Rivista "IBC" X, 2002, 2

musei e beni culturali, territorio e beni architettonici-ambientali, biblioteche e archivi / immagini

Cosa ci fa il fotoreporter dei poveri del mondo in una delle città più ricche della ricca Emilia-Romagna?
Salgado,Parma

Nel titolo di questa pagina non c'è un errore: si intitolava proprio così la mostra fotografica chiusasi a Palazzo Pigorini il 30 giugno, "Salgado,Parma", senza spazio tra il nome del fotografo e quello della città fotografata, a significare la nascita di un legame forte. Le foto in bianco e nero del numero che vedrete fanno parte di questo reportage di 51 scatti, realizzato da Sebastião Salgado insieme all'agenzia Contrasto durante le celebrazioni verdiane della primavera 2001.

Sebastião Salgado, nato nel 1944 in Brasile, è considerato uno dei più grandi fotoreporter viventi. A 29 anni, già dottore in economia e responsabile di incarichi in Africa per conto delle Nazioni unite, decide di diventare fotografo e di raccontare la vita dei poveri del mondo. Tra i suoi lavori principali: Autres Amériques (1984), Sahel: l'homme en détresse (1986), Workers (La mano dell'uomo, 1993), Terra: Struggle of the Landless (Terra, 1997), Migrations (In cammino, 2000). Le sue foto sono esposte nei principali musei del mondo. José Saramago ha scritto: "Se esiste al mondo qualcuno che ha affrontato l'orrore, non soltanto attraverso l'obiettivo fotografico, ma nella sua nuda realtà - la fame, la guerra, la miseria, l'abbandono, l'orfanezza assoluta - ebbene questo qualcuno è Sebastião Salgado".1

Di fronte a questo curriculum è lecito chiedersi cosa ci faccia un fotografo così in una delle città più ricche della ricca Emilia-Romagna. Lo ha spiegato lui stesso, senza giri di parole: il reportage commissionatogli dal Comune di Parma è uno di quei lavori che gli servono per vivere e per mandare avanti un grande progetto di sviluppo sostenibile nella valle del Rio Doce in Brasile. Fermarsi alla motivazione materiale, però, non sarebbe saggio: a pensarci bene, chi meglio di uno che conosce così a fondo l'orrore del mondo può raccontare la gioia di vivere di una città come Parma? "Qui" - ha detto Salgado - "le persone vivono in una dimensione assolutamente privilegiata, in una sorta di paradiso, e forse non se ne rendono conto. Un'esperienza umana molto interessante".2

Ringraziamo per la gentile concessione delle immagini gli assessorati alla cultura e alle celebrazioni verdiane del Comune di Parma e i titolari dei diritti: Sebastião Salgado, Amazonas Images, Contrasto.

 

Note

(1) J. Saramago, Sebastião Salgado, in Salgado,Parma, Roma, Contrasto, 2002, p. 9.

(2) L. Sommi, Salgado, l'altra realtà scritta con la luce, "l'Unità", 7 aprile 2002, p. 26.

Azioni sul documento

Elenco delle riviste

    Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna - Cod. fiscale 800 812 90 373

    Via Galliera 21, 40121 Bologna - tel. +39 051 527 66 00 - fax +39 051 232 599 - direzioneibc@postacert.regione.emilia-romagna.it

    Informativa utilizzo dei cookie

    Regione Emilia-Romagna (CF 800.625.903.79) - Viale Aldo Moro 52, 40127 Bologna - Centralino: 051.5271
    Ufficio Relazioni con il Pubblico: Numero Verde URP: 800 66.22.00, urp@regione.emilia-romagna.it, urp@postacert.regione.emilia-romagna.it