Rivista "IBC" XV, 2007, 2
territorio e beni architettonici-ambientali / immagini, pubblicazioni
Ninfee, rose, orchidee, tulipani, e ancora calle, o papaveri, osservati da vicino, dall'alto o frontalmente, fissati da un obiettivo curioso nel momento del loro massimo splendore, così da impadronirsi per sempre della loro bellezza. Su di loro è lo sguardo del fotografo bolognese Gianluca Pollini che, con l'aiuto della macchina fotografica, esplora la natura in una delle sue manifestazioni più sorprendenti. Predilige il bianco e nero e uno sfondo neutro quando vuole esaltare le forme dei fiori, oppure si diverte a giocare con i colori e per questo avvolge le sue composizioni in un'atmosfera innaturale, servendosi di luci rosse, gialle o blu. I petali, colpiti dal fascio di luce, si arricchiscono di incredibili sfumature. In questo modo Pollini regala al fiore una nuova e inaspettata vitalità, che risalta su uno sfondo nero. Ecco allora che un'orchidea, una phalaenopsis, immersa in una luce gialla, sembra quasi voler fuoriuscire dalla stampa, e questo "prodigio" si ripete con i tulipani, le calle e gli altri fiori.
In altre immagini l'obiettivo fotografico diventa una lente di ingrandimento. È il caso della serie di "foglie". Pollini ne esplora la struttura e ne segue le nervature: i frammenti di foglia diventano quasi composizioni astratte che affascinano per il rigore e l'armonia delle forme. Qui, come nelle altre immagini, Pollini celebra una natura "amica", capace di svelarsi in tutto il suo splendore anche grazie a un singolo fiore o a una foglia, e con la quale è facile entrare in sintonia. Gianluca Pollini ha iniziato a fotografare nei primi anni Ottanta occupandosi di reportage naturalistici. I suoi lavori, esposti in diverse mostre personali e collettive, ritraggono nature morte, paesaggi e animali. Ha vinto nel 1998 il premio della commissione alla Prima biennale di fotografia organizzata da "Flash Art" e nel 2002 è stato finalista della prima edizione del "Festival delle Arti" a Bologna (www.gianlucapollini.it). I suoi Fiori sono ora raccolti in un volume edito da "Gente di fotografia" di Palermo in una collana chiamata "Pictures only" (www.gentedifotografia.it). Si tratta infatti di un racconto fotografico che vuole parlare al lettore senza intermediazioni. Nessuna introduzione, nessun titolo, né didascalie: solo le immagini e le emozioni che sanno provocare a un'unica autorità riconosciuta, la sensibilità di chi guarda.
G. Pollini, Fiori, Palermo, Edizioni Gente di Fotografia, 2006, 60 p., euro 20,65.
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