Rivista "IBC" XIV, 2006, 1

Dossier: Il convento ritrovato - Una stagione di restauri nel complesso di San Domenico a Forlì

musei e beni culturali, dossier /

Una fondazione per il territorio

Pier Giuseppe Dolcini
[presidente della Fondazione Cassa dei risparmi di Forlì]

Quando Boccaccio fu invitato dalla municipalità fiorentina a tenere delle letture pubbliche della Commedia dantesca, volle prima di tutto trascriverla di persona, canto per canto. Solo così, pensava, tracciando nuovamente quei medesimi segni che Dante aveva tracciato per primo, poteva davvero entrare nella sua scrittura e comprenderla appieno. Per la Fondazione Cassa dei risparmi di Forlì far restaurare un'opera è esattamente questo: consentire agli studiosi di individuarne il percorso compositivo, ripetendone alcuni gesti, con l'intento non solo di sanarne gli eventuali traumi, ma anche - anzi, in primo luogo - di interpretarne nella maniera più puntuale ed efficace il significato.

È per questo che l'esposizione dedicata a "Marco Palmezzano. Il Rinascimento nelle Romagne" (Forlì, Complesso monumentale di San Domenico, 4 dicembre 2005 - 30 aprile 2006, www.marcopalmezzano.it) ancor prima che con la selezione delle opere da porre in mostra è cominciata con il restauro di tutte le pale dell'autore conservate nel nostro territorio, anche di quelle che in mostra non sarebbero poi state trasferite, come l'Immacolata Concezione di San Mercuriale o la Visitazione di Sant'Antonio Vecchio. Promuovendo questa mostra, la Fondazione ha voluto, innanzitutto, dare l'abbrivio a un'opera di comprensione profonda della storia culturale del microcosmo delle Romagne, in relazione con il macrocosmo della storia culturale dell'Italia.

Il ruolo centrale svolto dai restauri in questa mostra non trova conferma solo nei numeri (30 opere restaurate, conservate in 12 musei e chiese di tutto il mondo, di 3 artisti diversi, per un impegno economico superiore ai 500.000 euro) ma anche nel rilievo dato agli esiti scientifici di questa attività di studio e di ricerca, oltre che di conservazione. Una delle quattro mostre collaterali al percorso espositivo principale, infatti, è stata dedicata interamente agli studi sui materiali e sulle tecniche compositive condotti dal professor Gheroldi in parallelo alle attività di restauro, così come ai restauri sono stati dedicati ben due saggi del catalogo espositivo.

Degno di nota è infine il fatto che la campagna di restauri promossa dalla Fondazione in previsione della mostra - fatto, di per sé, già più unico che raro, viste la sua ampiezza e la sua complessità - non è destinata a concludersi con l'esposizione. Durante le attività di restauro della Cappella dei Ferri connesse alla ricollocazione sull'altare della pala dell'Immacolata Concezione di Palmezzano, infatti, dal tamburo e dalla volta è riemerso un ciclo di affreschi primo-cinquecentesco di incredibile bellezza. L'opera è già stata per tanta parte recuperata ma, non appena terminata la mostra, il lavoro dei restauratori e degli studiosi riprenderà per riportare alla luce le eventuali parti ancora nascoste e per cercare di identificarne, in maniera definitiva, l'autore.

Il tutto nell'ottica con cui la Fondazione si accosta da sempre all'arte e al restauro: non con l'intento di risanare, e quindi risolvere, dei nodi critici, ma per sollevarne sempre dei nuovi. Così come Boccaccio non ricopiava Dante per poi metterlo da parte, ma per comprenderne a fondo e tenerne sempre vivo l'insegnamento.

 

I restauri di opere del Palmezzano e della sua cerchia finanziati dalla Fondazione della Cassa dei risparmi di Forlì ( www.fondazionecariforli.it):1

  • Marco Palmezzano, La Comunione degli Apostoli. Restauro a cura di: Isabella Cervetti, Ravenna.
  • Marco Palmezzano, Annunciazione. Restauro a cura di: Marisa Caprara, Bologna.
  • Ritratto di Marco Palmezzano. Restauro a cura di: Marisa Caprara, Bologna.
  • Marco Palmezzano, Glorificazione di Sant'Antonio Abate in trono fra San Giovanni Battista e San Sebastiano. Restauro a cura di: Manuela Mattioli, Bologna.
  • Marco Palmezzano, Padre Eterno benedicente. Restauro a cura di: Marisa Caprara, Bologna.
  • Marco Palmezzano, La Madonna col Bambino in trono fra i Santi Severo e Valeriano con tre angeli musicanti. Restauro a cura di: Marisa Caprara, Bologna.
  • Duomo di Forlì: Marco Palmezzano, San Rocco. Restauro a cura di: Maria Letizia Antoniacci, Cesena.
  • Duomo di Forlì: Nicolò Rondinelli, San Sebastiano. Restauro a cura di: Maria Letizia Antoniacci, Cesena.
  • Abbazia di San Mercuriale, Forlì: Marco Palmezzano, Crocifisso con i Santi Giovanni Gualberto e Maddalena. Restauro a cura di: Manuela Mattioli, Bologna.
  • Abbazia di San Mercuriale, Forlì - Cappella del Palmezzano:

- Marco Palmezzano, Madonna col Bambino e Santi Giovanni Evangelista e Caterina d'Alessandria, pala e ancona. Restauro a cura di: Marisa Caprara, Bologna.

- Decorazioni in cotto. Restauro a cura di: Turoni restauri, Forlì.

  • Abbazia di San Mercuriale, Forlì - Cappella dei Ferri:

- Marco Palmezzano, Immacolata Concezione, pala, lunetta e ancona. Restauro a cura di: Marisa Caprara, Bologna.

- Decorazioni in cotto, affreschi della volta e del tamburo della cupola. Restauro a cura di: Turoni restauri, Forlì.

  • Fondazione Cassa dei risparmi di Forlì: Marco Palmezzano, Madonna col Bambino. Restauro a cura di: Marisa Caprara, Bologna.
  • Chiesa di Sant'Antonio Abate in Ravaldino, Forlì: Marco Palmezzano, Visitazione. Restauro a cura di: Manuela Mattioli, Bologna.
  • Pinacoteca civica di Faenza (Ravenna): Marco Palmezzano, Madonna col bambino in trono fra San Michele Arcangelo e San Giacomo minore; Padre Eterno fra cherubini (lunetta). Restauro a cura di: Isabella Cervetti, Ravenna.
  • Pinacoteca civica di Faenza (Ravenna): Marco Palmezzano, Sant'Ambrogio; San Girolamo; Arcangelo Raffaele e Tobiolo; Sant'Agostino. Restauro a cura di: Pietro Antoni, Castelfranco Emilia (Bologna).
  • Chiesa di Santa Maria dei Servi, Forlimpopoli (Forlì-Cesena):

- Marco Palmezzano, Annunciazione. Restauro a cura di: Adele Pompili, Bologna.

- Ancona e pavimentazione. Restauro a cura di: Turoni restauri, Forlì.

  • Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, Dozza (Bologna): Marco Palmezzano, Madonna in trono e Santi Margherita e Giovanni Battista. Restauro a cura di: Adele Pompili, Bologna.
  • Pinacoteca di Brera (Milano): Marco Palmezzano, Natività. Restauro a cura di: Barbara Ferriani & C., Milano.
  • Galleria degli Uffizi, Firenze:

- Marco Palmezzano, Crocifissione e Santi. Restauro a cura di: Mariarita Signorini, Firenze; Relart snc di Buda Roberto & C., Firenze.

- Giovanni Bellini, San Girolamo nel deserto. Restauro a cura di: Nicola Ann Mac Gregor, Firenze.

  • Museo di Ginevra (Svizzera): Marco Palmezzano, Giuditta con la testa di Oloferne. Restauro a cura di: Museo di Ginevra.

 

Nota

(1) Dove non sia indicato diversamente, le opere sono di proprietà del Comune di Forlì ed esposte nella Pinacoteca civica [ndr].

 

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