Rivista "IBC" XIII, 2005, 4
musei e beni culturali / progetti e realizzazioni
Sabato 12 novembre 2005, nella rocca trecentesca di Bagnara di Romagna (Ravenna), con l'inaugurazione di una sezione museale dedicata all'archeologia del territorio si è compiuto il primo passo di un progetto che prossimamente, in questo stesso luogo, vedrà la nascita di un Museo del castello. Dare vita a un nuovo organismo, destinato a ripercorrere senza soluzione di continuità le vicende del borgo e delle sue vicinanze, restituendo la straordinaria architettura difensiva alla sua funzione di luogo emblematico della comunità, sino a trasformarla in un museo di sé stessa: sono alcuni degli obiettivi programmatici che nelle intenzioni dell'Amministrazione comunale dovranno garantire, attraverso la riqualificazione e la valorizzazione del centro storico, lo sviluppo della città e del suo territorio in chiave turistico-culturale e costruire una rete di servizi al pubblico di respiro sovracomunale.
Gli esiti finali del percorso progettuale - coordinato da un gruppo tecnico-scientifico ove sono rappresentati l'Istituto regionale per i beni culturali, il Sistema museale della Provincia di Ravenna, il Coordinamento delle istituzioni culturali dell'Associazione intercomunale della Bassa Romagna, la Soprintendenza archeologica dell'Emilia-Romagna - saranno: la musealizzazione globale del castello, il recupero integrale a fini museali di tutti gli elementi architettonici della rocca e la designazione di Bagnara come luogo di analisi e di studio del fenomeno dell'incastellamento in Romagna, fenomeno che proprio qui ha conosciuto una delle sue manifestazioni più significative.
Nel frattempo, grazie alla presentazione di una serie di reperti archeologici e al supporto di alcuni pannelli didattici introduttivi, la sezione iniziale del museo apre un primo spaccato sulla quotidianità e sulla storia di Bagnara a partire dall'epoca pre-protostorica. Il quadro dell'antropizzazione del territorio bagnarese è quindi completato da molteplici testimonianze della colonizzazione romana e da resti di ceramiche e vetri, datanti dal Medioevo in avanti, recuperati a più riprese in modo occasionale o attraverso scavi programmati nella rocca e nella piazza adiacente. Una novità assoluta è rappresentata dai materiali provenienti dal castrum medievale noto come "Prato di Sant'Andrea", che unisce alla particolarità di essere stato da tempo immemorabile proprietà comunale - concessa in locazione ogni nove anni al miglior offerente - il fatto di coincidere con il sito in cui è sorta - forse già in età romana - la Bagnara antica, distrutta nel XIII secolo. In questo sito, ancora una volta grazie all'impegno dell'Amministrazione comunale, sono in corso indagini archeologiche e prospezioni che hanno già rivelato numerose tracce delle strutture abitative del castrum e di un importante edificio di culto, attorno al quale si è stretta un tempo la più antica comunità bagnarese.
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