Rivista "IBC" XVII, 2009, 3
biblioteche e archivi / editoriali
Due anni fa la rivista dedicava, il dossier a Biblioteche e archivi di ente locale: il censimento 2004 ("IBC", XV, 2007, 3) e dava conto del censimento gestito dall'IBC e ne discuteva anche i risultati. Oggi, come è nostro costume, nel dialogo che si vuole instaurare nel tempo con il lettore, si riprende lo stesso tema registrando quanto è stato fatto nel frattempo, e mettendo a confronto esperienze e metodi nella prospettiva di un'efficace razionalità comune.
Il problema di fondo resta il rapporto tra cartaceo e digitale, fra tradizione e innovazione tecnologica e spetta agli esperti, tanto attivi e concordi, di elaborare le giuste risposte a quella che è stata chiamata la rivoluzione documentaria. Ma a parte le soluzioni tecniche per un'ordinata politica della conservazione e del suo conveniente ordinamento, ciò che importa oggi è anche la formazione di una cultura dell'archivio che integri la memoria del passato e introduca il principio conoscitivo, che è anche etico, dell'esattezza fattuale e di una sua corretta interpretazione.
Anche l'interesse di un pubblico nuovo per l'esperienza archivistica, come ci viene detto, muove, ci sembra, nella stessa direzione. Che poi l'ethos dell'archivio e delle sue procedure abbia un rapporto diretto con l'universo molteplice dei beni culturali è una ragione in più perché se ne presentino problemi e metodologie al nostro, come speriamo, fedele e attento lettore. Del resto, anche l'archivio, con la sua storia, è un bene culturale.
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