Rivista "IBC" XX, 2012, 3
biblioteche e archivi / pubblicazioni
Il volumetto intitolato La Biblioteca dei Cappuccini. Manoscritti, incunaboli, cinquecentine e preziose edizioni a stampa ripercorre la mostra dedicata alla Biblioteca provinciale dei Frati minori cappuccini di Genova, nata nel 1603. Al lavoro dei curatori, Stefano Zagatti e Francesca Nepori, si aggiungono importanti contributi di Franco Caroselli, Anna Giulia Cavagna e Anna De Floriani, con interessanti interventi di Vittorio Casalino e Cassiano Carpaneto.
Se Francesco, sin dalla prima iconografia, è rappresentato con il libro nella mano, fosse esso la Regola o il Vangelo, le collezioni librarie dell'Ordine sembrano essere state per secoli alla ricerca dell'equilibrio, fra quanto necessario alla formazione e quanto superfluo per la predicazione, in continua tensione verso l'umiltà del sapere. I saggi che danno forma al catalogo sono attenti nel descrivere queste contraddizioni, inevitabilmente riflesse nell'approccio dei bibliotecari che nei secoli si sono susseguiti, nella tipologia dei materiali pervenuti fino a noi (pur nel maelstrom delle soppressioni napoleoniche e postunitarie), nella qualità dei testi e nella forma delle legature, e nelle tracce personali lasciate da donatori, custodi e fruitori attraverso glosse, timbri ed ex libris. Non manca l'attenzione al ruolo di una biblioteca religiosa di conservazione oggi, con particolare riferimento agli aspetti gestionali, di salvaguardia, di adesione ai grandi progetti bibliografici e di catalogazione a livello nazionale, e alle istanze e opportunità della biblioteca digitale.
La povertà cappuccina fa sì che, almeno agli esordi, le collezioni si formassero più per dono e scambio che per acquisto e che, comunque, gli esemplari fossero destinati alla fruizione comune e non al possesso personale o collettivo. L'organizzazione dei libri e la loro descrizione risulta essere un passo cruciale per comprendere la storia della biblioteca e non solo; la Provincia ecclesiastica ligure nel XVII secolo procede a un esame cognitivo delle raccolte, inteso come storia letteraria e bibliografia dell'Ordine, dove chiaramente il contenuto prevale sull'indagine materiale e patrimoniale. Cavagna nota che, ancora oggi, è figlia di questa tradizione la scuola di studi repertoriali che, in Emilia-Romagna, ha riunito dal 2010 cinque secoli di attestazioni letterarie e bibliografiche di una singola Provincia.
Il catalogo è chiuso da una serie di schede illustrate relative ai pezzi più significativi e dall'elenco di tutte le opere esposte.
La Biblioteca dei Cappuccini. Manoscritti, incunaboli, cinquecentine e preziose edizioni a stampa, a cura di S. Zagatti e F. Nepori, Genova, San Giorgio Editrice, 2010, 90 pagine, 18,00 euro.
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