Rivista "IBC" IX, 2001, 3

musei e beni culturali, biblioteche e archivi / mostre e rassegne, pubblicazioni

Arte e comunicazione 1980-2000

Siriana Suprani
[direttrice dell'Archivio e della Biblioteca dell'Istituto Gramsci Emilia-Romagna di Bologna]

La mostra "Arte e comunicazione 1980-2000", allestita presso il Palazzo dei Musei di Modena nell'autunno 2000, e la pubblicazione del relativo catalogo per i caratteri della Nuovagrafica avviene in un contesto favorevole che stimola e facilita l'attenzione e l'apprezzamento per il progetto.

Entrambe le iniziative sono state promosse dall'Archivio storico del Comune di Carpi e curate dal suo archivista Gilberto Zacchè allo scopo di presentare e valorizzare una parte della ricca collezione di manifesti che l'Archivio storico conserva. Il volume contiene anche contributi dedicati a temi diversi dal manifesto e tutti degni di nota come, ad esempio, la storia della tipografia a Carpi.

Il manifesto come strumento di informazione, di comunicazione culturale e politica nonché di promozione e di propaganda, come si è espresso nel corso dell'ultimo secolo, gode oggi di particolare interesse da parte della ricerca storica e dell'indagine sulla storia e evoluzione del linguaggio e dei mezzi di comunicazione. Per stare solo agli esempi più recenti, a conferma di quanto affermato vorrei citare un convegno che si è svolto recentemente presso l'Università di Viterbo sulla comunicazione politica dove i riferimenti al manifesto quale veicolo del messaggio hanno avuto un ruolo centrale. Ricordo ancora, sempre a proposito, un intervento di Carlo Ginzburg tenuto alla Biblioteca Nazionale di Francia e pubblicato sulla stampa quotidiana.

Fare conoscere l'esistenza di questo tipo di documentazione e offrire in maniera qualificata al pubblico degli studiosi materiali preziosi per la ricerca ha dunque, tra gli altri meriti, quello, non di poco valore per l'attività di un archivio storico, di cogliere la sensibilità storiografica del momento e gli indirizzi dell'indagine conoscitiva.

Il lavoro inoltre esprime una originalità che vale la pena sottolineare. Si tratta infatti del racconto del percorso di un artista e grafico, Alberto Cova, compiuto "al servizio" della propria comunità (l'Archivio raccoglie oltre seicento esemplari dell'artista solo in parte esposti e pubblicati). Come scrive Gilberto Zacchè nell'introduzione l'iniziativa "presenta un triplice motivo di interesse: in primo luogo assume il significato di un riconoscimento al valore artistico, verificabile in un arco di tempo significativo, di un prezioso collaboratore dell'amministrazione comunale; inoltre costituisce una documentazione di prim'ordine dell'attività promossa dal Comune nei vari campi e in special modo, in ambito culturale e sociale; infine consente di sviluppare una riflessione sul manifesto pubblicitario e sulla sua evoluzione nel corso dell'ultimo ventennio".

Non è la prima volta che la preziosa raccolta di manifesti del Comune di Carpi è oggetto di studio e di pubblicazione. Infatti già nel 1984 l'Archivio storico pubblicò la riproduzione di una selezione di manifesti del periodo 1943-1945, corredata da una presentazione e da didascalie scritte da Luigi Arbizzani, particolarmente dense di indicazioni e commenti, raccolte in un opuscolo allegato, dal titolo Carpi 1943-1945. La storia attraverso i manifesti.


Arte e comunicazione 1980-2000. Vent'anni di grafica pubblicitaria del Comune di Carpi nei manifesti di Alberto Cova, a cura di G. Zacchè, Carpi, Nuovagrafica, 2000, 164 p.,s.i.p.

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