Rivista "IBC" VIII, 2000, 3

biblioteche e archivi / immagini, media, progetti e realizzazioni

I persuasori... manifesti

Letizia Del Pero
[catalogatrice presso la Biblioteca dell'Istituto Gramsci Emilia-Romagna di Bologna]
Siriana Suprani
[direttrice dell'Archivio e della Biblioteca dell'Istituto Gramsci Emilia-Romagna di Bologna]

"Immagini e parole. La politica per strada" è un progetto di archivio on line del manifesto politico e sociale del Novecento. Questo materiale documentario ha sempre goduto di una certa attenzione sia da parte della ricerca storica, che il più delle volte lo ha però utilizzato come corredo (per mostre o illustrazioni di testi), sia da parte della ricerca più direttamente rivolta allo studio dell'efficacia o bellezza delle immagini e del messaggio. Si può dire tuttavia che solo in tempi più recenti il manifesto ha acquisito considerazione come fonte documentaria vera e propria per gli studi di storia politica, di storia del messaggio politico comparato alla storia della comunicazione in genere e per la storia della grafica contemporanea.


Il manifesto politico come testimonianza storica ci parla, in primo luogo, dell'emittente e del destinatario, cioè ci descrive l'identità del movimento o del partito che lo ha realizzato e di come quel movimento o quel partito si rappresenta il proprio e/lettore. Al di là dei programmi e delle ideologie il manifesto è un efficace biglietto da visita di chi lo realizza, perché in ogni manifesto è possibile leggere lo sforzo di rappresentare a sé stessi e agli altri, con i pochi tratti dell'immediatezza del mezzo, chi sta parlando attraverso quel testo. Ecco perché la retorica dei manifesti politici è piena di figure stereotipe e facilmente riconoscibili, segni che a distanza di tempo ci paiono ingenui ma che dobbiamo interpretare come segni che ben caratterizzano le contrapposizioni e le diverse visioni del mondo di una particolare epoca. Il manifesto politico ci parla, dunque, direttamente di soggetti politici e in maniera più mediata dei valori, dei criteri di priorità, dei sentimenti, delle passioni che hanno caratterizzato un'epoca.1


L'Istituto Gramsci Emilia-Romagna, in quanto istituto privato di conservazione e servizio pubblico di biblioteca e archivio e in quanto depositario di una raccolta di circa dodicimila manifesti, è proficuamente esposto alle sollecitazioni e alle domande della ricerca. Per questo motivo ha contemplato nel proprio programma di attività un piano di intervento, da svolgersi nell'arco di più anni, volto ad affrontare i problemi relativi alla conservazione e alla catalogazione dei manifesti, considerando anche la possibilità di nuove acquisizioni e a tutela di un materiale esposto più di altri alla dispersione e al degrado.

Predisporre per la ricerca un numero appropriato di informazioni secondo regole di descrizione e di catalogazione comunemente definite ed accettate, rendere consultabili le immagini e tutelare contemporaneamente la conservazione del documento: queste ci sono parse le questioni da conciliare proponendoci di catalogare la raccolta conservata dall'Istituto. Per impostare un progetto di catalogazione adeguato e corretto abbiamo naturalmente tenuto conto della riflessione inerente il trattamento di questo materiale documentario che nel frattempo si era venuta sviluppando sia in ambito biblioteconomico che in ambito archivistico2 e, seppure approdati a precise scelte, non abbiamo escluso il confronto con altri metodi e approcci di catalogazione e classificazione che la novità della materia richiede: "[...] non è infatti unicamente la natura dei documenti che decide per un percorso operativo [...] ma anche la situazione del corpus documentario".3 Da qui ha preso avvio anche la nostra riflessione.

La raccolta dei manifesti in questione proviene in maggior parte dall'archivio del PCI di Bologna, depositato anch'esso presso l'Istituto, ma è sempre stata gestita dallo stesso ente proprietario - e in parte produttore - in modo del tutto autonomo dall'archivio; consegnata all'Istituto in più fasi - diverse da quelle di deposito dell'archivio - è stata poi ampliata dall'ente conservatore con progressive acquisizioni provenienti perlopiù da privati. Inoltre la storia stessa della biblioteca dell'Istituto Gramsci Emilia-Romagna e la relazione forte tra parte della raccolta più propriamente bibliografica e altre raccolte documentarie "di confine" (di difficile definizione sia per la natura della documentazione che per il modo in cui si sono formate nel tempo), nonché la possibilità di utilizzare un software che permettesse la visualizzazione dell'immagine, hanno fatto sì che la catalogazione e la descrizione bibliografica del documento attraverso le norme ISBD ci sembrassero le scelte più adeguate.

"Bologna 2000" ci ha offerto l'occasione per presentare un progetto, poi accolto nell'ambito delle manifestazioni sull'informazione e la comunicazione, mirato a produrre un "prototipo" di banca dati on line del manifesto politico, progetto per il quale abbiamo chiesto la collaborazione di altri istituti pubblici e privati soprattutto della nostra regione.4 Riteniamo infatti di grande importanza per la conservazione e la tutela dei manifesti e di estremo interesse per la ricerca poter creare una rete di relazioni tra istituti di conservazione di tali risorse documentarie; ciò al fine di effettuare un primo censimento necessario per la conoscenza del patrimonio esistente e per arricchire il confronto sui vari metodi di acquisizione, conservazione e trattamento di queste fonti.

Abbiamo così predisposto alla consultazione in Internet, nel sito di "Bologna 2000", un archivio che raccoglie le immagini e la descrizione catalografica di circa cinquecento manifesti italiani a contenuto politico e sociale prodotti nell'arco del ventesimo secolo.

Questa selezione di manifesti italiani - compiuta soprattutto nell'ambito delle raccolte conservate nel territorio regionale e senza pretesa di completezza né storica né cronologica5 - offre la documentazione di alcuni momenti particolarmente significativi degli ultimi cento anni: tra questi il movimento cooperativo dei primi anni del secolo, la Grande Guerra, il Partito nazionale fascista, la Repubblica sociale italiana e le autorità germaniche occupanti durante la seconda guerra mondiale, i fogli del Comitato di liberazione nazionale e i manifesti della campagna referendaria ed elettorale del 1946 e delle elezioni del 1948. A partire dagli anni Cinquanta il "dialogo sui muri" si arricchisce: la scelta dei manifesti per la banca dati iconografica ha inteso testimoniare ogni evento politico di rilievo nazionale ed internazionale, come ad esempio le varie campagne elettorali, la guerra del Vietnam, il movimento studentesco del '68 e il movimento delle donne, le lotte dei lavoratori, il terrorismo. L'immediatezza evocativa della grafica (in alcuni casi d'autore), la particolare vivacità del messaggio politico e l'importanza dell'evento storico cui il manifesto si riferisce sono stati i principali criteri guida per la scelta del materiale originale, che offre una ricca panoramica sulla comunicazione sociale in Italia prima e dopo l'avvento della televisione.

Con questo progetto abbiamo inteso dimostrare che attraverso l'impiego della tecnologia digitale si può favorire la consultazione da parte di un vasto pubblico di un materiale documentario difficilmente reperibile e maneggiabile e soddisfare in tal modo la domanda proveniente da ricercatori, scuole, studenti e persone interessate ad un'analisi storica del Novecento attraverso l'immagine.6 Al contempo si è voluto sottolineare il problema della salvaguardia di una documentazione cartacea che necessita di una particolare attenzione nella conservazione.

Concludiamo con alcune brevi note sulla catalogazione. Il lavoro è stato discusso in corso d'opera con la Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna, ed è stato condotto con l'ausilio dei principali testi di riferimento in materia.7

Il software utilizzato per l'immissione dei dati e delle immagini è stato Sebina Multimedia (rel. 1.0.4) di Akros Informatica, ultima versione del programma in uso nella nostra biblioteca dal 1988 per la gestione e la catalogazione di libri e periodici.

L'OPAC di Sebina Multimedia permette l'interrogazione per autore, titolo, soggetto e ricerca libera; è possibile inoltre visualizzare, per i primi tre campi di ricerca, l'intero archivio delle voci presenti (opzione "Lista"). Per le intestazioni del catalogo per autori si è scelto di indicare sia la persona o l'ente cui si è attribuita una funzione nella creazione artistica del manifesto (illustratore, fotografo, grafico), sia l'ente committente (partito, associazione, sindacato, ecc.); il committente, pur non essendo il più delle volte il responsabile artistico, assume un'importanza fondamentale per la particolare tipologia dei documenti catalogati. Il titolo è stato scelto in base all'evidenza grafica della frase all'interno del manifesto. Per ciò che concerne infine la soggettazione, si è scelto di segnalare sia gli argomenti trattati dal manifesto (eventi e persone con le suddivisioni di luogo ed anno), sia l'immagine in esso contenuta (ad es. Aeroplani, Bandiera, Donne, Madre, Operai, Soldati, luoghi ed anche in questo caso i nomi di persona); la forma artistica dell'immagine è stata specificata con le suddivisioni: "caricature", "fotografie", "iconografia".


Note

(1) R. Grandi, Come persuade e cosa racconta il manifesto politico, in www.bologna2000.it/la_politica_per_strada (il sito Web del progetto "Immagini e parole. La politica per strada", sul quale si possono consultare anche altri saggi: L. Baldissara, La storia nei manifesti, la storia dei manifesti; G. Grignaffini, Tre domande a un secolo breve.

Si vedano inoltre, in volume: La politica sui muri. I manifesti politici dell'Italia repubblicana, 1946-1992, a cura di C. Ottaviano e P. Soddu, Torino, Rosenberg & Sellier, 2000; Il Rosso e il Nero. Figure e ideologie in Italia 1945-1980 nelle raccolte del Csac, a cura di A.C. Quintavalle e G. Bianchino, Milano, Electa, 1999 (catalogo della omonima mostra parmense).

(2) Si vedano tra gli altri: R. Todros, Manifesto, Roma, Associazione italiana biblioteche, 1992; A. Sardelli, Le pubblicazioni minori e non convenzionali, Milano, Editrice Bibliografica, 1993; Archivio centrale dello Stato, Volantini antifascisti nelle carte di Pubblica sicurezza (1926-1943), repertorio a cura di P. Carucci, F. Dolci, M. Missori, Roma, Ministero per i beni e le attività culturali - Ufficio centrale per i beni archivistici, 1995; I manifesti della Federazione milanese del Partito comunista italiano (1956-1984), inventario a cura di S. Twardzik, Roma, Ministero per i beni e le attività culturali - Ufficio centrale per i beni archivistici, 1999.

(3) I manifesti della Federazione ..., cit., p. 15.

(4) Archivio dell'Associazione per la Pace (Bologna), Archivio Immagine della Direzione DS (Roma), Archivio Marco Pezzi di Bologna, Archivio storico del Comune di Carpi, Associazione Paolo Pedrelli - Archivio storico sindacale studi e ricerche sul lavoro (Bologna), Biblioteca municipale A. Panizzi (Reggio Emilia), Centro italiano di documentazione sulla cooperazione e l'economia sociale (Bologna), Istituto regionale F. Parri per la storia del movimento di Liberazione e dell'età contemporanea in Emilia-Romagna (Bologna), Istituto storico della Resistenza e di storia contemporanea di Modena, Museo civico del Risorgimento di Bologna.

(5) La selezione è avvenuta anche grazie al contributo di un comitato scientifico composto da Gian Mario Anselmi, Luca Baldissara, Roberto Grandi, Giovanna Grignaffini e Siriana Suprani.

(6) La riproduzione fotografica dei manifesti, la digitalizzazione delle immagini e la creazione del sito Web del progetto sono state realizzate in collaborazione con la società Union Multimedia.

(7) IFLA, ISBD (NBM). International Standard Bibliographic Description for Non-Book Materials, edizione italiana a cura di M.C. Barbagallo, Roma, Associazione italiana biblioteche, 1989; ICCU, Regole italiane di catalogazione per autori, Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali - Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, 1982; ICCU, Guida alla catalogazione in SBN, Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali - Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, 1995; Regole di catalogazione angloamericane. AACR 2, a cura di M. Gorman e P.W. Winkler, ed. it. a cura di R. Dini e L. Crocetti, Milano, Editrice Bibliografica, 1997; R. Todros, Manifesto, Roma, Associazione italiana biblioteche, 1992; La fotografia. Manuale di catalogazione, a cura di G. Benassati, Bologna, Grafis, 1990; Soggettario per i cataloghi delle biblioteche italiane, a cura della Biblioteca nazionale centrale di Firenze, Roma, Centro nazionale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, 1956; Bibliografia nazionale italiana, Soggetti. Liste di aggiornamento 1956-1985, Firenze, Biblioteca nazionale centrale, 1988; Biblioteca nazionale centrale di Firenze - Bibliografia nazionale italiana, Voci di soggetto. Aggiornamento 1986-1998, Milano, Editrice Bibliografica, [1999].

 

(1) R. Grandi, Come persuade e cosa racconta il manifesto politico, in www.bologna2000.it/la_politica_per_strada (il sito Web del progetto "Immagini e parole. La politica per strada", sul quale si possono consultare anche altri saggi: L. Baldissara, La storia nei manifesti, la storia dei manifesti; G. Grignaffini, Tre domande a un secolo breve. Si vedano inoltre, in volume: La politica sui muri. I manifesti politici dell'Italia repubblicana, 1946-1992, a cura di C. Ottaviano e P. Soddu, Torino, Rosenberg & Sellier, 2000; Il Rosso e il Nero. Figure e ideologie in Italia 1945-1980 nelle raccolte del Csac, a cura di A.C. Quintavalle e G. Bianchino, Milano, Electa, 1999 (catalogo della omonima mostra parmense).(2) Si vedano tra gli altri: R. Todros, Manifesto, Roma, Associazione italiana biblioteche, 1992; A. Sardelli, Le pubblicazioni minori e non convenzionali, Milano, Editrice Bibliografica, 1993; Archivio centrale dello Stato, Volantini antifascisti nelle carte di Pubblica sicurezza (1926-1943), repertorio a cura di P. Carucci, F. Dolci, M. Missori, Roma, Ministero per i beni e le attività culturali - Ufficio centrale per i beni archivistici, 1995; I manifesti della Federazione milanese del Partito comunista italiano (1956-1984), inventario a cura di S. Twardzik, Roma, Ministero per i beni e le attività culturali - Ufficio centrale per i beni archivistici, 1999.(3) I manifesti della Federazione ..., cit., p. 15.(4) Archivio dell'Associazione per la Pace (Bologna), Archivio Immagine della Direzione DS (Roma), Archivio Marco Pezzi di Bologna, Archivio storico del Comune di Carpi, Associazione Paolo Pedrelli - Archivio storico sindacale studi e ricerche sul lavoro (Bologna), Biblioteca municipale A. Panizzi (Reggio Emilia), Centro italiano di documentazione sulla cooperazione e l'economia sociale (Bologna), Istituto regionale F. Parri per la storia del movimento di Liberazione e dell'età contemporanea in Emilia-Romagna (Bologna), Istituto storico della Resistenza e di storia contemporanea di Modena, Museo civico del Risorgimento di Bologna.(5) La selezione è avvenuta anche grazie al contributo di un comitato scientifico composto da Gian Mario Anselmi, Luca Baldissara, Roberto Grandi, Giovanna Grignaffini e Siriana Suprani.(6) La riproduzione fotografica dei manifesti, la digitalizzazione delle immagini e la creazione del sito Web del progetto sono state realizzate in collaborazione con la società Union Multimedia.(7) IFLA, ISBD (NBM). International Standard Bibliographic Description for Non-Book Materials, edizione italiana a cura di M.C. Barbagallo, Roma, Associazione italiana biblioteche, 1989; ICCU, Regole italiane di catalogazione per autori, Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali - Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, 1982; ICCU, Guida alla catalogazione in SBN, Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali - Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, 1995; Regole di catalogazione angloamericane. AACR 2, a cura di M. Gorman e P.W. Winkler, ed. it. a cura di R. Dini e L. Crocetti, Milano, Editrice Bibliografica, 1997; R. Todros, Manifesto, Roma, Associazione italiana biblioteche, 1992; La fotografia. Manuale di catalogazione, a cura di G. Benassati, Bologna, Grafis, 1990; Soggettario per i cataloghi delle biblioteche italiane, a cura della Biblioteca nazionale centrale di Firenze, Roma, Centro nazionale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, 1956; Bibliografia nazionale italiana, Soggetti. Liste di aggiornamento 1956-1985, Firenze, Biblioteca nazionale centrale, 1988; Biblioteca nazionale centrale di Firenze - Bibliografia nazionale italiana, Voci di soggetto. Aggiornamento 1986-1998, Milano, Editrice Bibliografica, [1999].

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