Rivista "IBC" X, 2002, 1
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Il viaggio di ritorno dall'inaugurazione di una mostra, dalla riapertura di un museo o da una restituzione archeologica è il momento in cui più facilmente può emergere sul talento del cronista - sul reciproco, fatale commercio tra l'improvvisazione e l'abitudine, scandito dall'urgere del tempo e inchiodato alla ricorrenza delle formule di mestiere - il guizzo esercitato del corrispondente, del testimone vivace, dell'osservatore e, potremmo aggiungere, dell'interprete, capace di annotare e di offrire intatti, pur condensati in poche righe, i colori e i valori prospettici dell'esperienza appena vissuta. Forse per questa ragione s'intitola Viaggio di ritorno. Cronache mostre e annotazioni dalla fine del Novecento una silloge di scritti d'occasione di Valeria Cicala, appena pubblicata dall'editore Raffaelli di Rimini, con prefazione di Ezio Raimondi. Pagine ricche di attenzione e di garbo, dotate di una naturale levità descrittiva e di una sensibilità al dettaglio che svela al lettore, insieme alla testimonianza puntuale di un allestimento o di un'esposizione temporanea, anche il gusto per la divagazione storica ed erudita, e l'attrazione appassionata verso la città che circonda volta a volta lo spazio chiuso della mostra o del museo - Parigi, più volentieri, ma anche Roma, la Sicilia e la Rimini antica. Lo sguardo punta, così, anche all'esterno: osserva come si muove una città, ne ascolta le voci, ne registra le abitudini, ne ama e ne fa amare le eredità e le forme; come quando, ad esempio, l'itinerario di Valeria Cicala tocca il Giappone, e non solo indaga tra le risorse scientifiche di un'esperienza museale, ma riesce a ridisegnare in una sintesi fulminea i tratti fondamentali di una remota sensibilità figurativa.
V. Cicala, Viaggio di ritorno. Cronache mostre e annotazioni dalla fine del Novecento, Rimini, Raffaelli Editore, 2001, 101 p., Ç 10,33.
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