Rivista "IBC" XII, 2004, 1

Dossier: Due castelli dai destini incrociati - I restauri di Bazzano e San Martino in Rio

musei e beni culturali, biblioteche e archivi, dossier / progetti e realizzazioni

Nella Rocca di San Martino in Rio Un contenitore, mille attività

Lorena Biagini
[responsabile del Museo dell'agricoltura e del mondo rurale di San Martino in Rio]
Maurizia Lugli
[responsabile della Biblioteca comunale di San Martino in Rio]
Marco Vergnani
[funzionario del Settore cultura del Comune di San Martino in Rio]

Un castello fortificato non può oggi mantenere la stessa funzione per cui è nato. Ecco che allora nasce il problema della nuova destinazione da dare a edifici di questo genere, quali funzioni trovare che siano compatibili con un "contenitore" nato per tutt'altre esigenze? A San Martino in Rio il problema è stato affrontato e risolto con abilità e intelligenza dal progettista architetto Mauro Severi in stretta collaborazione con l'amministrazione e il personale della Biblioteca e del Museo. L'antica Rocca è stata restaurata e riutilizzata come sede di buona parte degli Uffici comunali, della Biblioteca comunale (primo piano) e del Museo dell'agricoltura e del mondo rurale (piano terra).

Questa destinazione ha consentito un attento e ben riuscito restauro dell'edificio e ne ha permesso la valorizzazione e l'adeguata organizzazione degli spazi. La nuova funzione ha reinserito la Rocca nella vita quotidiana al centro del paese. Inoltre ha dato la possibilità ai cittadini di godere d'un eccellente monumento artistico ogni volta che frequentano le sale della Biblioteca e visitano il Museo.


Il Museo dell'agricoltura e del mondo rurale

Nato nel 1968 come mostra temporanea, il Museo è stato completamente riorganizzato con progetto e allestimento a cura di Mario Turci, e ha riaperto il 21 maggio 1994 nei locali restaurati al piano terra della rocca estense, ricchi di testimonianze architettoniche e pittoriche. Per questo motivo si sono scelte per l'allestimento pedane e strutture autoportanti, che non intaccano in nessun modo l'edificio.

Dall'anno dell'inaugurazione il Museo ha raddoppiato il proprio percorso espositivo, aggiungendo alle sale esistenti i sotterranei dell'ala nord, un locale dedicato all'artigianato e un suggestivo tunnel che collega quest'ultimo a due ampie sale dell'ala ovest, destinate alle mostre temporanee, alle attività didattiche e alla sezione dei trasporti. Il Museo raccoglie, conserva, studia e valorizza le testimonianze umane e l'esperienza di vita contadina e artigiana della media e alta pianura a est di Reggio Emilia, quale era fino all'inizio del XX secolo, prima della meccanizzazione agricola.

Il percorso di visita si sviluppa attraverso le seguenti sezioni: Spazio / Tempo / Narrazione - Cronotopo; Mondo contadino e produzione agricola; Dalla Natura alla Cultura, i luoghi della trasformazione: la canapa, il truciolo, la saggina; Dalla Natura alla Cultura, i luoghi della trasformazione: la farina, la carne, il formaggio; La dimora rurale; Uomo e simbolo - Ciclo della vita; Vino e vite; L'arte del saper fare: falegname, bottaio, sarto, calzolaio.

All'interno del Museo alcuni grandi dipinti dei pittori reggiani Anselmo Govi e Gastone Tamagnini rappresentano scene di vita e di lavoro nelle nostre campagne. A sinistra dell'ingresso principale della rocca è collocata la mostra permanente "Conservare il Tempo: la donazione R. Bertani", che attraverso l'opera e gli oggetti della vita quotidiana della famiglia di Raffaele Bertani rappresenta la figura del padrone agricolo.

Il Museo mette a disposizione dell'utenza il Centro di documentazione (archivio, biblioteca, fototeca, fonoteca e videoteca) collocato presso la Biblioteca comunale e accessibile durante l'orario di apertura della stessa. La ricerca su tutto il patrimonio museale è facilitata dalla possibilità di interrogazione dei dati a computer. Il Museo organizza mostre, conferenze, e dal 2001 laboratori didattici e narrazioni per la scuola che coinvolgono i ragazzi dai 3 ai 12 anni.


La Biblioteca comunale

I problemi affrontati nel corso della buona collaborazione tra le bibliotecarie e l'architetto, che doveva rispettare l'antico assetto dell'edificio senza snaturarne gli spazi originari, ha permesso di superare le difficoltà che un buon progetto di biblioteca presenta nel rispetto del servizio all'utenza e nella fruizione di sale preesistenti, e la soluzione adottata ha dato risalto alla splendida cornice antica.

Gli arredi moderni, audacemente accostati alle dorature, agli stucchi e ai soffitti in legno del Cinquecento, hanno reso possibile l'organizzazione degli spazi per un uso più diversificato del servizio: posti di lettura, studio, consultazione internet, spazio bambini, sala riviste. L'accostamento deciso di mobili dal disegno ultramoderno a pareti antiche polarizza l'attenzione dello spettatore, e risolve in maniera elegante il problema posto dalla particolare cornice della struttura, che obbliga il progettista a non addossare niente ai muri per lasciarli completamente visibili e per non rovinarli.

Si è preferito collocare la Sezione ragazzi in sale dove la decorazione muraria antica è poco evidente. Gli arredi per i ragazzi più grandi sono "mimetici", con colori neutri, i tavoli seguono un disegno più essenziale e le librerie sono in metallo smaltato chiaro; nello spazio per i più piccoli i contenitori sono bassi, i numerosi libri illustrati vengono esposti di copertina e le minuscole sedute colorate, già da sole, rendono allegro e vivace l'ambiente. Infine si è cercato di trasformare ogni aspetto che poteva creare un vincolo nel percorso della Biblioteca traducendolo in una dimensione funzionale e gradevole, creando un'atmosfera piacevole senza cancellare la particolare aura di solennità del luogo.

La Biblioteca attualmente ha una dotazione di 22.000 volumi, 1.500 videocassette, 200 CD-ROM, 50 periodici correnti. Oltre ai servizi di prestito, prestito interbibliotecario, prenotazione e proposta d'acquisto, essa mette a disposizione degli utenti alcune postazioni per la navigazione in internet, l'interrogazione on-line dei cataloghi e la consultazione di CD-ROM. Tutto il patrimonio librario è in rete nel Catalogo unico delle biblioteche reggiane a opera dei servizi bibliotecari della Provincia di Reggio Emilia. La Sezione di pubblica lettura si estende per 500 metri quadrati; a essa si aggiunge la Sala dell'Unicorno, che ospita 45 bambini per attività di promozione alla lettura. La Biblioteca è divisa in sezioni: Narrativa, Saggistica, Consultazione e Sala periodici, Sezione videocassette, Sezione ragazzi, Storia locale, Biografie.


I nuovi spazi restaurati

L'8 novembre 2003, a completamento del restauro del piano nobile della Rocca, sono state inaugurate due sale seicentesche adibite a mostre espositive, rappresentazioni, proiezioni e concerti; una ben attrezzata Sala conferenze; un grande atrio che diventerà il nuovo ingresso della Biblioteca; una Pinacoteca che raccoglie un nucleo cospicuo di oli e disegni del pittore locale Uber Coppelli, donate nel 1998 al Comune dalla famiglia dell'artista (la mostra permanente è stata allestita nelle sale situate sopra la Cappella di San Giovanni).


Gli eventi organizzati

Le sale al piano terreno dell'ala ovest della Rocca Estense di San Martino in Rio hanno ospitato nell'ultimo triennio artisti appartenenti al mondo della pittura e della scultura, tra i quali lo scultore Augusto Giuffredi con due mostre collegate alla importante creazione della scultura La Madonna col Bambino posizionata sulla Torre civica nel corso del 2000, la pittrice Roberta Pugno con la mostra "L'audaci imprese io canto" (2001), lo scultore Graziano Pompili con la mostra "Poeticamente abita l'uomo" (2002), WAL con la mostra di scultura "Piccoli acrobati" (2003). È stato dato ampio spazio anche alla esposizione di associazioni e artisti privati legati al territorio comunale.

Nell'aprile del 2001 si è concretizzato l'avvio del progetto dei "Castelli aperti": con l'adesione al Circuito dei castelli matildici e delle corti reggiane, la Rocca ha iniziato un programma di promozione del proprio patrimonio inserendosi in un circuito provinciale di valorizzazione del territorio. Da aprile a settembre i castelli aderenti sono stati aperti al pubblico con orari precisi, visite guidate, note informative e un adeguato servizio di accoglienza.

Dal 22 al 24 marzo 2002 la Rocca è stata scelta dalla Delegazione di Reggio Emilia del FAI, il Fondo per l'ambiente italiano, per l'iniziativa "Giornate di Primavera". In questa occasione si è registrata la presenza di circa 1.800 visitatori.

Dal 2002, infine, la Rocca fa da sfondo scenografico a tre importanti iniziative che mirano ad animare l'estate del paese: il cinema estivo allestito presso la Corte d'armi, la rassegna concertistica "Musica a Corte" presso la Corte d'onore, la rassegna musicale "Mundus. Linguaggi dell'identità e della differenza", presso la piazza dei Martiri.

 

 

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