Rivista "IBC" XVII, 2009, 4

musei e beni culturali / pubblicazioni

Artisti del quotidiano. Sarti e sartorie storiche in Emilia-Romagna, a cura di E. Tosi Brandi, Bologna, CLUEB, 2009.
Il mestiere della moda

Isabella Fabbri
[IBC]

Le collane editoriali dell'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna (IBC) si sono di recente arricchite di un nuovo volume, dedicato alle sartorie storiche presenti sul territorio regionale. Artisti del quotidiano. Sarti e sartorie storiche in Emilia-Romagna, di Elisa Tosi Brandi, giovane e competente storica del costume e della moda, raccoglie e documenta gli esiti di una ricerca-censimento condotta su oltre cinquanta sartorie e atelier attivi in regione almeno dagli anni Cinquanta del Novecento. La ricerca è stata progettata e condotta dall'Università di Bologna, nell'ambito del corso di laurea in Culture e tecniche della moda, in collaborazione con l'IBC e con il sostegno dell'Assessorato regionale alle attività produttive.

Interviste, ricordi, testimonianze e un vasto apparato di immagini per la maggior parte inedite (figurini, modelli, sfilate, scene di lavoro, foto di gruppo) ricompongono per noi gli aspetti salienti, le componenti tecniche, ma anche l'atmosfera particolare di un mondo "antico", soppiantato dall'odierna industria della moda, basata sulla produzione in serie, standardizzata e delocalizzata. In realtà la sartorialità di un capo era e resta un valore riconosciuto e ricercato, e non è affatto tramontata la considerazione per l'abilità artigianale del sarto, frutto di un sapiente equilibrio tra esperienza e creatività, un'abilità che si declinava nella scelta dei tessuti, nella precisione del taglio, nel rito delle prove, nell'attenzione ai particolari (perché la perfezione è ovviamente nei dettagli) e nel rapporto complice instaurato con il cliente.

La confezione su misura e personalizzata di un abito, che fino alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso era la prassi corrente almeno per le classi più abbienti, oggi resiste come settore di nicchia, e come riferimento ideale e di qualità, anche per la migliore produzione industriale. Per questo il volume si propone non soltanto di documentare la storia di donne, uomini e imprese scomparsi o in via di estinzione, ma anche di ribadire la vitalità di un settore produttivo e le potenzialità di un mestiere che ha bisogno di nuovi interpreti, abili e creativi come quelli del passato. Senza dimenticare che la storia delle sartorie permette altre esplorazioni altrettanto interessanti di quelle citate. Essendone protagoniste principali le donne, nel duplice ruolo di lavoranti e clienti, queste vicende si inseriscono nell'ambito della storia di genere e sono in grado di restituire, come ricorda l'autrice "anche la storia del gusto, dei codici vestimentari in uso fino agli anni Sessanta del Novecento, persino la storia mondana delle città all'interno delle quali uomini e donne hanno sfoggiato orgogliosi gli abiti fatti realizzare nelle sartorie di fiducia, dove altrettanti uomini e donne hanno lavorato con pazienza e con cura anche fino a tarda notte per riuscire a consegnare in tempo gli ordini ricevuti".

La storia delle sartorie emiliano-romagnole non esaurisce comunque il contenuto del volume, che comprende anche un documentato saggio storico e un repertorio iconografico, entrambi dedicati al mestiere del sarto dal Medioevo al XX secolo.


Artisti del quotidiano. Sarti e sartorie storiche in Emilia-Romagna, a cura di E. Tosi Brandi, Bologna, CLUEB, 2009, 227 pagine, 27,00 euro.

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