Rivista "IBC" XIII, 2005, 3
territorio e beni architettonici-ambientali / pubblicazioni
L'editore Diabasis di Reggio Emilia ha intrapreso la pubblicazione di una serie di volumi dedicati alla storia delle acque, che ormai sta diventando una collana. In questo quadro è notevole un contributo sul Po da parte del professor Mauro Calzolari, riferimento del vivace Gruppo studi della bassa modenese, con sede a San Felice sul Panaro e che pubblica i "Quaderni della Bassa Modenese", una rivista di ottimo livello.
Al professor Calzolari dobbiamo molti studi di archeologia e storia del territorio ed ora egli affronta un orizzonte più ampio con la sua nuova opera: Il Po in età romana, in cui raccoglie in modo organico le testimonianze letterarie e la bibliografia sulla "storia e immagine di un grande fiume europeo". La parte storica è nota nelle grandi linee, ma qui vengono prese in considerazioni tutte le fonti antiche, che ci rivelano, oltre ai fatti d'armi svoltisi sul suo corso, quali concetti geografici fossero diffusi allora, si tratta spesso di idee per noi completamente errate, che solo Plinio e pochi altri vollero confutare, quali la possibilità di arrivare in Adriatico navigando lungo il Danubio e risalendo uno dei suoi affluenti. Questo fu certo soltanto un topos letterario e non una pretesa di affermazione geografica, tra gli antichi non molti volevano contraddire Apollonio Rodio e le sue Argonautiche, e alcuni vollero anche mantenere un'aura di mistero sulle regioni settentrionali.
A questi due poli (quello militare e quello epico-leggendario) si aggiungono gli aspetti più aderenti alla realtà di una civiltà delle acque che riconosciamo già da quei testi letterari come nostra: i traffici (il quadro ambientale e insediativo, il fiume come idrovia), la storia (l'attraversamento del fiume, il fiume come linea d'acqua), la religione e la cultura (il culto del fiume, il Po e il Tevere, l'immagine del Po) lungo il corso del grande fiume in età romana e fino allo scorcio del medioevo. L'immagine del fiume costituisce una delle novità di questa ricerca, che permette di operare un confronto culturale tra Po e Tevere, che è come la premessa per le visioni dei viaggiatori da Montaigne a Goethe, o dei pittori di paesaggi, dal Seicento in poi. Già nella premessa si entra in questo ambito culturale, senza il quale saremmo un po' disarmati nell'affrontare la lettura dei passi dei 62 autori citati e non ne potremmo cogliere i concetti comuni e generali, né capire la cultura degli autori che, anche in modo contraddittorio, ci hanno lasciato testimonianze che in genere ci sono giunte frammentarie. Alcuni passi sono noti da tempo ai ricercatori, ma molti sono poco noti e sono tradotti direttamente dall'Autore.
La bibliografia e l'apparato filologico delle fonti sono molto aggiornati e fanno di questo volume uno strumento indispensabile per affrontare lo studio storico ed archeologico del nostro grande fiume.
M. Calzolari, Il Po in età romana. Geografia, storia e immagine di un grande fiume europeo, Reggio Emilia, Diabasis, 2004, 144 p., _ 15,00.
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