Rivista "IBC" XIV, 2006, 4

territorio e beni architettonici-ambientali / immagini, pubblicazioni

Casalfiumanese, Castel del Rio, Borgo Tossignano, Fontanelice, e, a breve, Firenzuola (Bologna), sono le protagoniste dei libri fotografici della collana "Immagini e storia" di A&G Photo Edizioni (Imola).
Santerno 'on my mind'

Annalisa Marzaduri
[laureata in Storia della scienza e della tecnica all'Università di Bologna]

Finalmente una "storia per immagini" del passato piena di forza redentrice utile al futuro. C'è fiera dignità nelle fotografie della valle del Santerno pubblicate dalla casa editrice imolese A&G Photo Edizioni, di Gabriele Angelini, che nella collana "Immagini e storia" ha curato personalmente quattro volumi dedicati alle illustrazioni dei paesi e delle genti di Casalfiumanese, Castel del Rio, Borgo Tossignano e Fontanelice (Bologna), prima e dopo le guerre che ne trasformarono gli sfondi. Firenzuola si fa ancora desiderare dalle librerie, ma difficilmente deluderà le aspettative, il piacere della riscoperta e la suggestione delle figure a cui l'editore fa riferimento (www.aegedizioni.aegphoto.it).

Casalfiumanese. I luoghi e le genti del territorio nelle fotografie tra il 1870 e il 1945 (1997, 128 p., euro 25,00); Castel del Rio. Storia per immagini fino alla II guerra mondiale (1999, 124 p., euro 25,00); Borgo Tossignano. La terra di Tossignano nelle fotografie fino al 1945 (2000, 160 p., euro 25,00); Fontanelice. Storia per immagini fino al 1945 (2000, 144 p., euro 25,00). La magia di queste foto riconduce agli odori della vegetazione, al fruscio dell'acqua che passa sotto un ponte crollato negli anni della guerra e poi ricostruito con la sola forza delle braccia, a sensazioni soltanto attutite dalla rincorsa al sempiterno presente: un'immagine non riesce a fermare il tempo, ma può accarezzare i ricordi, e fino a quando i ricordi resteranno tali ci rassicureranno sul fatto che nulla è andato perduto. Non ancora. Non sinché gli eventi di ieri potranno contare su di una cronaca consapevole, che ritrae le privazioni della miseria improvvisamente accantonate perché c'è il fotografo e allora si corre tutti a sorridere davanti all'obiettivo: fermi fermi perché il ritratto venga bene; perché c'era quel ponte che i bombardamenti hanno distrutto e bisogna rialzarlo; perché c'è la fiera del bestiame. Vacche più grasse, vacche più magre secondo la congiuntura, purché sia nel giorno del santo patrono del paese, e allora via che si scende insieme in piazza a far festa!

L'ultima pagina dell'ultimo dei volumi dedicati a un secolo "breve" - e che tuttavia non è terminato per chi lo rivivrà nella raccolta di Angelini - ritrae una persona seduta a guardare una struttura di collegamento. Ancora un ponte che questa volta ha resistito agli urti della guerra per portare gli uomini in un tempo di pace, un tempo buono per quelli che del conflitto, del freddo e della fame hanno sofferto abbastanza; un tempo cattivo per quegli altri, che rimpiangono ciò che è stato. Natura incontaminata che avvolgeva il paese all'ombra della mamma parrocchia, "la sola fortezza del comune e il campanile la sua unica torre", per dirla alla maniera di Alfredo Oriani; sentieri impervi quali lunghi calvari da tragittare nella più desolante solitudine (compagnia divina esclusa, che davvero "faceva il buono e il cattivo tempo!", come sa chi può testimoniare l'opprimente senso di precarietà e angoscia di quei giorni).

Si trattava dunque di buono o di cattivo tempo? È probabile che negli album fotografici non vi sia volutamente spazio per gli autori, in modo che le immagini non siano sottoposte a giudizio alcuno. E questi libri non si chiedono se un'epoca passata sia stata migliore di quella che viene a seguirla, perché è difficile stabilire un confine tra foto ed emozione. È difficile limitarsi a guardare l'attimo che è stampato su di una lastra raffigurante un signore simile al nostro nonno, con gli stessi occhi acquosi, e con gli stessi denti. Mancanti.

Forse delle fotografie non si dovrebbe proprio parlare, come delle sensazioni; come dei desideri, che poi non si avverano più. Queste valli perlustrate pagina per pagina non sarebbero le stesse se i suoi casolari non fossero stati eretti con le mani, se lungo le sue strade non avessero camminato i piedi stanchi che sono sicura di aver notato in una delle immagini. Insomma, chi aprirà questi libri si prepari: sono davvero da visitare.

 

Casalfiumanese, Castel del Rio, Borgo Tossignano, Fontanelice, e, a breve, Firenzuola (Bologna), sono le protagoniste dei libri fotografici della collana "Immagini e storia" di A&G Photo Edizioni (Imola).

 

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