Rivista "IBC" XI, 2003, 4

musei e beni culturali / pubblicazioni

Industriartistica bolognese. Aemilia Ars: luoghi, materiali, fonti, a cura di C. Bernardini, M. Forlai, Milano, Silvana Editoriale, 2003.
Liberty all'emiliana

Elisabetta Landi
[IBC]

A distanza di due anni il volume qui presentato segna nel panorama culturale bolognese un nuovo appuntamento con le arti decorative, già protagoniste a palazzo d'Accursio della grande rassegna sull'"Aemilia Ars" e sugli anni compresi tra il 1898 e il 1903. Di scena l'"Industriartistica bolognese", che per almeno un decennio portò a livelli europei la progettazione e più in generale la civiltà artistica dello storicismo tardoromantico irradiata dal capoluogo emiliano.

Nessun dubbio sul ruolo pilota svolto nell'ambito della cultura tra Ottocento e Novecento da Alfonso Rubbiani e dai suoi collaboratori nei settori affini del restauro architettonico e del ripristino in stile, mediato dal gusto floreale ed eclettico. Dalla decorazione pittorica d'interni ai disegni d'arredo e alle suppellettili, fino alla creazione di una scuola di merletto e di ricamo, il versante bolognese del liberty italiano dominò incontrastato con ampio successo nazionale e internazionale. Fondata nel 1898 dal Rubbiani nella ristretta cerchia degli aristocratici riuniti nel salotto del conte Cavazza, la Società per azioni Aemilia Ars, promotrice di arti e industrie decorative nella regione, puntava prima di tutto al revival postunitario della tradizione gotica e rinascimentale emiliana, per garantirne la sopravvivenza nell'artigianato ma soprattutto per rilanciarla nel nuovo contesto industriale, da riqualificarsi sul modello europeo.

Così Bologna partecipava con una formula originale al dibattito promosso da William Morris, Joseph Hoffmann e Kolo Moser, fondatori, rispettivamente, delle manifatture Arts & Crafts e delle officine viennesi Wiener Werkstaette. Tra gli artisti coinvolti nell'impresa spiccano i nomi di Achille e Giulio Casanova, Giuseppe de Col, Edoardo Collamarini, Guido Fiorini, Augusto Sezanne e Alfredo Tartarini; tra le manifatture l'ebanisteria Fiori, l'officina di ferri battuti Mingazzi e le manifatture ceramiche Minghetti, oltre alla celebre azienda di merletto e di ricamo sponsorizzata dalla contessa Lina Bianconcini Cavazza. Un capitolo di storia artistica importantissimo, oscurato dalla svalutazione critica delle arti applicate.

Arti applicate, in questo caso, a interventi in luoghi di culto e in antiche residenze medioevali e del rinascimento: dalla chiesa di San Francesco, dove rimandi iconografici precisi richiamano i momenti più suggestivi della spiritualità dei preraffaelliti inglesi, alla ristrutturazione neogotica del castello di San Martino in Soverzano, al palazzo Rosso di Bentivoglio, con riferimenti simbolici da contestualizzare e spunti naturalistici tra i più felici della decorazione d'ambito rubbianesco, oltre alle sistemazioni di palazzi bolognesi (Cavazza, Pizzardi, Bevilacqua), di palazzo d'Accursio, e alla cura dell'arredo urbano. E con Bologna la provincia: Budrio, Baricella, Faenza.

Una mappa oggi ridisegnata da questa guida: Industriartistica bolognese. Aemilia Ars: luoghi, materiali, fonti. Curata da Carla Bernardini e Marta Forlai per la Biblioteca di arti decorative condotta da Enrico Colle per i Musei civici d'arte antica di Bologna, la pubblicazione si propone come agile strumento per ripercorrere questo straordinario momento culturale, inquadrato da saggi di Sandro Scarrocchia, Elisa Baldini e Valeria Bison sul fenomeno della Kunstindustrie, sui precedenti e sull'eredità di Aemilia Ars e sulla sua presenza alle esposizioni internazionali. Un importante censimento dei materiali noti, insomma, ai quali in occasione della presentazione della guida a palazzo d'Accursio si sono aggiunti in una piccola mostra i corredi provenienti dalla collezione "Barberiis", dalla Banca popolare dell'Emilia-Romagna, dal Comitato amici dell'Aemilia Ars e dall'Istituto professionale "Sirani", acquisiti dalle Collezioni comunali d'arte.

 

Industriartistica bolognese. Aemilia Ars: luoghi, materiali, fonti, a cura di C. Bernardini, M. Forlai, Milano, Silvana Editoriale, 2003 (Biblioteca di arti decorative dei Musei civici d'arte antica di Bologna), 79 p., Ç 11,50.

 

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