Rivista "IBC" XV, 2007, 3

musei e beni culturali, territorio e beni architettonici-ambientali, biblioteche e archivi / pubblicazioni, storie e personaggi

Una vita da scienziato. Carte e libri di Giuseppe Scarabelli nella Biblioteca comunale di Imola, a cura di M. Baruzzi, Imola (Bologna), Biblioteca comunale di Imola, 2006.
Firmato Scarabelli

Francesca Ricci
[archivista presso l'Ufficio archivio e protocollo del Comune di Ravenna]

Il volume Una vita da scienziato. Carte e libri di Giuseppe Scarabelli nella Biblioteca comunale di Imola, curato da Marina Baruzzi, rappresenta un significativo esempio di guida interdisciplinare alle fonti per lo studio dell'attività e della vita di uno studioso di metà Ottocento. L'interdisciplinarietà è, del resto, insita nel personaggio stesso, che fu amministratore e scienziato nelle accezioni più vaste (e meno contemporanee) dei termini. Giuseppe Scarabelli fu poliedrico negli interessi, presente nella vita delle più importanti istituzioni cittadine, costante e generoso sostenitore della biblioteca comunale, geologo e autore del primo articolo scientifico sulla preistoria italiana, e fondò nel 1857 il Gabinetto scientifico di storia naturale.

La pubblicazione riguarda il "materiale" prodotto e raccolto da tale personaggio: libri, carte geologiche, appunti, schizzi, stratigrafie, fotografie, lettere, alberi genealogici e documenti giuridici che ricompongono il contesto del lavoro scientifico condotto da Scarabelli nella seconda metà dell'Ottocento. Il volume testimonia a sua volta una forte scelta di multidisciplinarietà e si propone come uno strumento non solo scientificamente fondato, ma soprattutto costantemente rivolto a fruitori con competenze ed esigenze diversificate. Il lavoro di équipe sotteso, infatti, ha saputo valorizzare le specifiche metodologie descrittive e competenze di archivisti, bibliotecari, geologi e storici.

La ricerca ha mosso i suoi primi passi dalle indagini per la catalogazione delle collezioni scarabelliane condotte presso i Musei civici, ma ha dedicato una particolare attenzione all'individuazione e alla descrizione puntuale dei contesti di provenienza, emersi dalla registrazione delle note autografe, di possesso o di destinazione. Anche attraverso questa analisi è stato possibile riscoprire il lungimirante disegno di Scarabelli (dotare le istituzioni culturali imolesi dei supporti basilari per lo studio delle scienze) e la cura che, negli ultimi anni della sua vita, dedicò al riordino delle sue raccolte documentarie, bibliografiche e cartografiche e alla scelta della loro destinazione.

Nonostante la considerevole voluminosità, la pubblicazione è particolarmente curata, non solo dal punto di vista formale e tipografico (si veda ad esempio la selezione e la qualità delle immagini "narranti"), ma soprattutto nella sua strutturazione; ed è articolata in forma chiara, facilmente comprensibile e ben fruibile. Le introduzioni alle singole unità sono puntuali, non ridondanti e saldamente ancorate alle carte (a cui propongono riferimenti continui). Ogni sezione è poi corredata da un indice dei nomi, o dei soggetti in essa citati. Le note sono frequenti, per nulla autoreferenziali, forniscono un sostegno concreto e costante alla lettura con continui richiami tra le sezioni, e offrono al ricercatore (sia esso archivista, bibliotecario, storico o appassionato) gli strumenti necessari per percepire del materiale descritto un'immagine completa e integrata.

Si susseguono, così: l'inventario dell'Archivio scientifico di Giuseppe Scarabelli Gommi Flamini, pervenuto alla Biblioteca comunale di Imola in momenti diversi e in maniera frammentaria, e dunque mimetizzato nelle raccolte generali o nelle collezioni speciali della Biblioteca; il catalogo della "fototeca di studio", conservata tra le carte dell'Archivio scientifico, ma oggetto di uno specifico intervento di ricerca e descrizione; l'inventario dell'Archivio delle famiglie Scarabelli Gommi Flamini, restituito quale fonte per la memoria cittadina; il catalogo delle opere di Giuseppe Scarabelli, che riunisce le schede relative alle opere conservate nelle raccolte librarie e tra la documentazione dell'Archivio scientifico (corredate dall'indicazione dell'antica collocazione se provenienti dal Gabinetto scientifico di storia naturale); il repertorio degli inediti geologici che per la prima volta descrive (con frequentissime riproduzioni fotografiche) tutta la documentazione grafica e cartografica (carte geologiche, taccuini con appunti e schizzi) prodotta da Scarabelli e conservata presso la Biblioteca comunale di Imola; e il catalogo dei due fondi bibliografici raccolti dallo stesso Scarabelli con gli studiosi Pirazzoli, Tassinari e Liverani, e presso il Gabinetto scientifico di storia naturale.

In materiale descritto, come si notava, non è l'unico protagonista del volume. Grazie al lavoro di individuazione e valorizzazione dei diversi fondi, lo diventano, infatti, anche il soggetto produttore, il contesto entro cui è maturata la vicenda e, in ultima analisi, la storia stessa del lungo sedimentarsi presso una biblioteca comunale di materiali tanto distinti, ma anche tanto complementari per lo studio e la ricerca. Si riscoprono così figure professionali che nel corso dei decenni hanno saputo progettare e perseguire vere e proprie politiche di intervento sui beni culturali, quali custodi fiduciari prima, e conservatori e valorizzatori degli stessi in seguito.

È motivo di riflessione il fatto che, al di là delle prescrizioni normative, un'amministrazione comunale abbia saputo impostare e portare a termine un percorso tanto complesso e di lungo periodo. Tale risultato, infatti, non può essere stato il frutto di iniziative occasionali o collaborazioni estemporanee, ma porta chiaramente impresse le tracce del positivo concorso di più fattori: una ricerca non scontata di competenze tecniche e professionalità specifiche, coerenti scelte di investimento in un progetto di eccellenza e una forte continuità di direzione e indirizzo. Segno positivo dell'impegno nella tutela e valorizzazione del patrimonio di un'istituzione cittadina (già cara a Giuseppe Scarabelli) non è dunque soltanto il "prodotto" finale della ricerca e la sua pubblicazione, ma anche il processo che ha condotto a realizzarlo.

 

Una vita da scienziato. Carte e libri di Giuseppe Scarabelli nella Biblioteca comunale di Imola, a cura di M. Baruzzi, Imola (Bologna), Biblioteca comunale di Imola, 2006, 488 p., s.i.p.

 

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