Rivista "IBC" XV, 2007, 4
Dossier: 'VILLAS' in Emilia-Romagna
territorio e beni architettonici-ambientali, dossier /
La villa è un oggetto, o meglio un luogo, complesso, a volte di età plurisecolare, che in alcuni casi presenta documentazioni e stratificazioni risalenti all'epoca romana se non più antiche. La parte architettonica è la più evidente, oltre a essere anche la più nota e meglio documentata. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, l'edificio principale è parte di un complesso costituito da altri edifici, parchi, giardini e relativi edifici di servizio, ghiacciaie... A volte questi elementi non sono facilmente riconoscibili, essendo ormai ridotti a ruderi; ma un'analisi dei documenti può permettere di ricostruire, almeno idealmente, la situazione nei diversi momenti storici.
Il complesso diventa inoltre centro ordinatore di un intorno territoriale a volte di estensione cospicua. Tra le presenze di maggior spicco sono i cosiddetti "cannocchiali visivi", spesso costituiti da filari appaiati di alberi che fiancheggiano il viale d'accesso (nella pianura sono quasi sempre Pioppi cipressini). I parchi, nel corso del tempo, possono diventare veri e propri monumenti; in molti casi gli edifici scompaiono alla vista, sovrastati e avvolti da un mantello verde di alberi di dimensioni a volte colossali; casi estremi e nemmeno troppo rari sono quelli dove dell'antico complesso resta solo il parco, essendo la parte edificata ormai ridotta a rudere. Oltre a un grande valore dal punto di vista del paesaggio, questi parchi svolgono anche un'importante funzione ecologica e di protezione della diversità biologica, soprattutto nel territorio di pianura o nelle città, qualificandosi a volte come veri e propri nodi della rete ecologica.
Tra le ville che in Emilia-Romagna hanno maggiormente segnato l'organizzazione del territorio vi sono le ville senatorie bolognesi, i palazzi e le ville delle signorie emiliane, le ville patrizie romagnole. Grazie al progetto "Villas, stately homes and castles: compatible use, valorisation and creative management" - cofinanziato dall'Unione europea nell'ambito del Programma Interreg III B CADSES (Central European Adriatic Danubian South-Eastern European Space) - l'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna (IBC) ha analizzato diverse decine di complessi, sia dal punto di vista storico e architettonico che nella loro collocazione geografica e socioeconomica. Come accennato, alcuni complessi sono stati progettati e costruiti con modifiche anche molto profonde del territorio circostante, per enfatizzarne il valore e la visibilità. Erano veri e propri organismi, spesso inseriti in proprietà terriere estesissime di cui costituivano il centro di governo e sul quale esercitavano influssi sia diretti che indiretti.
In questo dossier viene illustrato uno dei risultati più significativi del progetto, che ha prodotto anche una banca dati delle principali emergenze regionali (www.ibc.regione.emilia-romagna.it/villas). Si tratta dell'analisi di alcuni casi particolari, indagati nel dettaglio per mettere a punto ipotesi di utilizzo realistiche da un punto di vista economico e compatibili con l'identità e le caratteristiche dei beni. Per Villa Sorra, che rappresenta un caso di notevole interesse, sono stati inoltre realizzati altri due specifici approfondimenti, in corso di pubblicazione. Il primo consiste nell'ideazione di itinerari che propongono luoghi di valore monumentale, territoriale o di ospitalità, anche con riferimento alle produzioni tipiche della zona: questi itinerari saranno scaricabili dalla rete e stampabili. Il secondo propone un'analisi esperta di diversi scenari di governance di questo complesso architettonico-territoriale, per delinearne il futuro al meglio, in una logica di sostenibilità anche economica.
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