Rivista "IBC" XII, 2004, 3

biblioteche e archivi / progetti e realizzazioni, restauri

A Correggio, nel Reggiano, la Biblioteca comunale ha una nuova sede nello storico Palazzo dei Principi: nel nome di Giulio Einaudi.
Seguendo gli "Struzzi"

Viller Masoni
[direttore della Biblioteca comunale "Giulio Einaudi" di Correggio (Reggio Emilia)]

Creata alla fine del XVIII secolo, fra il 1969 e il 1971 la Biblioteca comunale di Correggio (Reggio Emilia) fu completamente rinnovata e ampliata secondo il modello della public library. La modernità delle raccolte librarie e degli arredi, l'adozione della Classificazione decimale Dewey (CDD) e degli scaffali aperti, l'istituzione di una sala ragazzi, un orario di apertura di 27 ore (comprensivo di due sere e del sabato mattina), la grande affluenza di pubblico (nel 1972 vi furono 20.500 presenze, 10.000 prestiti e gli iscritti arrivarono a oltre 1.600), l'allargamento della pianta organica a ben 7 posti, l'avvio di una dinamica attività di animazione culturale accompagnata dall'istituzione della gestione sociale: questi i principali elementi che contribuirono a farne uno dei casi precorritori ed esemplari del movimento che portò negli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso allo sviluppo, anche nel nostro paese, della biblioteca pubblica di base.

Nel corso degli anni successivi - in continuità con l'originario tentativo di conciliare all'interno del rinascimentale Palazzo dei Principi la tutela e valorizzazione dell'antico con lo sviluppo di servizi moderni - l'istituzione venne ulteriormente arricchita: contestualmente alla nuova Biblioteca (collocata al primo piano e inaugurata nel maggio 1971) furono riordinati (al secondo piano) i fondi librari e archivistici antichi; nel 1974 al piano terra fu aperta la Fonoteca (poi confluita nel 1989 nel Centro audiovisivi e infine, nel 1994, inglobata come sezione speciale all'interno della Biblioteca); nello stesso anno venne automatizzato il prestito del materiale sia librario che audiovisivo; nel 1996 vennero create due nuove sezioni: lingue straniere e spazio multimediale; nel 1997 fu attivato il Centro di documentazione "Pier Vittorio Tondelli", mentre la sezione ragazzi, a cui venne affiancata la ludoteca, fu trasferita al piano terra e diventò "Piccolo Principe".

Nel frattempo gli orari di apertura si erano via via dilatati (arrivando nel 2002 a 57 ore settimanali) e l'utilizzo del servizio aumentava sempre più, fino a superare nel 2002 le 76.000 presenze (quasi il quadruplo rispetto al 1972), i 56.000 prestiti (quasi sei volte quelli di trent'anni prima), le 5.000 ore di utilizzo delle postazioni multimediali, i 9.000 iscritti di cui circa 3.700 attivi nel corso dell'anno (va ricordato che Correggio ha circa 20.800 residenti).

Insomma, nel corso degli anni erano cresciuti i servizi e gli utenti ma lo spazio era rimasto più o meno lo stesso; non solo: il sovrapporsi di nuove sezioni aveva via via annullato l'originario progetto organico. Va ricordata, infine, la non secondaria circostanza che nell'ottobre 1996 un terremoto aveva colpito Correggio e alcuni comuni limitrofi, fortunatamente senza provocare vittime ma lesionando seriamente molti edifici antichi fra cui il Palazzo dei Principi. I lavori per mettere in sicurezza l'edificio consentirono di riaprire al pubblico la Biblioteca dopo appena due mesi di forzata chiusura, ma non eliminarono la necessità, a quel punto inderogabile, di un intervento strutturale sull'intero Palazzo. L'Amministrazione comunale, perciò, decise di procedere rapidamente a un integrale recupero dell'edificio con un duplice obiettivo: il restauro del Palazzo e la riorganizzazione dei servizi culturali in esso ospitati (Biblioteca, Archivi storici e Museo), secondo una logica più organica moderna e funzionale, ma nel contempo rispettosa delle pregevoli valenze architettoniche del contenitore.


Il progetto

Il progetto, per la cui realizzazione sono stati stanziati 3,8 milioni di euro (7,35 miliardi di lire), è stato predisposto dai responsabili dei servizi culturali e del settore lavori pubblici e prevede la seguente ricollocazione dei servizi:

- trasferimento della Biblioteca al piano terra e al piano ammezzato (raggiungibile internamente tramite scala o ascensore): questo sia per aumentare l'accessibilità al servizio più frequentato, sia in considerazione delle caratteristiche architettoniche del Palazzo; al piano terra rimane altresì collocata una sala conferenze con 100 posti, mentre nel seminterrato verrà ricavato un magazzino librario in grado di ospitare circa 10.000 volumi;

- il primo piano continua a ospitare il Museo civico e in continuità, negli spazi prima occupati dalla Biblioteca, sono situate le sale espositive;

- al secondo piano restano collocati gli Archivi storici e i fondi antichi della Biblioteca (ordinati su scaffali e mobili sette-ottocenteschi), con la possibilità di rendere accessibili al pubblico i saloni più pregevoli in occasione di mostre, convegni o visite guidate.

Il primo lotto di lavori è cominciato nel marzo del 2002 e si è concluso il 1 novembre 2003 con l'apertura della nuova Biblioteca; il secondo, invece, è terminato nel giugno 2004 con il completamento degli altri servizi prima menzionati. Alla fine dell'intervento non solo sono interamente utilizzabili i 3.600 metri quadrati del Palazzo, ma soprattutto i singoli servizi sono organizzati in modo più coerente e funzionale; inoltre il progetto ha consentito il completo restauro architettonico e strutturale di un prezioso palazzo rinascimentale. Nel progettare e realizzare la nuova Biblioteca si è tenuto conto principalmente di tre criteri generali:

1) Porre al centro dell'attenzione l'utente, effettivo e potenziale.

La biblioteca, il suo patrimonio documentario e strumentale, il suo personale, le sue tecniche organizzative e gestionali debbono essere al servizio della comunità e non viceversa; la biblioteca sarà al centro dell'attenzione (e degli interessi) dei cittadini non per definizione, ma nella misura in cui avrà saputo svolgere bene il proprio compito di "servizio pubblico". Questo nell'ambizione/obiettivo di rivolgersi a tutti: offrire qualcosa a tutti, essere utile a ogni cittadino (ovviamente nell'ambito d'intervento proprio della biblioteca). Realizzare, quindi, una biblioteca di facile accesso e di facile impiego, con orari di apertura ampi e comodi, con segnaletica chiara e diffusa, con fondi documentari e strumenti congrui ai bisogni conoscitivi del presente, con spazi e arredi confortevoli.

L'esistenza del pubblico non è certo una scoperta di oggi; la novità consiste nel nuovo rapporto che si intende stabilire fra biblioteca e pubblico, nel conseguente impatto che questo mutato rapporto ha sull'organizzazione del servizio. Questo significa ripensare tecniche, modelli organizzativi, orari di lavoro, utilizzo degli spazi, partendo dalle esigenze dei cittadini, sapendo anche scegliere fra esigenze molteplici e a volte contrastanti.

2) Fare i conti con il criterio della molteplicità.

Sempre di più le biblioteche si rivolgono a pubblici differenziati, contengono documenti eterogenei, offrono servizi di vario tipo: insomma debbono far fronte a una molteplicità di pubblici, di esigenze informative e conoscitive, di modalità di fruizione (studio individuale e collettivo, lettura in relax, orientamento informativo e bibliografico assistito, prestito di documenti a domicilio). Si è cercato, quindi, di selezionare e organizzare gli strumenti, i documenti e gli spazi in modo da far fronte a questa molteplicità nella maniera più razionale, efficace e rispettosa possibile.

L'ingresso, ad esempio, è stato individuato in modo da poter svolgere una funzione di baricentro e di spartitraffico fra le zone destinate allo studio individuale e alla lettura in relax (zone costituite dalle sale di maggior prestigio e vincolo da un punto di vista architettonico, in cui occorreva garantire tranquillità, silenzio, scarsa mobilità, arredi e illuminazioni idonei alla concentrazione, strumenti e documenti solo di consultazione) e le zone invece destinate alla scelta delle opere da prendere in prestito, all'informazione veloce e assistita, allo studio collettivo (caratterizzate da maggior passaggio, conversazione, convivialità e quindi più trafficate e rumorose).

Rispetto ai documenti e agli strumenti si è cercato di accentuare il criterio della multimedialità: se da anni era stato superato l'approccio "librocentrico" accogliendo (secondo le Raccomandazioni dell'International Federation of Library Associations) "la più ampia varietà di mezzi di comunicazione e di metodi di presentazione e riproduzione delle informazioni", si è scelto ora di superare il più possibile ogni forma di separatezza fra i diversi media, anche attraverso una loro vicinanza fisica, in una logica di biblioteca-mediateca piuttosto che di aggregazione di teche o sezioni distinte in base al supporto della fonte informativa. Del resto già da qualche anno la quantità dei prestiti del materiale audiovisivo ha superato quello dei libri, senza tuttavia che ciò comportasse un calo di quest'ultimo, che nel corso degli anni è anzi cresciuto seppure con una percentuale nettamente inferiore a quella del prestito degli audiovisivi.

Si è consolidata, inoltre, l'abitudine di venire in Biblioteca per prendere in prestito o consultare materiali e strumenti diversi (circa un quarto degli utenti attivi ha abilitato la tessera di iscrizione anche per il prestito degli audiovisivi e la navigazione in internet, mentre sono pochissimi coloro che vengono in Biblioteca solo per questi due aspetti). Ci è sembrato opportuno, pertanto, rafforzare questo comportamento. Per un verso, rendendo ancora più stretto e integrato il rapporto fra i vari tipi di documenti: si è perciò scelto di collocare i materiali più movimentati (libri di narrativa, film a soggetto - VHS e DVD - e CD di musica) in sale diverse ma in sequenza fra di loro e nella zona più vicina all'ingresso, mentre i documenti di divulgazione e saggistica (classificati con la CDD) sono stati collocati nel piano ammezzato e, per rendere più completa l'offerta e facilitare la ricerca da parte degli utenti, i documentari in VHS o DVD sono stati posti accanto ai libri con la stessa classificazione. Per un altro verso, è aumentato in termini sia quantitativi che qualitativi il ricorso alle nuove tecnologie: per la gestione e la ricerca del patrimonio della Biblioteca, per la consultazione di fonti digitali presenti in sede o remote, per la navigazione in internet, per la realizzazione da parte degli utenti di propri elaborati elettronici.

3) Coniugare in modo armonico un moderno servizio bibliotecario con gli ambienti di un palazzo antico.

Il Palazzo dei Principi è tra i più importanti edifici storici della città. Edificato in pieno Rinascimento, presenta una configurazione architettonica a pianta rettangolare con corte e porticato interno; nella parte più antica sono ancora conservati gli organismi architettonici originari. Con la nuova sistemazione e l'ampliamento della Biblioteca si poneva il problema di un rinnovato allestimento d'arredo che tenesse conto sia dell'articolazione degli spazi a disposizione, sia della molteplicità dei servizi offerti agli utenti con particolare attenzione alle tecnologie informatiche. Riguardo a quest'ultimo aspetto, ad esempio, oltre a distribuire nelle diverse sale varie postazioni dotate di strumenti informatici per specifici scopi (navigazione in internet, consultazione di CD-library, cataloghi online, "scrivania elettronica", quick reference, consultazione di materiale audiovisivo), si è dotata la sala consultazione di speciali tavoli di lettura attrezzati con lampade personali e cablati per consentire agli utenti di accedere con il proprio personal computer alle linee internet e ai servizi multimediali della Biblioteca.

Le scaffalature e gli altri elementi d'arredo (molti dei quali realizzati su misura) sono stati scelti con una forte dominante d'elementi lignei, preferendo l'essenza del ciliegio e palchetti metallici colore avorio. Questo sia per conferire un aspetto cromatico in armonia con le tinte storiche del Palazzo, sia per favorire la percezione da parte degli utenti di un ambiente intimo e confortevole. Le misure e la distribuzione degli arredi, inoltre, sono stati progettati tenendo conto della funzionalità del servizio, delle prescrizioni sulla sicurezza, ma anche della necessità di rispettare e valorizzare le caratteristiche architettoniche e le decorazioni originarie degli ambienti. L'illuminazione è stata predisposta con tonalità calde e dispositivi antiriflessi, per conferire uniformità visiva ed evitare affaticamenti e disturbi nell'uso dei terminali. Particolare attenzione è stata rivolta alla segnaletica: oltre a quella di settore e di scaffale, è stata studiata una segnaletica a icone, realizzata sia con cartelli sia mediante targhe luminose, per rendere l'utente quanto più autonomo e facilitato nella ricerca del materiale.


Primi risultati

La nuova Biblioteca "Giulio Einaudi" si sviluppa su una superficie aperta al pubblico di 750 metri quadrati (rispetto ai 310 della sede precedente); dispone di 90 posti a sedere e 16 postazioni multimediali (senza considerare i cataloghi online); 120 abbonamenti attivi a riviste e quotidiani; circa 25.000 volumi e 10.000 fra audiovisivi e CD-ROM a scaffali aperti.

I fondi librari antichi della Biblioteca - che ammontano a circa 25.000 tra manoscritti, incunaboli, cinquecentine e volumi dei secoli XVII, XVIII e XIX - sono collocati al secondo piano del Palazzo dei Principi, dove si trovano anche alcuni magazzini e gli Archivi storici; qui è pure collocata la Sezione locale, che contiene l'Archivio di memorie patrie (circa 200 cartelle), libri e audiovisivi di storia locale (circa 3.000 unità), il Centro di documentazione "Pier Vittorio Tondelli" (con circa 7.000 documenti e un proprio sito internet: tondelli.comune.correggio.re.it), il Centro di documentazione "Vittorio Cottafavi" (con circa 2.000 documenti, ancora in fase di allestimento). Queste sale non sono normalmente aperte al pubblico, ma tramite cataloghi e inventari è possibile all'utente individuare e ottenere in consultazione tali materiali facendone richiesta al personale.

I volumi e gli altri materiali più desueti, circa 30.000, sono collocati prevalentemente in magazzini esterni; dopo un lavoro di riordino, selezione e scarto in programma nei prossimi mesi saranno di nuovo reperibili a catalogo e consultabili su prenotazione. Attualmente nella Biblioteca "Einaudi" lavorano 7 operatori di ruolo (6 Full time equivalent) e 3 giovani volontarie civili (2 Full time equivalent). In concomitanza con l'apertura della nuova sede è stato attuato un ulteriore ampliamento degli orari di apertura, che ora ammontano a 63 ore settimanali così ripartite: dalle 9 alle 19,30 dal lunedì al sabato.

Anche se sono passati pochi mesi dall'inaugurazione della nuova sede, il gradimento degli utenti è evidente, testimoniato in primo luogo dalle dimensioni quantitative di fruizione del servizio. Nei primi sei mesi di funzionamento (novembre 2003 - aprile 2004) le presenze sono state 33.766 e i prestiti 30.468: valori non lontani da quelli registrati nell'intero 2003. Il trend di crescita è ancora più evidente se si confrontano i dati del primo quadrimestre del 2003 e del 2004: le presenze sono passate da 12.120 a 20.792 e i prestiti da 12.581 a 20.347.

In particolare va sottolineato l'alto numero di nuove iscrizioni effettuate in questi primi sei mesi: 557. Per leggere questo dato è utile sapere che l'inaugurazione della nuova sede era stata preceduta da una vera e propria campagna di comunicazione. Alla base di tale decisione vi era un'idea di fondo: si trattava di un'occasione straordinaria non solo per fare conoscere la nuova sede, ma soprattutto per una massiccia campagna di promozione della Biblioteca finalizzata ad ampliare il numero degli utenti e, quindi, rivolta in primo luogo a chi fino a quel momento non l'aveva frequentata. Per raggiungere questo obiettivo è stato predisposto un articolato programma basato su diversi strumenti, il più importante dei quali era costituito da una guida alla Biblioteca specificamente rivolta ai non utenti spedita a tutte le famiglie correggesi (con fac-simile di tessera di iscrizione e "offerta promozionale" di alcuni mesi di abilitazione gratuita al prestito audiovisivi per i nuovi iscritti).

All'inaugurazione ufficiale ha fatto seguito inoltre un ciclo di incontri con esperti, intitolato "I saperi in biblioteca", per riflettere sulle attuali caratteristiche della biblioteca e su come vi si integrano i diversi strumenti/linguaggi della trasmissione del sapere. Sempre nell'ottica di una promozione permanente della Biblioteca, nella primavera del 2004 sono stati realizzati alcuni corsi di base di informatica (comprensivi di una presentazione/guida all'uso delle postazioni multimediali della Biblioteca) ed è stato avviato un progetto rivolto agli alunni delle terze medie e del biennio delle scuole superiori intitolato "La bottega dei saperi" (col quale ci si propone di far conoscere ai giovani gli strumenti informativi che hanno a disposizione nella loro città, guidandoli senza pedanteria, dopo il passaggio dalla scuola media alla superiore, in un secondo passaggio: quello dalla Biblioteca per ragazzi "Piccolo Principe" alla Biblioteca per adulti "Giulio Einaudi").


La Biblioteca ragazzi - ludoteca "Piccolo Principe"

Per completare il quadro delle Biblioteche comunali di Correggio è opportuno fornire alcune sintetiche informazioni anche su "Piccolo Principe", composto da biblioteca per ragazzi, ludoteca, videoteca e atelier. Inaugurato nell'ottobre del 1997 all'interno del Palazzo dei Principi come ampliamento e sviluppo della sezione ragazzi della Biblioteca comunale, il servizio è poi stato potenziato e allargato nel corso degli anni, in virtù di una domanda sempre maggiore. Dal settembre 2003 ha sede nella "Casa nel Parco" - una ex casa colonica ristrutturata e ora inserita nel Parco urbano - dove è collocato anche lo Spazio giovani "Casò". I nuovi locali di "Piccolo Principe" occupano una superficie di 290 metri quadrati (rispetto ai 130 della sede precedente) con circa 50 posti a sedere; gli spazi sono ripartiti tra reception, zona ludoteca per la fascia 7-12 anni con piccolo biliardo e PlayStation, zona giochi per la fascia 3-6 anni, zona libri prescolari per la fascia 0-6 anni, zona libri di narrativa per la fascia 7-12 anni, sala studio e ricerche per la scuola elementare e media con libri di divulgazione e postazione multimediale per ricerche; la struttura dispone altresì di spazi adibiti ad atelier permanenti per ulteriori 100 metri quadrati. Il servizio è aperto 28 ore settimanali al pubblico e 16 ore per le scolaresche. Dispone di un patrimonio di 6.000 libri, 1.000 videocassette, 900 giochi di società in scatola e 150 giochi multimediali per PC e PlayStation. Di tutti questi materiali si effettua il servizio di prestito agli utenti e alle scuole. L'accesso è libero, gratuito e riservato a bambini e ragazzi fino a 12 anni. Oltre alle attività di prestito, assistenza e animazione durante l'orario di apertura, "Piccolo Principe" collabora con le scuole del territorio per realizzare progetti di promozione e diffusione della lettura tra i ragazzi.

 

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