Rivista "IBC" XI, 2003, 4
musei e beni culturali / mostre e rassegne, pubblicazioni
Si è svolta tra giugno e settembre a Bologna una interessante rassegna di grafica contemporanea, dedicata alla collezione di Luciana Tabarroni (Bologna 1923-1991), recentemente acquisita dalla Pinacoteca nazionale (www.pinacotecabologna.it/mostre/Tabarroni). La collezione arricchisce le già prestigiose raccolte del Gabinetto disegni e stampe della Pinacoteca di un nucleo di stampe contemporanee opera di artisti appartenenti a gran parte delle "avanguardie storiche" del Novecento. La mostra - promossa dalla Soprintendenza per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, in collaborazione con l'Accademia di belle arti di Bologna - ha visto l'esposizione di 200 delle 1.948 opere costituenti il ricco corpus grafico, composto di fogli organizzati geograficamente e cronologicamente per tracciare un "racconto storico" suscettibile di molteplici spunti interpretativi.
Nell'arco di un trentennio Luciana Tabarroni raccolse, selezionò, e ordinò cronologicamente opere grafiche appartenenti ad autori europei attivi tra la fine del XIX secolo e gli anni Settanta del XX, forte della convinzione, mutuata da Roberto Longhi, che "almeno dai primi del Novecento (per chi non voglia rimontare più in su al crocicchio delle vie Toulouse-Lautrec, Van Gogh e Gauguin), l'arte è molto più sotto il segno dei `grafici' che dei pittori". La selezione proposta in mostra, e nell'omonimo catalogo curato da Jadranka Bentini in collaborazione con Fabia Farneti, ha offerto uno spaccato assai suggestivo su vicende e protagonisti di quasi un secolo di produzione grafica. Uno spaccato che, per l'Italia, racchiude opere da Boccioni a Arnaldo Pomodoro; per la Francia, da Edouard Manet a Maurice Estève; per la Germania, da Kirckner a Klaus Fussmann; per la Gran Bretagna, da Walter Richard Sickert a Victor Pasmore; per la Svizzera, da Felix Valloton a Jean Tinguelj; per il Belgio, da Felicien Rops a Paul Delvaux; per l'Austria, da Wilhelm Lisst ad Alfred Hrdlicka; senza trascurare artisti olandesi, danesi, norvegesi, finlandesi, cecoslovacchi.
Sono documentati gran parte dei movimenti e delle correnti artistiche che hanno segnato il secolo scorso, sono visualizzate interamente tecniche e forme espressive dell'arte grafica; ne risulta una sorta di prisma o di caleidoscopio rutilante, le cui facce, sfuggendo alla rigorosa tassonomia cronologico-geografica che le ha intelligentemente accostate, suggeriscono l'esistenza di una "vita delle forme" autonoma e animata da palpiti e legami segreti. Il catalogo, corredato di belle riproduzioni e di sintetiche schede, si avvale di brevi contributi storico-critici, sorta di primo approccio allo studio della imponente collezione, a firma delle curatrici, di Pietro Bellasi, Andrea Emiliani, Marzia Faietti, Vittorio Mascalchi, Arrigo Quattrini, Marialivia Brunelli.
L'Europa a Bologna. Grafica del '900 dalla Collezione Luciana Tabarroni, a cura di J. Bentini in collaborazione con F. Farneti, Venezia, Marsilio Editori, 2003, 192 p., Ç 28,00.
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