Rivista "IBC" X, 2002, 3

musei e beni culturali / progetti e realizzazioni

Il Museo civico archeologico etnologico di Modena e il Comune di Castelnuovo Rangone stanno per concludere un progetto avviato nel 1994.
Terramara di Montale: un parco e un museo

Francesca Carbini
[stagista IBC]

Nella primavera del 2003 aprirà nella Terramara di Montale un parco archeologico ed un museo all'aperto, realizzati grazie ad un progetto del Museo civico archeologico etnologico di Modena e del Comune di Castelnuovo Rangone, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia-Romagna.

I lavori hanno avuto il sostegno della Commissione Europea che, all'interno del progetto "Archaeolive", ha coinvolto anche il Museo di storia naturale di Vienna e il Museo delle palafitte di Unteruhldingen sul Lago di Costanza. Questa collaborazione ha consentito il confronto di tre esperienze affini di parchi archeologici della protostoria europea, nati per tutelare e valorizzare in modo attivo un sito preistorico.

Sulla scia dell'interesse suscitato dalla mostra sulle Terramare organizzata nel 1997 dal Museo civico archeologico etnologico di Modena, questa nuova esperienza si propone di presentare l'archeologia in modo innovativo e sperimentale, con uno scopo didattico interattivo volto ad attirare un'utenza differenziata, dal pubblico scolastico a quello delle famiglie.

I lavori, che proseguono dal 1994, hanno permesso di riprendere gli scavi iniziati nel XIX secolo e di offrire su un'area di 23.000 metri quadrati un sito archeologico e un museo all'aperto, testimonianze della civiltà delle terramare, tipici villaggi della pianura padana, che attorno alla metà del II millenio a.C. diedero luogo ad una delle più importanti e significative realtà culturali dell'età del bronzo europeo.

I nuovi scavi hanno portato in luce una stratigrafia spessa tre metri, fornendo dati scientifici riguardanti non solo aspetti archeologici, ma anche attività economiche e l'ambiente stesso delle terramare. Il parco e il museo offrono un'ampia proposta culturale, che permetterà un inserimento attivo nella vita e nell'ambiente di circa 3.500 anni fa, con l'obiettivo di valorizzare e riscoprire la storia del nostro territorio.

 

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