Rivista "IBC" XII, 2004, 2

musei e beni culturali / convegni e seminari, pubblicazioni

I Bibiena una famiglia in scena: da Bologna all'Europa, a cura di D. Gallingani, Firenze, Alinea Editrice, 2002.
Una famiglia in scena

Lidia Bortolotti
[IBC]

Protagonista assoluta di un evento espositivo di grande rilievo nell'ambito delle iniziative attuate in occasione di "Bologna 2000 città europea della cultura", la famiglia dei Bibiena non cessa di attrarre la nostra attenzione e seppure con ritardo vale la pena rievocare quelle straordinarie iniziative per rammentare l'avvenuta pubblicazione degli atti del convegno: "I Bibiena una famiglia in scena: da Bologna all'Europa", svoltosi nel capoluogo dal 25 al 26 settembre 2000, all'indomani dell'inaugurazione della mostra ("I Bibiena una famiglia europea", 23 settembre 2000 - 7 gennaio 2001).

Come ben recitavano i titoli delle due iniziative, con giusta ragione si parla in questo caso di una "famiglia europea": dagli ultimi decenni del Seicento alla fine del Settecento, infatti, i suoi componenti hanno percorso instancabilmente prima la penisola italica, da Bologna a Parma, da Roma a Napoli ecc., poi l'Europa, dal Portogallo alla Russia, alla Svezia, ponendosi al servizio di corti e accademie per le quali hanno costruito teatri grandi e piccoli, ideato scenografie, progettato spazi, logge, regge e chiese, sovente trasfigurando lo spazio, mettendo in atto quell'arte dell'illusione e dell'apparato effimero di cui sono stati indiscussi maestri. Grandi capolavori in buona parte purtroppo perduti.

La mostra rendeva appieno l'articolata attività dei Bibiena evidenziando la complessità di un operare artistico guidato certamente dal senso imprenditoriale, senza peraltro che questo fosse un elemento di deprivazione, ma piuttosto uno stimolo al continuo mutamento, alla costante ricerca di nuovi spazi in cui attuare quel complesso bagaglio di conoscenze, già debitore della tradizione quadraturista bolognese, che nell'ambito del teatro e delle attività svolte per gli apparati effimeri aveva trovato il principale fulcro. Con il convegno sono state affrontate nello specifico le problematiche relative alla complessità delle interpretazioni relative all'operato dei Bibiena e al complicato intreccio di competenze che s'intersecano nei vari componenti della famiglia, con l'intento di ricomporre il tessuto di una vastissima attività, che prendendo l'avvio in area emiliana nell'età barocca si sviluppa nell'Europa dei Lumi. Al compimento di questa attività parteciparono scienza e tecnica: per giungere alla realizzazione di impianti e apparati d'incomparabile bellezza, e per questo assai ricercati, si resero infatti necessarie abilità e conoscenze di solide basi scientifiche e tecniche.

Muovendo dalla consapevolezza che soltanto la convergenza di molteplici competenze disciplinari potesse raccontare una storia così articolata, chi ha configurato questo convegno ha dato voce a studiosi che - operando in settori diversi quali l'architettura, la storia dell'arte, la musica, la letteratura, la scenotecnica e la storia dell'arte e provenienti da svariate sedi geografiche, sia italiane che europee che statunitensi - hanno consentito di disporre di nuovi elementi di indagine. Le conclusioni, soppesando adeguatamente le innumerevoli sfaccettature emerse e offrendo ulteriori spunti di riflessione, proiettano una nuova vivida luce sugli artifici bibieneschi.


I Bibiena una famiglia in scena: da Bologna all'Europa, a cura di D. Gallingani, Firenze, Alinea Editrice, 2002, 192 p., _ 18,50.

 

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