Rivista "IBC" XIII, 2005, 1

musei e beni culturali / mostre e rassegne, pubblicazioni

"La materia e la luce. Raoul Vistoli in Romagna", Museo civico San Rocco di Fusignano (Ravenna), 19 dicembre 2004 - 30 gennaio 2005.
Un fusignanese a Roma

Paolo Trioschi
[Servizio cultura del Comune di Fusignano (Ravenna)]

Dopo oltre cinquant'anni, i lavori dello scultore Raoul Vistoli (Fusignano, 1915 - Roma, 1990) sono tornati al centro di un'ampia esposizione nel paese natale, incentrata sulle origini romagnole dell'artista e sulla riscoperta di un cospicuo numero di sue opere "diffuse" nel territorio della provincia ravennate, in luoghi pubblici e in raccolte private. Dal 19 dicembre 2004 al 30 gennaio 2005 la mostra ha presentato negli spazi del Museo civico San Rocco di Fusignano (Ravenna) oltre cinquanta sculture, molte delle quali mai esposte prima.

L'esposizione non intendeva semplicemente celebrare e ricordare i natali dell'artista, ma cercava, in primo luogo, di rappresentarne l'opera così come oggi ci appare nella sua diffusione territoriale e, in secondo luogo, di contribuire a mantenere vivo l'interesse per la figura e l'attività di questo scultore divenuto assai noto nel suo tempo, in particolare per l'esecuzione di complessi plastici monumentali e di sculture celebrative e di genere sacro.

Oltre a proporre testimonianze riferite agli esordi dello scultore cresciuto alla scuola di Giulio Avveduti, l'iniziativa ha permesso di ripercorrere i momenti salienti dell'attività di Vistoli, dagli anni che seguirono il trasferimento a Roma, attorno al 1938, fino all'ultima fase di lavoro, contrassegnata da un'inesausta e febbrile vena creativa, come dimostrano gli esemplari compresi nella donazione effettuata dall'erede Maria Cristina Majorana alla comunità di Fusignano. Si tratta di sculture importanti, tra le più note di Vistoli, come Sui tacchi del 1968, Figliol Prodigo del '69 e Adamiti del 1970, realizzate con quella particolare tecnica del gesso patinato così ampiamente frequentata e amata dall'artista.

In larga parte assolutamente inedite, invece, le opere provenienti da altre collezioni private locali, raccolte nella mostra fusignanese accanto ad autentiche rarità, come certe minute "prove" giovanili dello scultore, talune di sapore così squisitamente arcaico, altre intrise di echi novecentisti; opere certamente anticipatrici del suo stile, scaturito da una profonda tensione morale e così originalmente bilanciato dalla forza della "materia" e dalla trasparenza della "luce".

Durante la mostra, realizzata dal Comune di Fusignano in collaborazione con l'Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, sono state presentate due opere dedicate a Raoul Vistoli: il lungometraggio La Materia e la Luce, diretto da Roberto Palmerini, con musiche originali di Stefano Soldati e Mirco Guerra, che presenta, tra l'altro, le preziose testimonianze di Monsignor Achille Silvestrini, Linda Vistoli e Alfredo Belletti; e il volume La Materia e la Luce. Raoul Vistoli in Romagna, con testi di Dante Fasciolo, Antonio Savioli, Alfredo Belletti, Mimma Ricciardulli, Daniela Turco e Orlando Piraccini.

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