Rivista "IBC" XXIII, 2015, 4

musei e beni culturali, biblioteche e archivi / didattica, mostre e rassegne, storie e personaggi

"Maestro raccontami il mondo", Museo d'arte moderna di Bologna, 12 dicembre 2015 - 12 febbraio 2016.
Fuori classe

Valeria Cicala
[IBC]

Chi era giovane o bambino tra il 1959 e il 1968 ricorda una trasmissione televisiva che andava in onda nel pomeriggio, dal titolo Non è mai troppo tardi. La conduceva il maestro Alberto Manzi, uomo di straordinaria capacità nell'insegnare a leggere e a scrivere a tanti italiani che ancora in quegli anni non avevano raggiunto l'alfabetizzazione. Su una grande lavagna con gessetti, che utilizzava così bene anche per efficaci disegni, il maestro contribuì a ridurre le distanze tra un'Italia che abbracciava l'industrializzazione e una compagine rurale che forse oggi è difficile immaginare. Con la sua voce calda e pacata, raccontando ed esemplificando concetti e oggetti, quell'insegnante attraverso il video ha migliorato la vita e ampliato le conoscenze di tantissime persone di ogni età.

Ma è stato anche un apprezzato scrittore per ragazzi oltre a essere un maestro e pedagogista di primaria importanza nel panorama nazionale. Per Manzi il bambino andava educato "a pensare": le esperienze devono suscitare domande e curiosità, innescare il desiderio di capire e conoscere. È proprio con l'intento di ricordare e sottolineare questi aspetti della sua personalità che è nata la mostra "Maestro raccontami il mondo", promossa dalla Regione Emilia-Romagna e dal Centro Manzi in collaborazione con il MAMbo, che si è aperta sabato 12 dicembre presso il MAMbo, e rimarrà aperta fino al 12 febbraio 2016.

Capire il mondo attraverso le storie, scoprire storie attraverso l'arte. La leggerezza dell'universo narrativo di Alberto Manzi trova un nuovo immaginario artistico grazie all'abilità di Alberto Sanna che, tra illustrazioni e sculture di carta, propone ai bambini un'immersione giocosa in storie capaci di far pensare e innescare il desiderio di capire e conoscere il mondo. Tre i racconti illustrati: Flip il cucciolo introduce al concetto di amicizia, al valore della solidarietà e ci ricorda di non imporre il proprio punto di vista agli altri; Orzowei affronta il tema del razzismo e della diversità; Isa l'uomo si sofferma sui diritti e sullo sfruttamento degli esseri umani.

E vale la pena di aggiungere una nota sulle molteplici attività svolte da Alberto Manzi, eclettica e raffinata personalità che ha speso la sua esistenza per portare conoscenza e bellezza anche nella vita dei meno agiati. Insegnò in carcere e per quasi 40 anni nella scuola, fu maestro tra indios e campesinos analfabeti del Sud America e maestro di italiano per gli extracomunitari e ancora traduttore e divulgatore scientifico; senza dimenticare il suo impegno in qualità di sindaco a Pitigliano, in provincia di Grosseto.

Non è mai troppo tardi per scoprire questo straordinario uomo, il suo modo di vivere una militanza intellettuale e umana. Questo evento costituirà pure un'occasione per aprire il serbatoio dei ricordi, ma certamente oltre ai talenti di Manzi la mostra getta luce anche su una straordinaria e fertile stagione dell'informazione televisiva, quando la Rai interpretava il servizio pubblico con accenti di spessore culturale ed educativo davvero meritevoli di attenzione.


"Maestro raccontami il mondo", Museo d'arte moderna di Bologna, 12 dicembre 2015 - 12 febbraio 2016.

 

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