Rivista "IBC" XI, 2003, 3
musei e beni culturali / progetti e realizzazioni
Due nuove raccolte di burattini e marionette entrano a far parte del patrimonio museale regionale: la "Liliana Perani" a Budrio (Bologna) e la "Forlai" a Forlì.
Il Comune di Budrio aveva inaugurato nel 2001 il Museo dei burattini, esponendo a rotazione nella restaurata Casina del Quattrocento i materiali della collezione "Zanella Pasqualini" giunti in deposito grazie a una convenzione. Il legame tra Budrio e i proprietari della raccolta era tuttavia precedente, poiché la compagnia "Zanella Pasqualini" da lungo tempo realizza spettacoli di burattini per il locale Teatro consorziale. La nuova acquisizione consente ora al Comune di dotarsi di una propria collezione permanente che qualifica ulteriormente il museo, ampliato per l'occasione con la sistemazione di nuovi spazi che racchiudono un gradevole cortile interno utilizzabile anche per spettacoli.
La raccolta "Perani" proviene dalla nota e purtroppo smembrata collezione bolognese "Menarini", è costituita da un'ottantina di burattini e corredata da un nucleo particolarmente consistente di costumi e da uno di attrezzeria. Gran parte dei pezzi è ascrivibile a Enrico Frabboni, attivo come intagliatore, ebanista e scultore nella prima metà del secolo scorso. Nel complesso burattini e teste costituiscono un valido esempio della muta dei burattini in uso nell'area bolognese nei primi decenni del Novecento. La denominazione attuale rimanda alla signora Liliana Perani, moglie di Marino Perani, recentemente scomparsa. Era desiderio di entrambi che i burattini fossero esposti in questa sede museale.
All'origine della raccolta forlivese troviamo l'architetto Edgardo Forlai, bolognese di origine ma da lungo tempo romagnolo di adozione. Appassionato del teatro di animazione e buon conoscitore dei suoi materiali, Forlai ha per molti anni personalmente realizzato spettacoli di burattini costituendo nel tempo il fondo recentemente acquisito. Si tratta di una cospicua raccolta di burattini, marionette, teatrini, baracche, fondali, libri e altri materiali cartacei, poco meno di duecento pezzi, cronologicamente collocabili fra Ottocento e Novecento e comprendenti interessanti manufatti, molti dei quali di produzione emiliano-romagnola.
La raccolta "Forlai" aggiunge un significativo tassello al già ricco patrimonio delle raccolte civiche forlivesi e contribuisce a qualificare ulteriormente un'offerta culturale caratterizzata da presenze particolarmente importanti. La collocazione naturale e definitiva prevista per il fondo "Forlai" è il Museo teatrale, ma ci saranno tappe intermedie, a partire dall'esposizione temporanea allestita da luglio a settembre presso la Sala comunale "XC Pacifici". La mostra è corredata da pannelli didattici che ripercorrono la storia e le diverse tradizioni, italiane e non, del teatro dei burattini attraverso una serie di testi e un suggestivo percorso iconografico in cui spiccano personaggi e luoghi privilegiati come la figura "internazionale" di Pulcinella e le piazze che ospitavano le baracche, da quella di San Marco a Venezia, alla Maggiore di Bologna, a quella della Signoria a Firenze.
Entrambe le acquisizioni sono state rese possibili dall'impegno delle rispettive Amministrazioni comunali e dell'Istituto per i beni culturali (IBC) della Regione Emilia-Romagna, ai quali si sono affiancate, nel caso di Budrio, la Coop Adriatica, la Fondazione Cassa di risparmio in Bologna e, per la risistemazione dei nuovi spazi museali, la Provincia di Bologna; nel caso di Forlì, la Provincia di Forlì-Cesena. Contribuire ad affermare l'appartenenza del teatro di animazione o di figura al mondo dei beni culturali è stato in questi ultimi anni uno degli obiettivi dell'IBC. Attraverso la legge regionale di settore l'Istituto ha pertanto dedicato a queste opere un interesse e un impegno particolari attraverso azioni di catalogazione, restauro, l'incremento delle collezioni pubbliche, la loro valorizzazione, la realizzazione di eventi espositivi. L'IBC è attualmente impegnato nella realizzazione di una mappatura regionale che possa fornire un quadro il più completo possibile delle raccolte presenti sul territorio regionale.
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