fotografico di Agostino Lelli-Mami. Si era allora quasi agli esordi di una stagione di studio e di lavoro della biblioteca che tuttora perdura assai vivace, tesa alla valorizzazione e alla messa in rete di archivi di immagini in qualche misura storicizzate e di particolare e speciale significato. Dall'uscita di quel fortunato volume curato da Giuseppina Benassati e Gessica Boni (il secondo quaderno dell'archivio fotografico della Malatestiana) altri nove cataloghi hanno proseguito la collana, dando il segno forte di un'attenzione e di una volontà da mantenere anche in futuro.

Oltre alla collezione fotografica, il nome dei Lelli-Mami è legato ad altri importanti fondi della Malatestiana, qui giunti per la liberalità della famiglia o frutto di acquisizione vera e propria. Si tratta di un ampio complesso documentario (dai volumi di argomento medico giuridico al ricco archivio privato) che testimonia la partecipazione dei Mami prima, poi Lelli-Mami, alla storia della nostra comunità, in cui essi ebbero un ruolo importante operando, nel nativo borgo di Mercato Saraceno e, a partire dal XVIII secolo, a Cesena e in Romagna, come amministratori pubblici, politici ed eminenti prelati. Un tratto di questo senso civico leggiamo anche nella volontà manifesta di legare la conservazione della memoria riguardante la propria casata alla Malatestiana, scelta come garante di questa custodia.

Oltre 1200 tra lastre in vetro e negativi su pellicola, e altrettanti positivi, compongono la raccolta fotografica, frutto dell'intensa passione di Agostino Lelli-Mami (1892-1957), che fu fotografo "amatoriale", aggettivo sicuramente molto diminutivo, quasi vezzeggiativo, rispetto a un'attività coltivata con larghezza di mezzi, inesausta curiosità ed esiti particolarmente felici fino alla metà degli anni Trenta del secolo scorso. A quell'epoca, infatti, consapevole della fine della sua amata ma ingombrante cassetta, ormai soppiantata dalle più agevoli e piccole macchine fotografiche, Agostino sembra abbandonare ogni pratica, pur restando in contatto con le botteghe fotografiche cesenati. Proprietario terriero aggiornato e attento, cittadino partecipe alla vita pubblica, si era avvicinato alla fotografia negli anni giovanili, trascorsi a Firenze per frequentare l'Istituto di Belle Arti, dove ottiene il diploma per l'insegnamento del disegno. Il sodalizio con illustri fotografi cesenati (Augusto Casalboni, Erardo Lugaresi, Alessandro Bagioli e Gaetano Brasa) conferma l'aspirazione a migliorare le sue cognizioni tecniche.

Esaltano questa passione i viaggi frequenti, che trovano proprio nella fotografia lo strumento "per rendere stabile la memoria del viaggio, dell'incontro, della suggestione, di cui il turista era stato testimone". Aderisce sin dal 1897 al Touring Club Italiano, di cui sarà sostenitore e console per molti anni, e si dedica con entusiasmo al cicloturismo lungo le strade dell'Adriatico fino agli Abruzzi. Con la sua Bianchi, e poi con la più sicura autovettura Fiat 2, percorre le vie ghiaiose e sterrate di Austria, Svizzera e Francia, giungendo in Libia, recente conquista dell'espansione coloniale italiana. In ogni occasione, superando il disagio di un ingombrante apparecchio a lastre, non si separa dalla sua macchina fotografica.

Oltre ai viaggi, i soggetti delle fotografie, realizzate tra gli anni 1892 e 1935, spaziano dai ritratti d'ambiente familiare alle celebrazioni di avvenimenti più o meno importanti: il VI centenario della morte di Dante a Ravenna, la processione del I Congresso eucaristico a Cesena, la guerra, i funerali di personaggi noti come Gaspare Finali e Carlo Mazzoli, le competizioni sportive. Fino ai luoghi più cari e più amati come Cesena, Cesenatico, San Vittore, protagonisti di una sorta di album del cuore in cui rivivono spazi, consuetudini, gesti antichi e perduti. Guia Lelli Mami ha aggiornato il catalogo arricchendolo delle foto che, di mano in mano, sono state reperite. In questo lavoro, in cui ritroviamo le competenze, l'entusiasmo di tutti coloro che a vario titolo hanno operato intorno a questo archivio e più in generale al complesso mondo della fotografia in Malatestiana, la curatrice mette a frutto la sua lunga attività di riproduzione, descrizione e messa in rete dell'intero fondo del nostro autore. Corredano il volume i saggi di Pier Giovanni Fabbri e di Riccardo Vlahov, ricco di ragguagli tecnici e di osservazioni sulla dimensione socio-culturale della fotografia ai suoi esordi.


Agostino Lelli-Mami. Dilettante fotografo cesenate. Immagini tra Ottocento e Novecento, a cura di G. Lelli Mami, Cesena, SILA, 2009, 134 pagine, 20,00 euro.

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