Rivista "IBC" X, 2002, 1

convegni e seminari, media, pubblicazioni

La storia in televisione. Storici e registi a confronto, a cura di L. Cigognetti, L. Servetti, P. Sorlin, Venezia, Marsilio, 2001
La storia in televisione

Andreana Mazzei
[dottore in scienze della comunicazione]

Alla mostra "Immagini nemiche. La guerra civile spagnola e le sue rappresentazioni (1936-1939)", tenutasi a Bologna dall'11 dicembre 1999 al 13 febbraio 2000, è seguita una giornata di studi dedicata all'utilizzo delle immagini in movimento nel lavoro storiografico. Gli interventi dei registi e degli storici presenti sono raccolti nel libro La storia in televisione. Storici e registi a confronto, a cura di Luisa Cigognetti, Lorenza Servetti, Pierre Sorlin. In particolare sono analizzati un programma di RAI Educational (La guerra civile spagnola) e i videomontaggi prodotti dall'Istituto Parri per "Immagini nemiche".

È ammissione anche dei diretti interessati che se gli storici utilizzano un rigore filologico non conosciuto dai registi nella scelta e nell'uso delle fonti, essi hanno comunque una scarsa confidenza con il linguaggio televisivo. Questa difficoltà deriva sia, magari, da una scarsa predisposizione naturale per ciò che è futile, ma più probabilmente da un'inadeguata coordinazione tra i due ruoli, quello dello storico, appunto, e quello del regista. Ciò su cui insistono gli interventi presenti nel libro è che lo storico non deve solo evitare errori grossolani, ma dovrebbe invece affiancarsi al regista come coautore. Non è mania di protagonismo ma una riflessione frutto di esperienze del passato, che hanno prodotto risultati se non aberranti quantomeno di dubbia qualità.

D'altra parte è importante conoscere il mezzo televisivo per poter dar vita a un programma accattivante. Gli storici dovrebbero apprendere come la televisione sia in grado di offrire qualcosa di diverso rispetto alla didattica e alla ricerca storica tradizionale. Esiste, inoltre, una questione di responsabilità che normalmente non attiene al lavoro dello storico. Da una parte bisogna essere consapevoli, spesso, di trattare dei temi controversi, dall'altra non bisogna esagerare con un politically correct che può produrre situazioni grottesche.

Nella parte del libro dedicata alla guerra civile spagnola, si parla proprio di questi aspetti. Innanzitutto è importante ricordare l'enorme impatto sull'opinione pubblica di quell'evento, e la sua forte connotazione ideologica. Da tutte le parti vi fu una consistente produzione di filmati, con caratteristiche diverse, dove un certo peso ebbe anche la tecnologia: solo gli operatori sovietici infatti avevano telecamere facilmente trasportabili, mentre gli altri dovevano accontentarsi di riprendere le retrovie. Si era spesso davanti ad un cinema di propaganda, e questo caratterizzava anche l'atmosfera che si voleva ricreare nel film. Gli anarchici erano per esempio indecisi se fossero ad una guerra o nel corso della rivoluzione, e il beneficio del dubbio infonde i loro documentari di una certa allegria. Intorno a queste considerazioni Maurizio Cascavilla ha raccontato il suo programma "La guerra civile spagnola".

Sul lavoro dell'Istituto Parri si sofferma invece il secondo intervento sul tema, quello di Pierre Sorlin e Luisa Cigognetti. L'impatto sull'opinione pubblica della guerra civile spagnola derivò anche dalla presenza sempre più importante di mezzi di comunicazione di massa, come i cinegiornali, la cui analisi oggi è ricca di informazioni sull'epoca. Bisogna tener presente, nel loro utilizzo, sia del pubblico che li guardava, sia di quello attuale, decisamente più smaliziato. Ancora una volta, inoltre, pesano i processi di produzione e circolazione delle immagini. Il racconto della guerra che ci arriva oggi, cioè, è quello che è stato fatto dagli operatori e dai giornalisti, del quale parte integrante è la routine produttiva che ne caratterizza, oggi come ieri, le scelte.

L'analisi delle strategie di comunicazione serve allora a far emergere l'uso spesso esplicito della propaganda, con stilemi molto in voga anche in seguito, dalla guerra fredda a... oggi.

 

La storia in televisione. Storici e registi a confronto, a cura di L. Cigognetti, L. Servetti, P. Sorlin, Venezia, Marsilio, 2001, 102 p., s.i.p.

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