Rivista "IBC" XV, 2007, 4

musei e beni culturali, biblioteche e archivi / convegni e seminari, pubblicazioni, storie e personaggi

Stefano Fermi e il Bollettino Storico Piacentino, a cura di V. Anelli, Piacenza, Edizioni Tip. Le. Co., 2006.
Cento anni di "Bollettino storico piacentino"

Isabella Fabbri
[IBC]

Nel 2006 il "Bollettino Storico Piacentino" ha compiuto i suoi primi cento anni. Fondato nel 1906 da Stefano Fermi, che lo diresse fino al 1952, il periodico piacentino, all'epoca bimestrale e oggi semestrale, ha conservato nel tempo il suo ruolo peculiare di motore propulsivo delle ricerche legate alla storia locale, aprendo comunque le sue pagine anche a contributi relativi ad altri temi e discipline, dalla letteratura all'archeologia, dalla storia dell'arte alla conservazione e valorizzazione dei beni culturali. In occasione del centenario era stata organizzata a Piacenza una giornata di studi dedicata alla rivista e al suo fondatore. Gli atti di quella giornata sono stati successivamente pubblicati nel volume Stefano Fermi e il Bollettino Storico Piacentino, inserito nella collana della Biblioteca Storica Piacentina.

Nell'introduzione del volume, l'attuale direttore, Vittorio Anelli, ricorda tra l'altro che è stata avviata l'elaborazione degli indici dei primi cento anni della rivista: una versione informatizzata, continuamente aggiornata, sarà disponibile sul sito della rivista che è in fase di realizzazione (www.bollettinostoricopiacentino.it). Lo stesso sito conterrà anche informazioni sulla collana editoriale legata al Bollettino e sull'associazione degli "Amici del Bollettino Storico Piacentino" che è oggi proprietaria e promotrice della rivista e della collana.

I primi saggi del volume riguardano direttamente la figura di Stefano Fermi, autore di numerosi studi sull'Ottocento letterario e in particolare sul conterraneo Pietro Giordani, docente presso il Liceo Manzoni di Milano, fondatore e anima del Bollettino per quasi cinquant'anni. Angelo Cerizza ripercorre la formazione politica di Fermi, cattolico liberale, e i suoi rapporti con il fascismo, culminati nell'allontanamento del professore dalla cattedra per "antifascismo" nel marzo 1941 (verrà assunto di nuovo nei ruoli scolastici sei anni dopo); William Spaggiari analizza il contributo di Fermi, seguace della scuola storica, agli studi sul primo Ottocento, nei diversi volumi da lui pubblicati, ma anche negli scritti affidati alle pagine della rivista, mentre Anna Riva riferisce del recente riordino del suo carteggio. I saggi successivi prendono in esame, tra l'altro, la nascita del Bollettino in rapporto agli studi fiorentini di Fermi (Giovanna Rabitti), ricostruiscono la fisionomia della rivista (Daniela Morsia) e si soffermano sui temi della tutela dei monumenti e delle istituzioni culturali (Maria Luigia Pagliani) e sulla presenza nella rivista di contributi relativi alla storia dell'arte, del Medioevo e dell'età moderna (Antonella Gigli e Piero Castignoli).

Stefano Fermi e il Bollettino Storico Piacentino, a cura di V. Anelli, Piacenza, Edizioni Tip. Le.Co., 2006 (Biblioteca Storica Piacentina), 176 pagine, 15,00 euro.

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