Rivista "IBC" XIV, 2006, 3
immagini, mostre e rassegne, progetti e realizzazioni
Tempo d'estate, tempo di vacanze. Domani si parte, oggi come cent'anni fa. Nel frattempo qualcosa è cambiato, le mete, i chilometri, i ceti sociali. Sono ancora di là da venire gli anni Sessanta con il boom economico che permetterà a tutti di affollare le spiagge della nostra riviera, con il portapacchi pieno sul tettuccio della piccola Fiat utilitaria, tutti in fila verso San Lazzaro, direzione mare. Nel primo Novecento le cose stavano diversamente. Lo dimostrano le foto di Giuseppe Michelini in mostra a Palazzo Saraceni, Bologna, dal 27 giugno al 23 luglio 2006, uscite per l'occasione dai sotterranei delle Collezioni d'arte e di storia della Fondazione Carisbo (dove sono custodite le lastre di vetro originali).
Giuseppe Michelini detto Geppe, nato a Bologna il 22 aprile 1873, figlio di Pompeo e Giulia Majani, ricco possidente terriero, fotografo dilettante. Come spiega in catalogo Nino Migliori (anch'egli ha esordito come dilettante per poi diventare uno tra i più importanti fotografi italiani), la macchina fotografica rappresentava per quel periodo un vero status symbol, uno strumento di conoscenza legata al viaggio, al contatto con la natura e con la gente, piaceri - la macchina fotografica da un lato, la possibilità di viaggiare dall'altro - che pochi ricchi facoltosi potevano permettersi. Del vasto fondo conservato a San Giorgio in Poggiale è stata presentata una selezione dedicata alle vacanze, in tema col periodo di apertura della mostra. Scorrono immagini di luoghi noti, familiari ma lontanissimi, immortalati in un elegante bianco e nero fortemente contrastato che consegna questi scatti al passato ancor più di quanto essi già non gli appartengano.
Riccione, Cattolica, Sestri Levante. E ancora Sestola, Crevalcore, i dintorni dell'Appennino bolognese. Magari oggi, nei filmini delle nostre vacanze, ci sarebbero Formentera, Sharm el-Sheik, le Barbados. Ma poco importa, quando si parte si parte! E qui si parte lungo un viaggio nel tempo per conoscere le abitudini della classe "possidente" di allora, gli abiti, i luoghi, gli spaccati di vita quotidiana: l'amatissima moglie Ines in barca, il piccolo Sandrino che gioca sul greto del fiume, il padre Pompeo e gli anziani sotto il portico della villa dopo pranzo, un orso ammaestrato sulla spiaggia di Cattolica, un sassaiolo completamente nudo che lavora un po' più in là, in mezzo all'acqua. Accanto alle foto anche lettere, taccuini, testimonianze autografe. Piccole curiosità da scoprire, per scoprire quanto è cambiato il mondo a un secolo esatto di distanza. Piccole curiosità per conoscere anche un patrimonio della nostra città, ancora troppo parzialmente conosciuto.
Con questa mostra, e con il relativo catalogo, si intende infatti cominciare un lavoro sistematico di diffusione e pubblicazione dei fondi posseduti dalle Collezioni d'arte e di storia della Fondazione Cassa di risparmio in Bologna, progetto all'interno del quale, questo dedicato a Michelini, non è che il primo di una serie di appuntamenti che cadenzeranno gli anni a venire. Si è cominciato con la fotografia, si proseguirà con le incisioni, i disegni, i manoscritti, i fondi librari. Perché nei sotterranei delle Collezioni c'è un patrimonio d'inestimabile valore (intendendo con "valore" il significato più ampio del termine) composto da centinaia e centinaia di immagini e opere e testi antichi, molti dei quali ancora da scoprire, approfondire, studiare.
L'occasione è quella giusta, proprio ora che la Biblioteca di San Giorgio è in restauro per apprestarsi a diventare un moderno luogo di consultazione e di studio, aggiornato secondo i più recenti sistemi di catalogazione. Un'occasione reale di conoscenza, di monitoraggio, di ricognizione e censimento che sta riservando, via via che procede, piacevolissime sorprese. Un lavoro che - come scrive la responsabile delle Collezioni, Beatrice Buscaroli - trasformerà la vecchia navata appartenuta ai padri Serviti, già crudelmente bombardata il 25 settembre del 1943, in un vivace crocevia di libri e studiosi, studenti e riviste, "arte" e "storia".
Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'arte e di storia di San Giorgio in Poggiale
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