Rivista "IBC" IX, 2001, 3
musei e beni culturali / mostre e rassegne, pubblicazioni
Il fantasma di Shakespeare ha aleggiato quest'anno sull'estate culturale ravennate. La Loggetta Lombardesca ha ospitato dal 22 giugno al 9 settembre "Shakespeariana", un evento espositivo curato da Claudio Spadoni e promosso dal Museo della Città di Ravenna e dal Ravenna Festival che ha dedicato l'edizione 2001 alle opere di William Shakespeare.
La mostra, articolata in due parti, comprendeva una prima sezione, ideata da Morena Campani, dal titolo "Tutti in scena! I costumi del Teatro alla Scala" con i preziosi bozzetti ed i raffinati costumi di alcune memorabili rappresentazioni liriche di ispirazione shakespeariana; il piano superiore della Loggetta Lombardesca ha accolto invece "Il Teatro elettronico della memoria", una grande videoinstallazione ispirata al tema del teatro, opera dell'artista Fabrizio Plessi.
Di "Shakespeariana" restano i due cataloghi che hanno accompagnato il progetto, entrambi editi da Mazzotta. In "Tutti in scena!" le fotografie di scena di Silvia Lelli e Roberto Masotti, presenti anche in mostra, ci restituiscono la celeberrima edizione del "Falstaff" al Teatro alla Scala del 1980. I due autori, nati a Ravenna ma milanesi d'adozione, sono stati dal 1979 al 1996 fotografi ufficiali del Teatro scaligero. Nella premessa all'illustrazione fotografica Lelli e Masotti rispondono ad alcuni quesiti che vengono in genere posti durante conversazioni, interviste e seminari. "La fotografia descrive e approfondisce il nostro sguardo, segue i punti di vista che le assegnamo di volta in volta dentro e fuori dagli schemi per decifrare a suon d'immagini il libretto e la struttura drammaturgica seguendo musicalità, regia, direzione, immerse nello spazio teatrale": ecco, in sintesi, la loro definizione di fotografia di spettacolo.
Il catalogo contiene inoltre le riproduzioni dei bozzetti che l'artista Emanuele Luzzati realizzò nel 1967 per l'edizione scaligera de "I Capuleti e i Montecchi" e, infine, le foto di Gian Luca Liverani dei costumi di "Otello" nella versione del 1976/77 con regia, scene e costumi di Franco Zeffirelli. Il volume è introdotto da uno scritto di Marco Vallora dal titolo accattivante: "Divagazioni tra lenzuola, stivalini e hammam".
Il secondo catalogo, Teatro elettronico della memoria, è dedicato alle videoinstallazioni e scenografie di Fabrizio Plessi, da "Sciame" del 1987 alla videoinstallazione ravennate realizzata in occasione di "Shakespeariana", passando da "Icarus" (1989), "Titanic" (1992), la scenografia elettronica del "Pavarotti Live Concert" a New York (1993), "Ex Machina" (1995), "Memos" (1997) e "Sogno" (2000). Come scrive Claudio Spadoni nel saggio introduttivo, nell'opera di Plessi, che da sempre assembla video e oggetti, materiali abitualmente situati su piani linguistici, rappresentativi, simbolici diversi, "l'immagine fluida si incontra con la rigidità, la consistenza, la fissità della pietra, del ferro, del legno, la struttura elementare di contenitori, l'oggetto ready made, la tranche di realtà prelevata e ridefinita, la linearità delle costruzioni o del tracciato ambientale, e lo stesso luogo contenitore. L'immagine video interferisce in questo campionariodi materiali nello spazio che li accoglie". "Plessi" - continua Spadoni - "rifiuta la qualifica di videoartista, e anzi, proprio attraverso l'uso del video entro strutture, forme plastiche, relazioni anche ambientali - specie quando si tratta di luoghi storici, fortemente caratterizzanti e caratterizzati - opera come un artista, nell'accezione più piena del termine, che piega alle sue esigenze anche la tecnologia elettronica". Vedere per credere.
Tutti in scena! Costumi del Teatro alla Scala, Milano, edizioni Gabriele
Mazzotta, 2001, L. 45.000.
Plessi. Teatro elettronico della memoria, Milano, edizioni Gabriele Mazzotta, 2001, L. 45.000.
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