Rivista "IBC" XIV, 2006, 2

musei e beni culturali / restauri, pubblicazioni

San Prospero la basilica del patrono di Reggio Emilia, a cura di M. Mussini, Reggio Emilia - Milano, Fondazione Manodori - Federico Motta Editore, 2005.
La basilica di Reggio

Enrico Cipressi
[laureato in Conservazione dei beni culturali all'Università di Parma]

La basilica di San Prospero, una delle tre chiese simbolo della città di Reggio Emilia, insieme al Duomo e alla Madonna della Ghiara, è stata oggetto di nuovi studi in occasione dei mille anni della fondazione, avvenuta nel 997, nonché di una campagna di restauri iniziata verso la fine del secolo scorso. Il 17 dicembre 2005 è stato presentato al Teatro Ariosto il volume San Prospero la basilica del patrono di Reggio Emilia, realizzato a più mani e con la supervisione di Massimo Mussini, curatore dell'opera. Un secondo volume, già in preparazione, verrà interamente dedicato alla sola torre, in considerazione della cospicua mole di documenti rinvenuti e studiati.

Questa millenaria basilica, completamente demolita e ricostruita nel Cinquecento, si è sviluppata ed è cresciuta sugli edifici precedenti, come la maggior parte degli edifici che hanno attraversato la storia. Delle epoche antecedenti rimangono, tuttavia, alcuni frammenti di mosaici medievali, conservati ai Musei civici, e i sei leoni realizzati per un precedente progetto di rifacimento della facciata, reimpiegati quando si optò per la ricostruzione totale dell'edificio.

Il volume si apre con il capitolo intitolato La piazza, di Massimo Mussini, in cui vengono ripercorse le trasformazioni subìte nel corso dei secoli dall'area urbana adiacente la basilica, corrispondente all'attuale piazza San Prospero, compiuta definitivamente con la fisionomia odierna nella seconda metà dell'Ottocento. Seguono due saggi di Giancarlo Grassi: L'architettura della basilica cinquecentesca e ".a maggior ornamento di detta chiesa": la fabbrica di San Prospero nei secoli XVII, XVIII e XIX, che riguardano la storia dell'edificazione della basilica e il ritardato compimento della facciata, commentando anche gli interventi della seconda metà del XVIII secolo e i restauri ottocenteschi.

Il capitolo concernente Il coro e altri lavori d'intaglio e tarsia per San Prospero, scritto insieme da Massimo Ferretti ed Elio Monducci, pone in risalto il fatto che il nuovo coro cinquecentesco fu realizzato in buona parte con materiale di reimpiego ricavato dal coro precedente, e non semplicemente per ragioni di economia, ma perseguendo anche l'intento di conservare il patrimonio acquisito. Ampio spazio è dedicato alle analisi storiche e artistiche dei dipinti della basilica e poi delle sculture e delle suppellettili liturgiche, condotte, rispettivamente, da Angelo Mazza e Massimo Mussini.

I documenti relativi all'architettura della basilica, ai cori, alle sculture e alle suppellettili liturgiche sono presentati in tre distinti capitoli. Si tratta di documenti raccolti in anni di ricerca archivistica da Elio Monducci e pubblicati affinché il libro costituisse uno strumento per studi ulteriori. Il dettagliato resoconto dei complessi interventi di restauro occupa il capitolo conclusivo, scritto da Mauro Severi. Si completa così il complesso intreccio degli aspetti culturali e artistici della basilica, analizzata nella sua formazione e trasformazione nel corso del tempo.

 

San Prospero la basilica del patrono di Reggio Emilia, a cura di M. Mussini, Reggio Emilia - Milano, Fondazione Manodori - Federico Motta Editore, 2005, 256 p., s.i.p.

 

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