Rivista "IBC" XV, 2007, 2
biblioteche e archivi / mostre e rassegne
Con la mostra "Dedicato a Rita. 'La virginità trionfante' e la presenza femminile nei fondi della Biblioteca Universitaria", aperta al pubblico dall'8 marzo al 4 aprile 2007, amici e colleghi hanno voluto ricordare una bibliotecaria prematuramente scomparsa, trasformandone gli ultimi studi in una esposizione bibliografica e riproponendo una breve rassegna delle precedenti ricerche. Rispetto alle stampe occasionali per le monacazioni, un lungo spoglio catalografico ha portato Rita Giordano a distinguere tre tipi di materiale tipografico commissionato dalle famiglie nobili per la vestizione o per la professione dei voti di una figlia: la raccolta di rime, il foglio volante e l'invito.
La raccolta viene spesso commissionata a editori prestigiosi - cito per brevità solo Lelio Dalla Volpe - e presenta una veste tipografica elegante, resa talvolta particolarmente pregevole da antiporte incise. La ricchezza dell'edizione corrisponde ai mezzi e al prestigio della famiglia: a riprova di questo, abbiamo esposto una raccolta di rime per la monacazione di due sorelle degli Obizzi, molto potenti a Padova, che vanta un'antiporta incisa da Antonio Baratti su disegno di Giuseppe Tirabosco. Due sono i moduli iconografici ricorrenti: la monacanda accompagnata da un angelo alla soglia del monastero, dove spesso un altro angelo l'accoglie, e lo stemma di famiglia affiancato da una donna in abito religioso e da una "vanità".
Altrove le incisioni si discostano dall'iconografia consueta: in un'antiporta di Lodovico Mattioli la suora è inginocchiata ai piedi di un grande albero, mentre si intravedono sullo sfondo una lontana città e forse un monastero. Ricordiamo infine la delicata incisione simbolo della Virginità trionfante: sul frontespizio delle rime pubblicate nel 1749 da Lelio Dalla Volpe per la vestizione di Costanza Bentivoglio, un piccolo eros piange mentre giacciono ai suoi piedi l'arco spezzato e la fiaccola nuziale spenta. Spesso le rime per monacazioni sono di poco pregio artistico, composte da parenti o amici; talvolta invece nomi illustri della cultura contemporanea si cimentano in versi d'occasione: incontriamo lo scienziato Eustachio Manfredi, la "dottrice" Laura Bassi e il grande Carlo Goldoni. La Virginità trionfante non è stata dunque solo la commemorazione di una collega, ma anche l'occasione per mettere in luce materiale poco noto, che può invece prestarsi a riflessioni che spaziano dalla sociologia alla storia del libro.
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