Rivista "IBC" IX, 2001, 1
musei e beni culturali, territorio e beni architettonici-ambientali / convegni e seminari, mostre e rassegne, pubblicazioni
Il volume raccoglie gli atti delle giornate di studio che si sono svolte a San Pietro in Vincoli, in provincia di Ravenna, il 16 e il 17 settembre 2000; nella stessa circostanza è stata allestita una mostra presso il Centro di documentazione sul territorio e Museo didattico di San Pietro in Campiano, che è rimasta aperta al pubblico fino al 15 ottobre.
Il libro permette di recuperare lo stretto legame tra la mostra e il convegno e di cogliere l'impegno che è alla base di questa ricerca che si rivela assai utile poiché incrementa il patrimonio di conoscenze su un lembo di territorio, quello denominato Ville Unite, che, proprio in quanto individuato come area "di mezzo" tra i fiumi Ronco e Savio, immerso in un orizzonte che assorbe ancora l'influsso delle lagune cervesi, ma si proietta già verso l'Appennino, ha costituito una zona di passaggio, un tramite, arricchendosi così di molti apporti culturali ancora prima dell'età romana.
I dieci contributi in cui si articola il catalogo muovono proprio dall'età del bronzo per concludersi con i dati relativi ai materiali di età medioevale; gli autori, oltre alle due curatrici del libro, Giovanna Montevecchi e Paola Novara, che firmano anche quattro dei contributi, sono Monica Miari, Maria Grazia Maioli, Francesca Cenerini, Chiara Molducci, Gian Luigi Gambi e Mauro Librenti, con interventi ben concatenati e che permettono una chiara lettura del territorio.
Quest'area, proprio per la sua posizione a ridosso dei percorsi stradali e delle vie fluviali che la caratterizzano, presenta tracce e testimonianze interessanti, già lo si ricordava, fin dall'età del bronzo. Dopo un declino che culmina nella prima età del ferro, il territorio torna a configurarsi nella fase finale di questo periodo, come attestano i recenti ritrovamenti, ed è evidente che ha assorbito le influenze dei due poli fondamentali della Romagna costiera: a sud il comprensorio della valle del Marecchia e a nord Ravenna.
Sono gli apporti etruschi, villanoviani ed umbri a connotare l'area delle Ville Unite. Il suo territorio risente positivamente delle attività commerciali che approdano sulle coste adriatiche settentrionali; esse provengono per la maggior parte dall'ambito meridionale e dal mondo greco. Tale denso substrato predispone queste zone, nel momento in cui si afferma la romanizzazione, ad accogliere insediamenti rustici complessi e ben organizzati ad essere luogo di attività produttive e di ville.
La documentazione archeologica e le considerazioni storiche che questa conforta si compenetrano e si arricchiscono di conclusioni nelle pagine che Francesca Cenerini dedica alla interpretazione del territorio delle Ville Unite attraverso i testi epigrafici di età romana, dove i dati che emergono dalla lettura di monumenti e dediche danno fisionomia agli aspetti sociali, economici, culturali e religiosi della compagine umana che qui risiedeva e che palesa una discreta agiatezza. Seppure in modo frammentario, a causa del reimpiego o della distruzione subita dai materiali inscritti, è rilevante il patrimonio di informazioni che se ne ricava, e non è da trascurare il fatto che la scrittura latina su pietra presenti in questi insediamenti continuità dal I secolo a.C. fino al VI secolo d.C.
In Agro Decumano. Per un catalogo del patrimonio storico archeologico del territorio a sud di Ravenna, a cura di G. Montevecchi e P. Novara, Ravenna, Danilo Montanari Editore, 2000, 222 p., L. 35.000.
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