Rivista "IBC" XVI, 2008, 4

Dossier: ER_METE - Emilia-Romagna_MEmoria TEatrale

biblioteche e archivi, dossier /

I documenti teatrali in Emilia-Romagna

Argia Bertoni
[collaboratrice dell'IBC]

L'attuazione del progetto "ER_METE - Emilia-Romagna MEmoria TEatrale" esigeva come prerequisito la conoscenza del quadro complessivo delle raccolte di interesse teatrale conservate nell'insieme degli istituti culturali presenti in regione (www.regione.emilia-romagna.it/wcm/ibc/menu/dx/05portali/portali/arti_sceniche.htm). Una prima ricognizione di questo tipo di raccolte era già stata avviata quattro anni fa, in occasione del convegno "Beni culturali: organizzazione e accesso alla conoscenza" promosso dall'IBC, l'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna (Bologna 24-25 novembre 2004).

In quella circostanza l'attenzione venne rivolta in primo luogo alla distribuzione tipologica dei materiali teatrali tra i vari contenitori: archivi storici e di Stato, biblioteche storiche e generali, centri di documentazione e videoteche, nei quali ci si poteva aspettare di trovare materiali inerenti alle arti sceniche. Nell'ambito del progetto "ER_METE", la necessità di avere una conoscenza più precisa dei complessi documentari (depositi/contenitori di materiali) ha spinto a estendere l'indagine verso altre realtà presenti sul territorio, come le compagnie teatrali e i musei.


I materiali

Nella ricognizione effettuata nel 2004 sono stati individuati circa 150 fondi che presentavano la seguente correlazione tra tipologia di istituto culturale e categorie di materiali:

· archivi storici e di Stato: carteggi, manifesti, libretti, foto, disegni architettonici, ma anche disegni e bozzetti;

· biblioteche storiche: letteratura drammatica, saggistica, enciclopedie e repertori, fondi speciali di personalità artistiche o della cronaca e critica di settore;

· biblioteche generali: testi e saggistica di cultura teatrale e letteratura drammatica moderna (e talvolta contemporanea), video;

· centri di documentazione e videoteche speciali (per esempio: ERT - Emilia Romagna Teatro; Riccione TTV Festival; CTF - Centro teatro di figura, Cervia): video, manifesti, copioni, testi, periodici, iscrizioni e cataloghi di rassegne e festival tematici;

· teatri (archivi, musei, videoteche): la maggior parte dei teatri accumula materiali spesso sconosciuti e non conservati adeguatamente; pochi invece (Teatro Valli di Reggio Emilia, Teatro comunale di Ferrara, Teatro comunale di Modena, Teatro Bonci di Cesena, Teatro Regio di Parma, Arena del Sole di Bologna, eccetera) conservano la gamma forse maggiore di documentazione legata allo spettacolo, in quanto soggetti produttori di propria documentazione: programmi di sala, manifesti e locandine, recensioni, video, foto, in alcuni casi costumi e oggetti;

· università: oltre a letteratura drammatica, saggistica, enciclopedie e repertori, fondi speciali di personalità artistiche o della cronaca, critiche e periodici di settore, video.


I cataloghi

I fondi presenti nelle biblioteche e nei centri di documentazione rilevati dall'indagine del 2004 erano circa 50. Di questi, poi, si era esaminato il rapporto tra il patrimonio delle raccolte conservate e la loro presenza in cataloghi (sia che fossero cartacei, informatizzati localmente o disponibili in linea).1 Così la ricerca evidenziava che se 20 erano ancora i fondi privi di catalogo, tuttavia la maggior parte erano dotati di qualche tipo di catalogo: 14 erano cartacei, 8 informatizzati e 14 erano presenti in cataloghi on-line di biblioteche generali (per esempio: I Teatri di Reggio Emilia; Centro delle figure - CTF, Cervia; Riccione Teatro; Biblioteca dell'Archiginnasio, Bologna; Biblioteca della casa di riposo "Lyda Borelli", Bologna; Biblioteca Sala Borsa, Bologna).


Le collezioni digitali

Un dato nuovo e positivo da segnalare è l'impegno che ha coinvolto la maggior parte delle biblioteche e degli istituti culturali nel mettere a disposizione del pubblico risorse informative in formato digitale. Attraverso le informazioni acquisite grazie al progetto europeo "MICHAEL", relativo al censimento (2006-2008) delle collezioni digitali europee e italiane, diverse istituzioni regionali - compreso l'IBC, che con la banca dati Musei in Emilia-Romagna ha in buona parte contribuito a catalogare e digitalizzare il patrimonio storico e artistico della regione - hanno dato visibilità ai propri fondi, inclusi quelli teatrali provenienti nella maggior parte dei casi da musei e biblioteche (michael-culture.it/mpf/pub-it/index.html).

A Parma l'Archivio storico del Teatro Regio ha reso disponibile la propria Cronologia (1829-1999), il Fondo fotografico (legato Ferrarini) e gli avvisi teatrali; vi sono inoltre l'Istituto nazionale di studi verdiani, con l'Archivio visivo, e il Castello dei burattini - Museo "Giordano Ferrari", con una raccolta di maschere. Nella provincia di Reggio Emilia è attivo il Museo centro di documentazione della maschera di Castelnovo di Sotto, mentre a Modena l'Archivio digitale del Fotomuseo "Giuseppe Panini" contiene testimonianze della vita artistica locale.

A Bologna la Biblioteca dell'Archiginnasio ha digitalizzato le foto di attori fra Ottocento e Novecento del fondo Cervi; il Museo dei burattini di Budrio e il Museo civico di Medicina presentano le loro collezioni di maschere. La Biblioteca estense universitaria di Ferrara presenta il progetto "RADAMES" relativo a documenti attinenti al melodramma e allo spettacolo.

In provincia di Ravenna vanno segnalate: la Biblioteca Classense, che ha messo a disposizione il proprio Fondo fotografico teatrale, le raccolte della Casa delle marionette e a Faenza le collezioni del Museo del teatro. A Forlì, nel Museo romagnolo del teatro, trovano posto cimeli e memorie legati al tenore forlivese Angelo Masini e materiali sull'attività teatrale in Romagna.

Infine la banca dati Teatri storici in Emilia-Romagna, realizzata dall'Istituto per i beni culturali e composta da schede informative relative a 88 teatri sorti prima del 1925, è corredata da una ricca documentazione iconografica (www.ibc.regione.emilia-romagna.it/teapre.htm).


Le compagnie teatrali

Le informazioni riguardanti i materiali conservati dalle compagnie teatrali presenti nella regione sono desunte mediante ricerche nei siti web delle compagnie stesse.2 Delle 89 compagnie teatrali censite, risulta che 59 hanno un proprio sito web, con la seguente distribuzione per provincia:

· Bologna: 17 siti su 26 compagnie;

· Ravenna: 6 siti su 7 compagnie;

· Forlì-Cesena: 4 siti su 11 compagnie;

· Rimini: 14 siti su 26 compagnie;

· Ferrara: 1 sito su 2 compagnie;

· Modena: 6 siti su 7 compagnie;

· Reggio Emilia: 3 siti su 3 compagnie;

· Parma: 5 siti su 5 compagnie;

· Piacenza: 2 siti su 2 compagnie.

Di queste compagnie dotate di sito, 21 mettono in evidenza i materiali documentari posseduti, che riguardano prevalentemente l'attività di produzione, cioè le schede, le foto, i video relativi agli spettacoli realizzati e/o prodotti. Inoltre sono presenti materiali come articoli, relazioni a convegni, saggi, interviste, conservati allo scopo di documentare l'attività artistica e divulgativa. Solo 5 compagnie, tuttavia, informano e mettono a disposizione documenti (libri e riviste in alcuni casi autoprodotte, copioni, locandine, lettere, bandi, permessi) e materiali teatrali (burattini, marionette, fondali, scenografie) prodotti, raccolti e conservati nel corso degli anni di attività.


I musei

I musei emiliano romagnoli dedicati al teatro sono presenti in quasi tutte le province della regione.3 Due sono i filoni che li contraddistinguono. Il primo riguarda i teatri di tradizione, con 5 musei presenti nelle province di Piacenza, Reggio Emilia, Ravenna e Forli-Cesena. Il secondo testimonia la presenza diffusa del teatro dei burattini e delle marionette nelle province di Bologna, Parma, Reggio Emilia e Ravenna, con 8 musei che ne documentano la storia e l'attività. I materiali conservati sono comunque comuni: vanno dai documenti di produzione e promozionali legati a uno spettacolo (manifesti, locandine, lettere, permessi, programmi di sala, copioni) ai costumi e agli accessori di scena, fino alle scenografie e ai macchinari.


Note

(1) A. Bertoni, Raccolte teatrali e OPAC in Emilia-Romagna (e in Italia): una prima ricognizione, in V. Bazzocchi, A. Bertoni, P. Zucco, Arti sceniche: organizzazione delle informazioni e accesso integrato, "IBC", XII, 2004, 3, pp. 17-19.

(2) Repertori on-line consultati: sito di Cartellone, messo a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna (www.cartellone.emr.it); sito della Provincia di Forlì-Cesena (www.provincia.forli-cesena.it); sito dell'Associazione Rimini Teatri (www.riminiteatri.com); sito di BlueCommunity, portale per operatori dello spettacolo (bluecommunity.it); sito dell'Unione italiana teatro libero (www.uilt.it).

(3) Dati tratti da Musei in Emilia-Romagna, censimento condotto dall'Istituto regionale per i beni culturali (www.regione.emilia-romagna.it/wcm/ibc/menu/dx/03musei.htm).

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