Rivista "IBC" X, 2002, 1
musei e beni culturali, territorio e beni architettonici-ambientali, biblioteche e archivi / pubblicazioni
Mentre è in corso un vivace dibattito suscitato da La Romagna di Roberto Balzani publiccato da Il Mulino (una riflessione sulle origini piuttosto recenti della comune nozione di "Romagna", sui suoi incerti confini, con caratterizzato profilo di un segmento della provincia italiana), giunge una poderosa opera editoriale sulla Romagna toscana. L'ha appena presentata al pubblico la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì (sponsor, insieme a Romagna Acque, della realizzazione). La pubblicazione, che si è avvalsa di un comitato scientifico tutto composto da docenti universitari, deve la sua genesi all'iniziativa dell'Accademia degli Incamminati di Modigliana (della quale Natale Graziani, coordinatore e curatore dell'impresa editoriale, è il presidente). Dedicata al modiglianese Gilberto Bernabei (un ricordo del quale, firmato da Giulio Andreotti che lo ebbe capogabinetto, apre i volumi) e prefata da Pier Ferdinando Casini (presidente onorario dell'Accademia), l'opera è l'esito delle ricerche di un cast di ben 56 studiosi.
L'articolato impianto declina un ricchissimo materiale, che fluisce mediante partizioni diacroniche, aspetti monografici, appendici, fonti e bibliografia, indici onomastico e toponomastico. La prima parte tratta del territorio e della popolazione (cinque capitoli: profilo della Romagna toscana; beni comuni e usi civici; organizzazione politico-amministrativa; vie di comunicazione; pastorizia); la seconda del patrimonio culturale (sei capitoli: dipinti e sculture; cultura e patrimonio letterario; Chiesa e religiosità; cultura folclorica; dialetto; economia e lavoro); la terza, a sezioni, affronta le vicende nei secoli: evo antico (quattro capitoli: preistoria; evo romano; forme e linguaggi della cultura romana; antiche vie dell'Appennino), medioevo (tre capitoli: Romagna e Toscana prima della "Romagna fiorentina", secc. V-XIV; Romagna toscana nell'ottica pontificia; dalla "Romagna fiorentina" alla "Romagna toscana"), età moderna e risorgimentale (cinque capitoli: la Romagna del Granducato mediceo; dal governo dei Lorena alla dominazione napoleonica; dalla Restaurazione all'Unità d'Italia; la popolazione al censimento del 1841; le vicende politiche e amministrative dopo l'Unità), età contemporanea (cinque capitoli: politica e amministrazione tra fine Ottocento e "grande guerra"; dalla I guerra mondiale all'insediamento del fascismo; gli anni del "Regime"; dalla guerra sull'Appennino tosco-romagnolo alla rinascita democratica; Romagna toscana nel primo cinquantennio della Repubblica Italiana). Peculiare l'inserzione cadenzata di 41 aspetti monografici, che spaziano da tematiche (paesaggistico-naturalistiche, climatiche, demografiche, edilizie, urbanistiche, culturali, gastronomiche) a protagonisti (feudatari, signorie, figure quali Pasquale II, Ambrogio Traversari, Silvestro Lega, Dino Campana, Manara Valgimigli).
Siamo dunque di fronte ad una trattazione analitica e scientificamente compendiaria, diremmo anche enciclopedica (nel senso più nobile del termine), che ci offre - dopo la grande lezione di Repetti, Rosetti e Mini - il più vasto affresco di un'entità sì geografica ma soprattutto storica e culturale: una "regione" interregionale assolutamente peculiare nelle variegate vicende, testimonianze e forme di vita (non a caso l'accezione "tosco-romagnola" costituisce davvero un unicum); è la storia degli esiti di un incontro-incrocio di civiltà, unite-separate da quel lembo di terra appenninica marcata da transiti e soste di personaggi (si pensi all'Alighieri) destinati, col loro operare e agire, a lasciare impronte indelebili per la Romagna e la Toscana. E non solo per esse.
Romagna toscana. Storia e civiltà di una terra di confine, due tomi, a cura di N. Graziani, Firenze, Le Lettere (Le vie della storia, 53), 2001, 1404 p., Ç 72,30.
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