Rivista "IBC" XI, 2003, 3

Dossier: Percorsi della memoria

musei e beni culturali, territorio e beni architettonici-ambientali, biblioteche e archivi, dossier /

Introduzione

Vito Paticchia
[IBC]

Il progetto europeo "Les chemins de la mémoire" si pone l'obiettivo di censire i luoghi che maggiormente rappresentano nei singoli paesi la memoria dei due conflitti mondiali e della guerra civile spagnola. In esso sono coinvolte sei istituzioni museali e culturali europee in rappresentanza dei rispettivi paesi (Mémorial de Caen, Francia, capofila del progetto; Haus der Geschichte der Bundesrepublik Deutschland, Bonn, Germania; D-Day Museum, Portsmouth, Regno Unito; Centre d'Etudes et de Documentation Guerre et Sociétés contemporaines, Bruxelles, Belgio; Museo de la paz di Gernika, Municipio di Gernika-Lumo, Spagna; Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna, Bologna, Italia). La partecipazione dell'IBC a questo progetto, inserito nel programma quinquennale "Cultura 2000" della Commissione europea, è il punto di approdo di molteplici iniziative avviate a partire dagli anni Ottanta sul tema della salvaguardia della memoria storica relativa alla lotta di liberazione in Emilia-Romagna durante l'ultimo conflitto mondiale.

Gli interventi promossi direttamente dall'Istituto, che hanno visto il coinvolgimento di numerosi altri soggetti sia pubblici che privati, si sono dispiegati in più direzioni, attraverso le strutture e le aree di lavoro interne, operative in ambito documentario (la Soprintendenza per i beni librari e documentari), museale (Servizio musei e beni culturali) e territoriale (Servizio beni Architettonici e ambientali). In particolare questi interventi hanno riguardato:

- l'acquisizione in copia di documentazione d'archivio e riproduzioni fotografiche provenienti dall'Imperial War Museum di Londra e dai National Archives di Washington (DC) relative alla presenza in regione degli eserciti alleati e all'attività del Governo militare alleato (AMG) a partire dall'autunno del 1944, acquisizione sfociata in numerose pubblicazioni e mostre documentarie;

- il censimento di fondi e collezioni d'arte collocate presso enti e istituzioni culturali ai fini di tutela e valorizzazione;

- il riordino, l'inventariazione e la valorizzazione di archivi storici comunali e di fondi documentari conservati presso istituzioni culturali;

- la progettazione di nuovi musei storici e il potenziamento dei preesistenti nella prospettiva della creazione di una specifica rete museale tematica all'interno del più articolato sistema museale regionale;

- l'elaborazione del progetto regionale "Linea Gotica" finalizzato alla individuazione e alla tutela del patrimonio storico-testimoniale ascrivibile alle opere difensive tedesche e alla guerra partigiana attraverso un censimento per aree-campione delle principali tipologie di manufatti e primi interventi di recupero conservativo; l'articolazione di specifici itinerari storici a fini didattici e di turismo culturale per valorizzare i luoghi e le istituzioni che conservano e tramandano la memoria storica di quei tragici eventi;

- la partecipazione al programma di "Bologna 2000, città europea della cultura", con l'organizzazione di mostre, convegni e commemorazioni internazionali sul ruolo delle istituzioni culturali per una efficace trasmissione di memoria;

- le azioni di sensibilizzazione realizzate per eleggere il crinale appenninico lungo il quale correva la Linea Gotica (teatro di aspre battaglie e di orrende stragi di civili, attraversato da soldati provenienti da oltre 40 paesi) a "luogo di memoria" europeo e internazionale.

 

L'insieme di queste attività ha conferito all'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna i titoli necessari per rappresentare l'Italia nel progetto europeo "Les chemins de la mémoire" ed essere partner privilegiato del Memoriale di Caen nella progettazione e realizzazione dell'iniziativa. Un anno di lavoro si è chiuso con la realizzazione di una prima tranche del progetto per un totale di circa 723 luoghi di memoria censiti e inseriti nel sito internet www.lescheminsdelamemoire.net e tradotti in 6 lingue (francese, inglese, tedesco, spagnolo, italiano e fiammingo). Dopo un periodo di verifica e di riflessione, si prevede di proseguire con l'ampliamento della ricerca e il coinvolgimento di altri partner per la creazione di una banca dati europea sui luoghi che simboleggiano le divisioni e le lacerazioni che hanno caratterizzato i paesi europei nel corso del Ventesimo secolo, e sono altresì il retroterra storico che ha portato alla nascita dell'Unione europea.

Ragioni di spazio non hanno permesso di ospitare in questo dossier tutti i partner coinvolti nel progetto, ma per essi viene data voce ai francesi, ai tedeschi e agli spagnoli: i primi, con un contributo teorico elaborato dai ricercatori che affiancano la direzione scientifica del Mémorial de Caen sul concetto di luogo di memoria, hanno avuto anche il peso della responsabilità di guida e di orientamento dell'intero gruppo di lavoro messo in campo dalle istituzioni coinvolte nel progetto; i secondi, attraverso le parole di Karin Urselmann, riflettono tutte le difficoltà da parte tedesca di fare i conti con il peso del proprio passato; infine Iratxe Momoitio, direttrice del Museo de la paz di Gernika, con un contributo sulla Guerra civile spagnola.

Per l'Italia viene presentato l'elenco dettagliato dei luoghi di memoria per la Prima e la Seconda guerra mondiale che sono entrati a far parte della banca dati europea in questa prima fase della ricerca: nel saggio introduttivo sono anche evidenziate le difficoltà di dar conto della complessità della storia italiana rispettando la griglia di 4 aree tematiche proposta dal capofila del progetto. Nel prosieguo della ricerca, altri luoghi e altri momenti altamente simbolici verranno inseriti nel sito, per una più completa ed esaustiva geografia della memoria.

A chiusura, un intervento a firma di Antonino Criscione di analisi critica del sito web del progetto e la presentazione da parte di Serge Noiret dei primi risultati di una ricerca in corso sul censimento dei siti italiani di storia contemporanea presenti nella rete.

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