Rivista "IBC" IX, 2001, 4

musei e beni culturali / pubblicazioni

Il museo tra storia e attualità

Margherita Sani
[IBC]

Per chi voglia addentrarsi nella materia "musei e politiche museali" in Italia e comprendere a fondo i cambiamenti che caratterizzano al momento attuale non solo il quadro legislativo, ma anche le prassi e la cultura organizzativa proprie di questi istituti culturali, il filo conduttore offerto da Daniele Jalla nel suo libro Il Museo contemporaneo. Introduzione al nuovo sistema museale italiano risulta particolarmente utile per ricomporre un quadro di insieme complesso, a partire da situazioni che si caratterizzano diversamente a livello locale, anche in funzione dell'ambito amministrativo di appartenenza.

Partendo dall'attualità, e cioè da un momento in cui più che in passato sembrano sussistere nel nostro paese le condizioni per attuare una vera e propria riforma di settore, l'autore traccia una ricostruzione della storia "istituzionale" dei musei che ne ripercorre le vicende dall'Unità ai giorni nostri tenendo come costante riferimento l'evolvere della legislazione e gli effetti da essa prodotti sia sulle attività del museo, che sulle sue finalità, vale a dire sul ruolo ad esso assegnato dalla società nei diversi momenti storici.

Vediamo allora che alla fine dell'Ottocento i musei godevano di uno status giuridico che riconosceva loro la dignità di enti dotati di ampia autonomia scientifica e gestionale, mentre solo a distanza di pochi anni la nuova normativa di tutela, riconoscendo come preminente la funzione di protezione del patrimonio, li privava della caratteristica di "istituti", prendendoli in considerazione esclusivamente in quanto collezioni, vale a dire complessi di beni: oggetti e non soggetti caratterizzati da finalità e funzioni proprie.

Questa anomalia ha fortemente condizionato e limitato lo sviluppo del museo italiano, in particolare quello statale e ne ha accompagnato la storia fino a tempi recentissimi, in cui il dibattito sulla tutela si è aperto alla questione delle forme e dei modelli di gestione e i musei hanno potuto riemergere come specifica "entità", pienamente distinta nell'ambito dei beni culturali. Dopo tutto è solo con il Testo Unico dei beni culturali del 1999 che i musei vengono riconosciuti non solo sotto il profilo delle collezioni e viene per la prima volta offerta una definizione ufficiale di museo come "struttura comunque denominata organizzata per la conservazione, la valorizzazione e la fruizione pubblica di raccolte e beni culturali". Dal 1861 al 1999 tuttavia molti sono stati i momenti in cui la legislazione ha introdotto novità significative in materia di musei e l'autore ci guida in questa ricostruzione storica, aiutandoci a focalizzare i passaggi più importanti: dall'emanazione delle leggi nazionali di tutela, all'approvazione della carta costituzionale, all'istituzione dello stesso Ministero per i beni culturali e ambientali, ai progetti di legge Chiarante e Covatta, alla legge Ronchey. Ampio spazio viene dedicato al periodo 1997-1999, che ha visto il delinearsi di un nuovo quadro legislativo e il proliferare di norme che, nell'ambito di un disegno più complessivo di riforma dello Stato, hanno contribuito a costruire un nuovo scenario anche per i musei. Altrettanto rilievo viene dato alla legislazione regionale e alla trattazione delle problematiche che riguardano sia i musei di enti locali, che quelli privati.

Ripercorrendo così per grandi tappe l'evoluzione del museo italiano dal punto di vista istituzionale, il libro ci riporta dunque all'attualità con una maggiore consapevolezza del passato e con un'accresciuta capacità di cogliere le novità, ma anche i limiti, del presente. Ai capitoli di ricostruzione storica e di illustrazione dei più recenti provvedimenti si alternano schede tecniche di approfondimento che offrono contenuti a supporto o completamento di quanto esposto (dati statistici, legislazione regionale sui musei, schede informative sulle reti museali, sui sistemi di accreditamento, ecc.), o che riproducono documenti ufficiali (Codice deontologico dell'ICOM, Documento finale della prima conferenza nazionale dei musei, Documento sugli "Standard per i musei italiani", ecc.). Ricca ed esaustiva è anche l'appendice legislativa.

Un libro completo, scritto con lucidità e rigore, ma anche con la passione di chi, operando nel settore, vede per la prima volta praticabili le condizioni per dare un nuovo impulso ai musei nel nostro paese, rinnovandoli nel senso di una gestione più moderna e agile, e di una maggiore incisività e consapevolezza del proprio ruolo nel contesto sociale.

 

D. Jalla, Il museo contemporaneo. Introduzione al nuovo sistema museale italiano, Torino, Utet Libreria, 2000, 352 p., L. 43.000, Euro 22,21.

 

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