Rivista "IBC" XX, 2012, 2
Dossier: Le case delle parole - Viaggio nella Romagna dei poeti e degli scrittori
musei e beni culturali, territorio e beni architettonici-ambientali, biblioteche e archivi, dossier /
Perché mai le case dei poeti e degli scrittori? Della Romagna, per di più! Non bastano le opere? Questa breve nota non intende rispondere alla improbabile domanda, tanto improbabile che nessuno, in Romagna e fuori della Romagna, la formulerebbe. Il progetto sulle case-museo dei nostri poeti e scrittori non necessita di troppe giustificazioni. La Romagna è quella che è per mille ragioni, come ogni altra parte d'Italia. Tra queste ragioni vi sono i suoi scrittori, che l'hanno cantata, interpretata, giudicata, talvolta anche severamente.
Si parla tanto, a volte a sproposito, di identità, da noi come altrove, al punto che ogni paese, a nord come a sud della Via Emilia, ne rivendica, legittimamente o meno, una propria. Può una terra come la nostra rinunciare ad aprire le dimore in cui i suoi figli più creativi hanno visto la luce, o sono vissuti, hanno scritto le loro opere, hanno chiuso per sempre gli occhi, magari vi sono sepolti? No, evidentemente, e non da oggi, anche se è vero che negli ultimi anni è venuto crescendo l'interesse per questi luoghi della memoria culturale, così carichi di suggestione e di valori simbolici. Il visitatore - scriveva Vittore Branca qualche anno fa - vedendo i libri, i mobili, le atmosfere diversissime ma illuminanti intellettualmente e moralmente, racchiuse nelle dimore degli scrittori, spesso lontane dai grandi circuiti del distratto e onnivoro turismo di massa, non può non provare un fecondo "brivido spirituale".
Il senso del coordinamento delle Case-museo dei poeti e degli scrittori di Romagna è tutto qui: contribuire a far conoscere questi specialissimi beni culturali, interessanti e belli di per sé, ma soprattutto intimamente intrecciati con la vita e con l'opera di chi li ha abitati. Si è in presenza di fenomeni di singolare rilievo per la storia recente della vita culturale italiana e regionale, nelle sue interrelazioni complesse con il costume, la storia, l'arte, grazie alla compresenza di documenti di diversa natura, dai libri alle carte, dai mobili alle suppellettili, dalle fotografie, ai dipinti, alle sculture... Dunque, una grande risorsa nel già ricco panorama delle istituzioni museali.
In Romagna sono numerose le "case-museo degli scrittori", di case, cioè, possedute o gestite da un ente pubblico o partecipato, quindi aperte ai visitatori, con lo scopo precipuo di conservare e illustrare la memoria dell'autore: Vincenzo Monti, Marino Moretti, Alfredo Oriani, Alfredo Panzini, Giovanni Pascoli, Aurelio Saffi, Renato Serra.
Fino a pochi anni fa, le case-museo della Romagna si sono presentate isolatamente, attente alla irripetibilità e alle specificità dell'esperienza che esse raccontano e testimoniano, e dunque limitando la capacità di offrire una lettura unitaria della storia culturale del territorio e la stessa possibilità di attrazione verso il pubblico. Di qui la proposta di avviare un percorso comune, partita dalla Fondazione Oriani nel corso della preparazione di un CD sul "Cardello" finanziato dalla Provincia di Ravenna.
È sorto così, nel 2008, il comitato di coordinamento delle Case-museo dei poeti e degli scrittori di Romagna, formato dai dirigenti delle diverse istituzioni e dell'IBC, con carattere informale e consultivo. Il compito fondamentale è condividere progetti collettivi e realizzare iniziative comuni, nel rispetto dell'autonomia dei singoli istituti: creando così un centro culturale vivo, con forte connotazione operativa e promotore di manifestazioni e valorizzatore di energie nel più stretto collegamento con i tanti soggetti che si occupano delle tradizioni culturali della Romagna, e dunque aperto ad accogliere nuove esperienze che dovessero nascere nel territorio.
Già diverse sono state le iniziative comuni. Nel 2008 è stato prodotto il CD interattivo dal titolo La casa sa ch'io sono uno scrittore, in cui è stato proposto un accattivante itinerario fra i luoghi della memoria degli scrittori, descrivendone le case, la vita, le opere. Tra il 2009 e il 2011 sono stati realizzati i cicli di incontri intitolati "Scrivere con gusto. Autori e cucina delle case-museo della Romagna" e "Scrittori nell'Unità. Autori e Risorgimento nelle case-museo della Romagna". Nel 2011 è poi nato il portale web in cui è possibile trovare informazioni sulle attività delle diverse case-museo e sui progetti condivisi (www.casemuseoromagna.it).
Di fronte al perdurare, anche in Romagna, di campanilismi, chiusure, diffidenze in tanti campi della vita collettiva, le Case-museo dei poeti e degli scrittori stanno condividendo scopi, metodi di lavoro, progetti, in una logica di integrazione, di razionalizzazione ed economia delle risorse, sempre più declinanti, e di convinta collaborazione.
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