Rivista "IBC" XI, 2003, 3

territorio e beni architettonici-ambientali / mostre e rassegne, itinerari, progetti e realizzazioni

Un progetto per creare, attraverso le sculture di autori contemporanei, un itinerario di pace là dove passava la Linea Gotica.
Una pace forte come la pietra

Gabriele Ronchetti
[addetto stampa del Simposio di scultura di Fanano (Modena)]

Una linea di guerra diventerà una "linea di pace". Quella che fu la Linea Gotica - l'ultimo baluardo difensivo tedesco che fronteggiò per lunghi mesi l'avanzata alleata durante le ultime fasi della Seconda guerra mondiale in Italia - è destinata a trasformarsi in un ideale itinerario di pace tra l'Emilia-Romagna e la Toscana, attraverso la collocazione nei suoi siti più significativi delle opere monumentali in pietra realizzate nell'ambito del "Simposio internazionale di scultura" che si svolge da vent'anni a Fanano, sull'Appennino modenese (www.simposiodifanano.it). L'iniziativa scaturisce dalla memoria storica di una vicenda bellica che abbracciò tutto il territorio che corre dal litorale toscano del Tirreno fino a quello romagnolo dell'Adriatico, lungo i crinali dell'Appennino e poi giù fino alle Valli di Comacchio, coinvolgendo borghi montani e paesi di pianura.

È in questi luoghi che gli organizzatori del Simposio fananese hanno deciso di collocare le sculture: monoliti in pietra di 2-3 metri d'altezza, realizzati da scultori di fama internazionale, monito e ricordo di quel che accadde sulla Gotica. L'evento si colloca in perfetta sintonia, e come ideale prosecuzione, del progetto regionale "Linea Gotica" che, dalla fine degli anni Novanta, ha visto l'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna (IBC) condurre un censimento su vasta scala dei luoghi più significativi delle vicende storiche riferite al periodo 1944-1945, con la successiva valorizzazione di diverse aree sul fronte della fruibilità didattica e turistica.

Il Simposio di Fanano, giunto quest'anno alla diciassettesima edizione, si è svolto dal 28 giugno al 20 luglio nel capoluogo appenninico, già noto come "Città della pietra scolpita", in omaggio all'antichissima tradizione degli scalpellini della pietra arenaria, qui chiamati "picchiarini". La rassegna ha richiamato ancora una volta "scultori della pietra" da tutto il mondo per una manifestazione di grande spessore artistico, ormai annoverata fra i principali appuntamenti di scultura internazionali. Un'iniziativa biennale che però, da qui al 2005, vedrà una cadenza annuale, proprio per arrivare alle celebrazioni del Sessantesimo della Liberazione con una cinquantina di sculture piazzate sul territorio a segnare il tracciato della Gotica tosco-emiliano-romagnola.

Un progetto interregionale che coinvolge - oltre all'Azienda promozione turistica di Fanano, supportata dal Comune, dall'Associazione "Leggermente" e dal gruppo locale di Emergency - l'IBC, le Province di Modena, Bologna e Pistoia e i Gruppi di azione locale dei tre territori appenninici, con la futura partecipazione della Regione Toscana. L'obiettivo è favorire un collegamento sempre più stretto fra i territori che condividono la memoria storica della Linea Gotica, per realizzare, in prospettiva, un itinerario permanente dedicato alla pace. Una logica interterritoriale, nella quale sono forti gli intrecci fra storia e arte, che punta anche a strette sinergie, ad esempio, con i mosaici di Ravenna e i marmi di Carrara.

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