Rivista "IBC" XIII, 2005, 1

musei e beni culturali / pubblicazioni

M. Tosi, Il mosaico contemporaneo. Tradizione, evoluzione, tecnica e conservazione, Milano, Mondadori, 2004.
Cosa è il mosaico

Isotta Fiorentini
[presidente dell'Associazione internazionale mosaicisti contemporanei, Ravenna]

"Un sapere senza le sollecitazioni della vitalità si fa presto inerte, ma questo stesso sapere senza l'impegno del rigore si fa anche vuoto" (Luciano Anceschi, Che cos'è la poesia?). Michele Tosi ama far precedere i suoi scritti da pensieri di uomini illustri, lo imitiamo nella presentazione del suo volume: Il mosaico contemporaneo. Tradizione, evoluzione, tecnica e conservazione. L'autore ha visto e studiato le ultime creazioni in ambito musivo ed è riuscito a scrivere un libro gradevolissimo che può essere considerato la più attenta raccolta di studi sull'arte del mosaico applicata all'architettura oggi disponibile. Un libro capace di evocare luci, movimento, colore, e che si perfeziona col mostrare la ripetitività dei simboli, il ritmo delle linee, delle graffiature, dei vuoti, degli spessori.

Tosi fa risaltare l'armonia e l'equilibrio, oppure il contrasto e il movimento che il mosaico, per mezzo di riflessioni di lucentezze e rifrazione di raggi, è in grado di trasmettere. Del Novecento e della rinascita del mosaico mette in luce il viennese Gustav Klimt e l'architetto spagnolo Antoni Gaudì, facendo emergere le loro inclinazioni e tendenze artistiche. Spiega poi come in Italia, negli anni Trenta, Mario Sironi e Gino Severini, concordi, si siano impegnati nel recupero della antica figura del mosaicista, artista scomparso da molti secoli. La costante presenza di Tosi nella scuola d'arte di Ravenna, negli atelier, e la sua amicizia con i maestri mosaicisti lo hanno spinto a fare felici considerazioni sulle opere di mosaico-pittura, mosaico-scultura, mosaico-architettura e mosaico-design, riconsiderando anche la positività del mosaico da cavalletto.

A opere, segni e scene che mostrano riflessioni artistiche di oggi, l'autore aggiunge nature morte reali o solo decorative, ricordi di emblemata, di composizioni pavimentali greche, romane o splendori e armonie bizantine. Si dà quindi una visione completa dell'antico, senza dimenticare i tempi e i mezzi del mestiere: il mosaicista può lavorare solo, in gruppo, o in squadre divise per specializzazioni, è aiutato dalla seghetta, dalle pinze, dalla martellina e dal tagliolo (diverso per il materiale lapideo e per quello vetroso). La trattazione considera le cazzuole e le spatole utilizzate in ogni fase di lavorazione e in ogni momento di esecuzione del mosaico, e non tralascia i diversi supporti per il mosaico parietale e pavimentale, mettendo in evidenza come il risultato definitivo sia frutto di un continuo ragionamento nel corso della composizione. Con una precisione di esposizione difficilmente riscontrabile in altri testi sul tema, Tosi presenta la comparsa delle macchine che si impongono con l'introduzione di materiali industriali di straordinario impatto, e di tecniche computerizzate che, attraverso l'elaborazione elettronica delle immagini, permettono di trasformare un disegno o un tema fotografico in un mosaico, le cui dimensioni saranno determinate dalla misura e dalla forma delle tessere. Il metodo industriale Bisazza, che compare tra gli esempi studiati dagli architetti e che viene applicato da tecnici preparatissimi, è sì il modello del mosaico di oggi, ma ha già assunto anche una legittima importanza storica.

Anche la manutenzione del mosaico e il suo restauro sono considerati dall'autore, che ha seguito a Ravenna, negli anni di insegnamento all'Istituto statale d'arte per il mosaico "Gino Severini", tutte le fasi di tale attività: dallo studio preliminare al ripristino alla reintegrazione, preoccupandosi sempre, quale esperto di storia dell'arte musiva, di proteggere e conservare non solo la filosofia dell'opera originale, ma ogni più piccola sua caratteristica. Storia antica e tecniche raffinate di oggi completano il volume, curatissimo e di grande valore. Da ultimo una preziosa carta geografica indica i luoghi dei mosaici antichi dalle origini alla fine del XIV secolo, distinti con segni a colori diversi. Troviamo poi elencati tutti gli indirizzi del mosaico: musei, scuole statali, regionali, comunali, associazioni, siti Internet. Gli indici degli artisti, dei laboratori e dei luoghi completano esaurientemente il testo. "Il tentativo è quello di trovare un orizzonte di comprensione capace di organizzare la molteplicità delle prospettive senza distruggere la loro originalità, la loro autenticità,  la loro inventiva, il loro umano significato, anzi disoccultando per quanto è possibile significati e ragioni che il tempo aveva ossificato e qualche volta scheletrito" (Luciano Anceschi, Che cos'è la poesia?).

 

M. Tosi, Il mosaico contemporaneo. Tradizione, evoluzione, tecnica e conservazione, Milano, Mondadori, 2004, 159 p., _ 45,00.

 

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