Rivista "IBC" XII, 2004, 3

musei e beni culturali / mostre e rassegne, pubblicazioni

Luce sul Settecento. Gaspare Traversi e l'arte del suo tempo in Emilia, a cura di L. Fornari Schianchi e N. Spinosa, Napoli, Electa Napoli, 2004.
Vedi Napoli e poi... Parma

Enrico Cipressi
[laureato in Conservazione dei beni culturali all'Università di Parma]

Dopo l'interessante mostra allestita fino al 14 marzo scorso in Castel Sant'Elmo a Napoli, l'appuntamento con le opere del partenopeo Gaspare Traversi si è rinnovato alla Galleria nazionale di Parma dal 4 aprile al 4 luglio 2004. Il nuovo allestimento ("Luce sul Settecento. Gaspare Traversi e l'arte del suo tempo in Emilia", www.lucesulsettecento.it), pur riproponendo un buon numero delle tele già presentate a Napoli, si è arricchito di importanti novità: oltre ad una diversa contestualizzazione dei dipinti, resa possibile dall'accostamento con la contemporanea produzione artigianale, e insieme alla proposta di nuovi confronti con la pittura emiliana tardoseicentesca e settecentesca, evento di particolare risalto era costituito dalla riunificazione del ciclo dei dipinti sacri eseguiti da Traversi tra il 1753 e il 1758 per la chiesa di Santa Maria di Monte Oliveto a Castell'Arquato. Oggi disperso tra musei e collezioni private, il ciclo si è presentato al pubblico in una ricostruzione spaziale e scenica di grande suggestione, che ricalcava l'antica disposizione delle tele all'interno della chiesa per cui vennero concepite.

Il catalogo della mostra, recuperando in parte i saggi dell'edizione napoletana, si apre con lo scritto di Lucia Fornari Schianchi Attorno a Gaspare Traversi in Emilia: sintonie e contrasti, che illustra l'ambiente artistico con cui Traversi, pur lavorando a distanza, si dovette confrontare. Nel saggio successivo Francesco Barocelli analizza la vicenda storica delle opere per Castell'Arquato. Posto subito in evidenza il ruolo che ricoprì nell'evento la personalità e la cultura del committente, fra' Raffaello Rossi da Lugagnano, emergono poi i rapporti esistenti tra lo stile e la religiosità espressa da Traversi, raro esempio del linguaggio artistico napoletano-romano rintracciabile su suolo emiliano, e la produzione sacra di autori quali Battistello, Ribera, Preti e Cavallino.

Il saggio di Nicola Spinosa, La pittura napoletana con scene di genere, traccia un ricco profilo dell'affermazione di quest'arte, facendone emergere le personalità di maggiore spicco, nonché il nuovo interesse "della committenza napoletana per aspetti della realtà contemporanea rimasti a lungo inediti" (p. 42). Argomento sviluppato anche nel contributo di August Bernhard Rave che focalizza più specificatamente l'attenzione sulle realizzazioni di Traversi in questo genere pittorico, riallacciandosi agli storici contributi di Roberto Longhi, Ferdinando Bologna ed Augusta Ghidiglia Quintavalle. Segue l'intervento di Girolamo Causa, Traversi e la critica, dove si descrivono analiticamente le sorti del pittore nel corso dei secoli, dall'oblio in cui precipitò dopo la morte, alla sua lenta riscoperta a partire dagli anni Venti del secolo scorso.

I rapporti esistenti tra la pittura di Traversi ed il teatro musicale napoletano vengono approfonditi nell'ultimo saggio presentato in catalogo, Frequentazioni musicali di Gaspare Traversi di Renato Bassa. L'autore ipotizza una stretta correlazione tra il mondo teatrale, una delle cifre distintive della Napoli settecentesca, e quello pittorico, arrivando a suggerire una lettura dei "quadri di Gaspare Traversi come riproduzioni di scene dell'opera buffa napoletana a lui coeva" (p. 62). Tracciando sinteticamente lo sviluppo del teatro musicale napoletano, Bassa riscontra non poche analogie tra le comiche situazioni presenti nei libretti d'opera ed i soggetti che Traversi, con la stessa ironia, fissava nelle sue tele.

Completano il catalogo le esaurienti schede delle opere esposte in mostra, una sintetica cronologia della vita del pittore, un Repertorio delle opere di Gaspare Traversi ed una ricca nota bibliografica.


Luce sul Settecento. Gaspare Traversi e l'arte del suo tempo in Emilia, a cura di L. Fornari Schianchi e N. Spinosa, Napoli, Electa Napoli, 2004, 264 p., _ 45,00.

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