Rivista "IBC" XX, 2012, 3

biblioteche e archivi / progetti e realizzazioni

"Bibliobus" e "bibliotende": due iniziative per ritornare a vivere, dopo il terremoto, anche grazie alla lettura.
Tener botta anche coi libri

Carlo Tovoli
[IBC]

In Emilia si moltiplicano le iniziative per riportare la normalità nei territori duramente colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. Per rendersi conto della quantità e qualità delle azioni in corso basta dare uno sguardo alle pagine che la Regione Emilia-Romagna sta dedicando al "dopo terremoto" all'interno del proprio sito web (www.regione.emilia-romagna.it/terremoto): eventi speciali, gare di solidarietà e informazioni utili, dalla modulistica ai provvedimenti economico-politici, dall'assistenza sanitaria alle strategie per gestire la paura e lo stress.

Anche le biblioteche pubbliche di quelle zone hanno subìto seri danni, in alcuni casi irreversibili. Ma c'è una buona notizia: per evitare la sospensione del servizio bibliotecario nei centri dell'area nord del modenese colpiti dal sisma è nato il servizio "Bibliobus", un autobus adattato a biblioteca itinerante che effettua ogni settimana il prestito di libri con fermate a Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia e Medolla. Il mezzo, messo a disposizione dalla Biblioteca "Maria Goia" di Cervia, è stato corredato di 2.500 libri (per lo più di narrativa) per i cittadini, adulti e ragazzi, che non possono più accedere alle biblioteche comunali rese inagibili.

All'impegno dei bibliotecari e del Centro di documentazione della Provincia, naturale punto di riferimento della rete bibliotecaria modenese, si accompagnano gesti di solidarietà e offerte di collaborazione provenienti da diversi soggetti. Oltre alla Biblioteca civica di Cervia, che ha messo a disposizione il pullman di "Bibliobus", numerosi sono i volumi offerti dagli editori, senza dimenticare i tanti volontari impegnati in varie attività per la promozione della lettura che fanno ben sperare in un'attenzione duratura per la ripresa e il consolidamento del servizio bibliotecario e in un forte stimolo per la predisposizione di nuove strutture, anche temporanee, per lo studio e la lettura.

Il "Bibliobus" non arriva a Cavezzo, altra località colpita, perché qui è attiva la "Bibliotenda", una struttura realizzata grazie a una gara di solidarietà che ha suggellato un patto di amicizia a più di novecento chilometri di distanza. L'idea nasce nel Salento, a Copertino, subito dopo la terribile scossa del 29 maggio. La dirigente scolastica dell'Istituto comprensivo "Giovanni Falcone", Ornella Castellano, chiede aiuto con una lettera a colleghi, associazioni e singole persone, per fare qualcosa a favore delle zone emiliane colpite dal sisma. Pensa all'acquisto di una grande tenda-biblioteca con scaffali e libri, da allestire a Cavezzo, località scelta in accordo con l'Ufficio scolastico regionale dell'Emilia-Romagna e l'Unità di crisi della Provincia di Modena.

Il sogno si avvera: la tenda e i libri precedono di qualche giorno l'arrivo a Cavezzo del pullman con 30 volontari. Nel bagagliaio i sapori della Puglia e un ulivo, da piantare accanto alla bibliotenda, nel parco della casa di riposo "Villa Rosati", dove il Comune ha prontamente realizzato la base-pavimento in legno. All'alba del 24 giugno si procede all'allestimento e all'inaugurazione con una festa. Da allora la biblioteca è aperta il martedì, giovedì e sabato dalle 9 alle 13; dal lunedì al venerdì anche dalle 16 alle 19.30. Se la natura ci ricorda quanto siamo piccoli e indifesi e l'economia mondiale ci minaccia a suon di spread, l'Emilia prova a "tener botta". Con l'aiuto di tutti.

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