A quasi un anno dalla partenza, l’attività IBC relativa al Sistema Museale Regionale sta per giungere ad un primo punto di verifica. L’Istituto è andato in tutte le province della regione, ha incontrato i responsabili dei musei sul territorio, ha raccolto indicazioni e suggerimenti. Si tratta ora di leggere queste informazioni in vista dell’approntamento di una rinnovata modalità di accreditamento, coerente con il dettato ministeriale e insieme aderente alle specificità dell’Emilia-Romagna. A Roma i tempi si sono un po’ allungati, anche perché là accelerazioni e frenate impresse dal livello politico influiscono fatalmente sull’attività ordinaria: l’Istituto, viceversa, gode della preziosa possibilità di sviluppare con tempi appropriati le sue relazioni, e ciò ha permesso contatti meno concitati e meno strumentali.
Abbiamo voluto approfittare del lancio del Sistema per tornare a connettere Regione e musei sulla base di una discussione che parta dal merito delle questioni: troppo spesso è accaduto che IBC abbia rappresentato il pur importantissimo punto di raccolta di domande specifiche, fungendo da collettore di richieste di finanziamento locali (capita così in moltissime Regioni), curando meno il versante dell’aggiornamento dei temi e degli obiettivi comuni cui tendere. Partire da un’interlocuzione efficace dal basso è, invece, necessario per identificare con maggiore precisione ciò che vorremmo fossero i musei in Emilia-Romagna, in modo da adeguare, col tempo, le linee di sviluppo e di finanziamento.
Si è spesso confusa l’idea del Sistema Museale Nazionale con l’immagine della piattaforma informatica che deve organizzarlo; ma l’aspetto tecnico dell’accreditamento e della declinazione della propria identità, d’altra parte inevitabile, non va scambiato con il senso ultimo dell’operazione. Almeno questo è l’auspicio della maggioranza degli addetti ai lavori con cui siamo entrati in relazione. Riteniamo, invece, che fosse il caso di incrociare gli elementi sui quali insistono maggiormente i curatori e i direttori dei musei con le indicazioni dei LUQ (Livelli Uniformi di Qualità), in modo da costruire una griglia in grado di restituirci un’agenda, una priorità di lavoro. Questa.
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